VIAGGI NELL’ANIMAZIONE (con PICO DE PAPERIS e con un raro BOB CLAMPETT)

Charlie_horse

Forse anche chi su YouTube avrà già visionato le gustose apparizioni televisive di Pico De Paperis datate 1961 (e anni seguenti) non conosce i rarissimi commercials del video presente su Dailymotion nel quale lo zio austriaco di Donald Duck fa pubblicità alla benzina Gulf Gasoline.

A beneficio di Nunziante Valoroso e del suo gruppo di amici e appassionati incalliti che hanno appena dato alle stampe un importante compendio di interventi e testimonianze, Viaggi nell’animazione, a cura di Matilde Tortora per i tipi di Tunué, ne posto qui alcuni, con Pippo per coprotagonista e “spalla”.

E vi tolgo subito un dubbio: il cofanetto di Walt Disney Treasures riprodotto a lato non è una delle prossime uscite statunitensi, solo il desiderio di un appassionato.

Il © di Ludwig Von Drake e di Goofy è Disney
Charli Horse è in pubblico dominio
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Treasures

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Paul Frees fornisce la voce con accento germanico al professor Ludwig Von Drake, mentre uno di questi spot è annunciato da Gary Owens.
Secondo gli esperti, le poche sillabe pronunciate da Pippo in uno di questi filmati pubblicitari (di qualità scarsa, ma tant’é) potrebbero essere di Hal Smith.

Di seguito, ecco anche una rarità che avevo in memoria e che adesso non è più tale, da quando ieri (10 novembre 2008), Jerry Beck ha inserito la copia che mostro sotto nel sito Cartoon Brew accompagnandolo con il suo illuminante commento, a due voci con Mark Kausler.

Eccolo, è un delizioso short con Charlie Horse diretto in modo indipendente dalla Warner Bros. (per Republic Pictures) dal Maestro Bob Clampett: It’s a Grand Old Nag (1947).

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Sotto, un Charlie Horse senza commento, in una copia un po’ rovinata che già circolava in rete, postata da Gigi Ranalli (grazie!). La versione immediatamente qua sopra è leggermente migliore, ma il quadro è deformato in orizzontale; il Trucolor (sistema di colorazione assai fallace alternativo al Technicolor) è sbiadito in ambo i casi.

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  • Andrea Ippoliti |

    Verissimo Luca, questi disegni difettano di inchiostrazione e sembrano abbozzati a matite. Si vede insomma un tratto deboluccio che abbisognerebbe di maggiorr robustezza grafica.
    In merito a come sono arrivato ad attribuire quella storia di Oswald a Stanley mi è stato detto da una serie di esperti di comics americani e, non vorrei sbagliarmi, anche Alberto Becattini me lo scrisse una volta.
    Di recente ho acquisito varie rarità, fra cui una storia di Walt Kelly con Blackie e Wolfie, due “sconosciuti” personaggi dei cartoons del Famous Studio. Il secondo è uno dei miei eprsonaggi preferiti. Fu doppiato da Raymond, voce anche di Katnip e Baby Huey, richiamando Berth Lahr, l’attore che interpreta il leone codardo ne “Il Mago di Oz”. Tormentone di Wolfie, e del leone del film, sono dei ruggiti che sembrano piagnucolii di lamentela. Divertentissimi.
    Riguardo a “Nag” la mia copia non è di molto superiore a questa. Solo che la mia è totalmente a colori e non ci sono “splices” (ovvero salti che corrispondono a fotogrammi assenti). La ricavai da 3 copie. Una identica a questa. Una, la più comune (relativamente alla immensa rarità del cartoon) che circola, totalmente in bianco e nero.
    Si trattava di 16mm che circolavano perchè venduti. Non proprio 16mm home movie ma una mezza specie insomma.

  • Luca Boschi |

    Ciao, Andrea!
    Grazie, metto subito a posto il testo, avevo delle perplessità, in effetti!
    Accidenti, mi sono perso una cosa così importante! Chissà dov’ero, nel castello! “Coal Black” e “Tin Pan Alley”, invece, li ho visti, anzi, solo il primo, purtroppo! Anche se… Ero nel corridoio con Claudio, non tra i presenti nella sala.
    Il lavoro di restauro che fai è eccezionale, mi chiedo sempre come tu faccia a trovare questo materiale. Questa copia di Clampett (anzi, queste due: quella di Cartoon Brew e quella di Gigi Ranalli sembrano affette dallo stesso problema, i colori svaniti, ma non direi che provengano dal medesimo esemplare in pellicola) forse è ricavata da un 16 mm. home movie? Ne dubito, perché se la casa di produzione è svanita nel nulla, difficilmente ha commercializzato in seguito film della sua scuderia, a meno che qualcuno non ne abbia rilevato i diritti, o semplicemente il magazzino.
    Seguo il tuo blog, avevo visto quell’Oswald di John Stanley. Non ricordo come eri arrivato alla conclusione che l’autore sia stato lui, ma non ne dubito. Il suo stile di narrazione è particolare e nello stesso tempo ha anche scritto storie di uno Woody Woodpecker molto particolare, per niente collegata ai cartoon nello spirito.
    Dovremmo fare qualcosa su di lui, oltre a Little Lulu e alla tonnellata d i altri fumetti DELL che sappiamo, è l’autore principale che sta dietro ai fumetti di Clide Crashcup (Giustino Fracassone), anche se non l’ha ancora mai scritto nessuno.
    Ho anche delle tavole in cui viene ritratto all’interno di un fumetto, insieme ai due amici dell’epoca: Dan Noonan (cosa certa, in quanto viene anche chiamato per nome, e probabilmente la moglie ritratta è una caricatura della vera moglie del disegnatore) e Dan Gormley, del quale non ricordo di aver mai visto alcuna foto, ma non vedo chi altri potrebbe essere il terzo. I tre sono raffigurati nei panni di poliziotti in una storia di Picchiarello su “New Funnies” n. 125.
    Il problema di quelle storie sono i disegni, anche se personalmente li gradisco (basterebbe un inchiostro più robusto, alla Walt Kelly, per salvarli).
    Grazie e a tra poco.
    Luca

  • Andrea Ippoliti |

    Ciao Luca,
    Jerry commenta il cartoon con Mark Kausler.
    Forse non lo rammenti, colpa del fato avverso, ma mostrai una copia migliore al Comicon durante la proiezione di Clampett.
    Era il famoso cartoon che ti dicevo aver ricavato da 3 copie diverse.
    Solo però che tu, difettando del dono dell’ubiquità ed essendo impegnato nel ruolo di “host” in altri eventi “Comicon-related” , lo perdesti interamente.
    Non potesti neanche vedere i restaurati “Coal Black” e “Tin Pan Alley” !
    A presto,
    Andrea
    P.S.: Nel mio blog ho di recente messo una lunga e rara storia con Oswald il coniglio scritta dal papà di Little Lulu John Stanley.

  • Luca Boschi |

    A proposito di Obama, mi sembra interessante far rilevare cosa ha scritto nel suo bellissimo blog http://disneybooks.blogspot.com/, l’amico Didier Ghez.
    Al momento dell’elezione di Obama a presidente ha inserito un off topic. Quello che segue:
    Just one last off-topic note to thank the US readers of this blog for choosing the right candidate yesterday, for giving us hope again, for putting an end to an 8-year nightmare and for allowing us all foreigners to recognize again the country we love so much.
    Un visitatore , di nome ” vintage disneyland tickets” ha replicato, in disaccordo sulle valutazioni che Didier fa sulla politica “da incubo” di Bush:
    I do like your blog, but an “8-year nightmare” wow, tell us how the last 8 years have been a nightmare for you personally since you are not even a US citizen?, I’m curious?
    E Didier, con fermezza, ha risposto con argomenti che personalmente condivido in pieno:
    Thanks for this stimulating post and for the kind words about the blog. Since this is off-topic, I believe you can carry on liking the blog even if you disagree with my political views, the same way I love Orson Scott Card’s science fiction books, although I dislike tremendously his political positions.
    Now for the way the Bush presidency has been a nightmare for a non-US citizen that does not live in the US. Let’s just take three areas that have a truly global impact.
    Foreign policy
    The absurd invasion of Iraq destabilized one of the few laic countries in the Middle East (yes it was led by a horrendous tyrant but so are quite a few other countries some of which are “friends” of the US) resulting in:
    – Thousands of totally unnecessary civilian deaths in Iraq.
    – A reinforcement of the position of Iran (which is much closer to Europe or Israel – a country with which I has strong emotional ties – than it is to the US) from a geopolitical point of view.
    – The creation of a focalization point and safe-heaven for terrorists.
    – The death of 200 people in Spain (although in that case the stupidity of then Prime Minister Aznar, who should not have gotten his country involved in the first place, did not help). I live in Spain.
    – The death of quite a few people in a terrorist attack in the UK (same reflection about Tony Blair’s mistake). I travel quite often to the UK.
    In other words Bush’s foreign policy has been cause of the major destabilization of the world since some of Jimmy Carter’s blunders. This has lasting consequences not just for the US but for all of us.
    The Environment
    The unwillingness to recognize the huge issue we are facing with the environment, the attempts to suppress the evidence and the constant refusal to take appropriate measures to at least try and address the real issues has and will have an obvious impact on the rest of the world. This is probably the worst part of the whole nightmare from a selfish point of view.
    The Economy
    The financial crisis that the whole world is going through at the moment and that will become much worse in 2009 was easy to forecast since the huge tax cuts proposed by Bush a few years ago that resulted in a huge budget deficit for the US. This has an obvious impact on jobs all around the world, not just in the US.
    Finally, and aside from all of this, I love the US, some of its culture and what it has meant for the world as a Shining City on the Hill for many years. Unfortunately with all the points I raised above plus horrendous stupidities like Guantanamo (proof the administration’s complete cynicism) the Shining City had become a Ghost Town on the Hill. Fortunately that was just an 8-year nightmare. Welcome back to the America we love.

  • Vernon |

    Non so quanto vi importi, ma volevo farvi sapere, visto che la stampa non sta coprendo questo aspetto, che l’amminiztrazione Bush, giuto poco prima di levarsi di rno con solliev degli americani, ha fatto un’altra carognata (per eseere educatissimi) alle spalle del suo popolo.
    Lo riportano i giornali: http://www.nytimes.com/2008/11/08/washington/08regs.html?_r=1&partner=rssuserland&emc=rss&pagewanted=all&oref=slogin
    Per umiliare ancora di più i poveri e i diseredati, o la casse media che sta diventando povera, questa banda di ricchissimi (da dove verranno, poi, ‘sti soldi? Sarebbe carino scoprirlo e farlo sapere) ha fatto dei passi avanti nella riduzione dei servizi sanitari verso ch più ne ha bisogno.
    Per comportarsi così bisogna essere solo dei cerberi, non ci sono giustificazioni logiche né morali, né umane per questo tipo d comportamento.
    Per fortuna, i piani di Obama dovrebbero andare esattamente nella direzione opposta.
    La classe politica che ha espresso Bush assomiglia spaventosamente alla nostra, o meglio: alla nostra maggioranza, a quella che si serve dei decreti (e qualcuno glieli firma, purtroppo!!!!!!!) per umiliare la cultura e le condizioni di vita di tutto il popolo, con 14 milioni di italiani di fatto già poveri. Alcuni dei quali hanno votato i più ricchi.
    Si presume che Obama e i suoi invalideranno queste carognate di Bush, ma resta il fatto che intanto saranno operative e che qualcuno le subirà. Molto italiano, tutto questo. Molto “maggioritario” (di una maggioranza che adesso è chiaramente diventata minoranza).
    Scusate la parentesi, ora continuiamo pure con Pico…
    Vernon

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