OGGI, SATIRA (CON GIUSEPPE NOVELLO, GIOVANNI GUARESCHI E I LORO EREDI)!

Novello Giuseppe

Dov’è finita la satira, in Italia?
Un umorista alle soglie del suo nono decennio, qualche giorno mi ha detto, con una lama di amarezza: “Oggi non si ride più!”
E ha aggiunto la solita manfrina (ma veridica, purtroppo): “Una volta c’erano tre settimanali di satira e vignette in contemporanea…”
“E altri ne nascevano in continuazione, pur effimeri…” ho aggiunto io.

Consapevole che la televisione ha coperto anche il desiderio di trasgressione, e che il web è il più forte mezzo di comunicazione del futuro, mentre anche l’ultimo settimanale cartaceo, Emme, ha chiuso (spero temporaneamente) i battenti una settimana fa, un gruppo di nuove leve dà vita al sito Inserto satirico, con impegno e buona volontà.

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Vale la pena di farci un giro: è un piatto ricco (saturo, appunto) di vignette e testi nuovi, affiancati dalla riscoperta di vecchie glorie senza le barriere di stantìi pregiudizi ideologici.

Bene, anche Cartoonist Globale si picca di non averne (e cerca di starne alla larga, pur avendo una linea precisa), per cui apprezza non poco le schede di due Maestri di satira fuori dal coro: il liberal-bastrian-contrario Giuseppe Novello (sopra una sua vignetta), dal cui raffinatissimo osservatorio metteva il dito nella paga di quella classe medio-alta lla quale apparteneva, e il notissimo scrittore e vignettista di destra Giovanni Guareschi, fondatore del Candido, oltre che papà di Don Camillo e Peppone.

Sotto, la fisionomia piuttosto staliniana di “Giovannino” Guareschi in alcuni suoi autoritratti.

Mi segnala l’iniziativa benemerita Ivan Annibali, che già ha contribuito a suo tempo anche a questo (di blog).

Ecco il “manifesto” di Inserto satirico:

Questo blog si occupa di Satira ed è interamente gestito da satirici.

Tutti gli autori presenti ne sono proprietari e non esistono moderazione, censura o direzione artistica.
Inserto Satirico non è una testata giornalistica, ma applica l’art.5 della Costituzione Italiana.

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Ivan precisa un dato non secondario: “Ci sono piu’ di 50 autori e sono presenti nell’archivio piu’ di 3500 post di satira!”

  • Moerandia |

    > vecchia “Standa”, che allora era un Grande Magazzino come si deve, aggiornato con le novità librarie e anche coinvolto nella pubblicazione di libri appositamente per il suo circuito (…)
    Io ho acquistato qualche tempo fa un albettino dell’Editoriale Corno, una delle prime cose che hanno fatto (siamo nel 1961), che presentava le avventure di “Dennis la minaccia” (qui “Dennis la pulce”), inserito in una collana che prevedeva anche la presenza a rotazione di eroi “seri”, tra cui un certo “Alan Ford”, non la serie italiana che conosciamo ma un fumetto spagnolo che in originale si chiamava “Johnny Galassia”.
    Ebbene, è scritto esplicitamente in copertina “Esclusività di vendita Magazzini Upim”.
    Per restare dalle parti di Luciano Secchi/Max Bunker ed arivare al tema della satira, vorrei citare il discreto mensile satirico “Senza Quore”, uscito in cinque numeri nella prima metà del 1994, testi Max Bunker e disegni Warco, che presentava tralaltro la guareschiana serie di vignette “Credere, Obbedire, Eseguire”, in cui venivano sempre fraintese le parole dell’on.Fausto Bertinotti, ad esempio, se Bertinotti parlava di abbattere le imposte, c’era chi abbatteva delle finestre a colpi d’accetta.
    Da diversi anni mi chiedo dove sia adesso Warco e cosa faccia 🙁
    Saluti.
    G.Moeri

  • Luca Boschi |

    Grazie, Sergio!
    Ho aggiunto una seconda vignetta in tuo onore, lieto di averti fra i frequentatori del blog: quella che mi ha colpito di più da quando ho conosciuto l’arte impagabile di Novello (avevo sui 12 anni), comperando un suo libro a una vecchia “Standa”, che allora era un Grande Magazzino come si deve, aggiornato con le novità librarie e anche coinvolto nella pubblicazione di libri appositamente per il suo circuito (grazie a un accordo con Arnoldo Mondadori, che non era la “Mondadori” attuale, naturalmente)…
    Ciao!
    Luca

  • sergio algozzino |

    cacchio, ho un post pronto su Novello da un po’ di tempo! che piacere che ne parli, io lo adoro…

  • Evelina Pereira |

    La satira è morta perché la classe al governo non puo’ nemmeno essere presa in giro. Dice e fa cose scandalose, la battuta di oggi del sedicente premier è rivoltante.
    Riporto le agenzie:
    Sassari, 25 gen. – (Adnkronos) – “Anche in uno Stato il piu’ militarizzato e poliziesco possibile, una cosa del genere puo’ sempre capitare. Non si puo’ pensare di mettere in campo una forza tale, dovremmo avere tanti soldati quante sono le belle donne in Italia e credo che non ce la faremo mai”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a margine di un comizio a Sassari, commentando l’impegno deciso dal governo di impiegare un numero maggiore di militari per la sicurezza anche in relazione alle recenti violenze sessuali contro le donne.
    (Rag/Zn/Adnkronos)
    25-GEN-09 15:13
    Roma, 23 gen. (Adnkronos) – ”Il presidente del Consiglio ignora il dramma della violenza sessuale, offende le donne italiane e smentisce se stesso sull’utilita’ dell’impiego dei militari”. Interpellato da alcuni giornalisti, il segretario del Partito democratico Walter Veltroni e’ tornato cosi’ sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi sull’uso dei militari per garantire la sicurezza delle donne.
    (Pol/Zn/Adnkronos)
    Anche Alessndra Mussolini (pur neofascista) ha reagito correttamente:
    ma, 25 gen. (Adnkronos) – ”Purtroppo servono tanti soldati perche’ ci sono troppi brutti uomini”. Alessandra Mussolini, segretario di Azione sociale-Pdl commenta cosi’ le affermazioni del presidente Berlusconi in merito all’ulteriore impiego dei militari nelle citta’.
    (Pol/Zn/Adnkronos)
    25-GEN-09 16:40
    Che gliene frega, a lui, della sicurezza, che ha un numero indefinito di guardie del corpo pagate da noi. E che gliene frega delle donne; ha detto spesso “cosa si fa con le soubrette”!
    Salvo poi trovar loro un posticino fra i ministri, invece di pagar loro la licenza di una profumeria o di una merceria come in passato (così, anche quelle le paghiamo noi).
    Con gran moderazione riprendo il moderatissimo parere di http://passineldeserto.blogosfere.it/
    Che colpa ne hanno le donne se sono “belle” e fanno venire voglia agli uomini di violentarle?
    E’ ovvio, che questa frase (per la quale mi scuso….) non sarà certamente venuta in mente al nostro Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
    Ma dire che per risolvere il problema della sicurezza nei confronti della violenza sulle donne (definita una cosa che “può sempre capitare”) non si potrebbe risolvere se non “avendo tanti soldati quante belle donne”….mi sembra alquanto sgradevole, sconveniente….e a dir poco irrispettoso.
    Una frase del genere, manifesta maschilismo, certo, ed è stata citata in un contesto nel quale sicuramente è sfuggita, come “battuta”. Sono sicuro che non tarderà a venire il tempo di una smentita ufficiale.
    Ma, a parte della polemica sulla frase specifica, nulla toglie alla gravità della situazione sociale nella quale “può succedere” che una donna possa venire violentata lungo una strada di città, in pieno giorno.
    Non so se gridare all’emergenza sia la scelta giusta o – al contrario – possa risultare vincente la via della “tranquillizzazione” mediatica (cosa a cui probabilmente puntava Berlusconi?).
    Certo è che il problema rimane, e non merita, per rispetto a tutte le donne quotidianamente soggette a violenze, dentro e fuori le mura domestiche, di essere affrontato con una simile leggerezza.
    Questa frase – insomma – non mi è piaciuto: sarà stata una battuta, sarà stata interpretata male dai media…ma comunque non mi è piaciuta.
    Non so a voi…

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