IL SOTTOMARINO DEI GIALLI E DUE SPOT DI JULIAN GREY

Non era possibile resistere a quest’anteprima!

Ben due argomenti di… un certo interesse (e tra un po’ ne saprete la ragione) sono racchiusi in un unico cartoon ancor meno ortodosso dei Simpson veri e propri!

Be’, senza aggiungere altro, intanto, eccovelo in anteprima.

Poi, in un futuro non lontano, chiacchiera che ti chiacchiera, potrete saperne di più!

Accenno solo al fatto che è stato realizzato in Armenia.

E aggiungo anche questo, va’!

Non è affatto finita qui.

Aggiungo anche un film paio di spot animati di taglio molto diverso, che ci giungono dal Canada.

Realizzati con una semplice linea nera su fondo bianco (un po’ come la sigla de Le invasioni barbariche di Daria Bignardi), hanno lo scopo di promuovere un museo, il nuovo Detroit Institute of the Arts (DIA), come si vede dalla scheda sotto.

L’animazione è manuale, con effetti computerizzati inseriti nella fase finale dell’esecuzione. La regia è di Julian Grey del Head Gear Animation.

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CREDITS
Title: “Son of Hatman” and “Thinker”
Client: Detroit Institute of Arts
Creative Agency: Perich Advertising + Design, Ann Arbor, Michigan
Director: Julian Grey
Production Company: Head Gear Animation, Toronto
Producer: Kathryn Rawson
Animators: Sean Branigan, Julian Grey
Compositor: Nick Fairhead

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  • Carmelo |

    Luca, in settimana arriverà la terza (ultima?) pare dell’intervista ad Enrico?

  • Lele |

    La posta in gioco è il futuro del paese ?
    O forse i privilegi di una casta di baroni universitari ?
    Qui si perde il senso del ridicolo : ci manca solo la catena di St.Antonio con le lettere al presidente della repubblica e poi siamo a posto.

  • Luca Boschi |

    Ciao, Mirella!
    Bentornata nel blog.
    Quando hai nuovi progetti fumettistici segnalaceli!
    Intanto, asap segnalerò io le nuove iniziative del nostro comune amico Marco Rastrelli.
    In realtà non ti sei persa niente quando eri “via”, perché tutto quello che è stato messo in rete, da me nei post e dai vari commentatori negli appositi spazi, è rimasto esattamente dov’è; serve solo un po’ di tempo (qualche giornata?) per “evadere” gli arretrati.
    Intanto… Cambiando argomento, pare che tra poco si possa sciogliere una riserva circa una nuova iniziativa molto (penso) popolare e sicuramente attesissima. Uscirà tra non molto in allegato a un quotidiano. E questa volta si tratta di qualcosa di… italianissimo!
    🙂
    Certo di aver “attizzato” le curiosità di molti, cordialmente saluto,
    Luca
    PS: So che a spiegare meglio il contenuto dei primi due filmati “in cirillico” avrebbe dovuto provvedere un mio allievo. Ancora non l’ha fatto, attenderemo!

  • Ferruccio G. |

    Ricevo e divulgo:
    Cari tutti, ho appena ricevuto questa interessante mail scritta da una persona che lavora al ministero delle finanze e che ci da’ un suggerimento su come chiedere al Presidente della Repubblica un intervento in merito al riesame del decreto Gelmini.
    Se condividete la proposta, distribuitela a quante più persone potete, se non la condividete, scusatemi per l’intrusione.
    Per chiedergli di seguire questa strada, costituzionalmente corretta, ho predisposto il testo di una lettera che chi volesse può inviargli.
    Importanti sono due cose:
    1. Che la richiesta sia fattibile (e quella allegata lo è).
    2. Che le richieste che gli pervengono siano tantissime.
    Il meccanismo per scrivere al Presidente della Repubblica è semplicissimo:
    >
    Andare su Internet Indirizzare a https://servizi.quirinale.it/webmail
    Cliccare su La Posta ed appare una finestra sulla quale vanno scritti i propri dati personali ed il testo della lettera (Lo spazio a disposizione contiene esattamente il testo allegato – che va scritto tutto di seguito senza andare a capo – e la firma di chi scrive: non di più)
    L’invito a chi concorda è duplice:
    1. inviare la lettera,
    2. trasmetterla a tutte le persone di cui si ha l’indirizzo invitandole a fare altrettanto. L’unica possibilità per essere ascoltati è di essere tanti, tantissimi
    TESTO DA INSERIRE NEL MODULO AL PRESIDENTE:
    Signor Presidente, la Camera dei Deputati e il Senato hanno approvato la legge di conversione del decreto 137/08 con un voto di fiducia.
    Non Le chiedo di non firmare quella legge, ma di compiere un atto che la Carta Costituzionale Le consente.
    Lei avrà trenta giorni di tempo, dopo il voto del Senato, per promulgarla (comma 1, art. 73 della Costituzione). Le chiedo di inviare al Parlamento, in quel lasso di tempo, un messaggio motivato (comma 1, art.74 della Costituzione) per chiedere una nuova deliberazione. E quale più forte motivazione di quella di una legge di riforma della scuola approvata senza la necessaria discussione ed i doverosi confronti (!) con un voto di fiducia usato proprio per impedire discussione e confronti. Confido in un Suo intervento.
    Ferruccio G.

  • mirella menciassi |

    ciaooo Luca^^
    mamma mia, quante cose interessanti mi sono persa^^

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