UN CARO ADDIO A CARLO CEDRONI

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Il 24 scorso se n’è andato Carlo Cedroni, un disegnatore di fumetti il cui nome non è stato certo in questi anni sulla bocca di tutti, e che proprio per questo, anzi, merita di essere ricordato adesso. Di Carlo Cedroni resta l’eredità di un grande e diligente lavoro realizzato in massima parte per il mercato francese, e che negli ultimi anni è stato anche in parte tradotto in Italia grazie alle Edizioni IF.

Da Francesco Coniglio ricevo un un breve ricordo che di Cedroni ha scritto il nostro comune amico Luciano Bernasconi (simpatico disegnatore di Pappagone, di Franco e Ciccio, di Wampus, di Fisietto…).
A Luciano la parola.

Mi ricordo quando lo conobbi e iniziai a lavorare con lui, disegnando le tavole a matita che Carlo ripassava, per un editore francese.
Io: un ragazzo sballato che proveniva da varie esperienze tristi, incontrai quest’uomo dolce e paterno che mi fece da maestro e confidente.
Andavo da lui a Ciampino e consegnandogli i disegni, confidavo le mie “avventure” femminili
sempre contorte e il buon Carlo mi ascoltava, cercando di darmi consigli nella sua calma maturità, che io da ribelle inveterato regolarmente snobbavo

Cedroni_e_amici

Grande era la sua professionalità, come la quantità di personaggi che creava con quel suo tratto morbido e deciso: Mocassino Nero, Trapper John, Lone Bardo, Hondo e altri che non ricordo.

Una collaborazione, la nostra, durata dieci anni.

Poi le nostre strade si divisero e, mentre lui si dedicava ai disegni per il Grande Blek, io avevo aperto le ali e lavoravo sempre per la Francia, ma su personaggi diversi.
Ci rivedemmo a tratti, e la distanza nulla mutava della nostra amicizia.
Un uomo buono, un buon disegnatore e un ottimo pittore, rivestito di una modestia inusuale in questo
mondo di apparenze sin troppo fasulle.
Carissimo Carlo, ti saluto con affetto, ovunque tu sia.

Luciano

Cedroniautoritratto

Su Cedroni, ricavo qualche altra informazione delle ricche pagine web di Mastro Marco Pugacioff, che ringrazio per il suo lavoro di ricognizione storica.

Nato a Velletri il 23 di febbraio 1925, Cedroni aveva esordito da autodidatta nel 1953 con il western Colorado Kid della Erre-CI di Roma. Poi, illustra la versione a fumetti della pellicola western Una pistola in vendita, prima di passare a lavorare per la Francia (dal 1956 al 1964) per le Èditions du Rempart e con le Èditions Lug, ambedue di Lione, e con le Èditions Aventures et Voyages di Parigi.

Per questa etichetta d’Oltralpe, Cedroni disegna (senza muoversi dall’Italia) alcuni episodi di Nick Reporter, Bayard e Rouletabille.

Mandrake_cedroni

Quindi, dal ’64 al ’68 realizza per le Edizioni Fratelli Spada di Roma (che tramite Massimo Liorni gestiscono anche buona parte dell’attività della francese Rempart) molte storie di guerra, cinque episodi di Mandrake (il mago di Lee Falk e Phil Davis del quale mostriamo una tavola in questa pagina) e svariate copertine per Phantom, il nostro Uomo Mascherato. Tra le altre cose, Cedroni ha anche collaborato agli Albi Romoletto, Albi dell’Impavido e Il Pioniere.

L’ottima reputazione di Cedroni è comunque legata alle sue migliaia di tavole realizzate, per la Lug di Lione, con il Grande Blek (in Francia Blek Le Roc), fortunatissimo personaggio della EsseGesse del quale abbiamo parlato di recente, ricordando qui l’opera e la figura umana di Dario Guzzon.

Fra le immagini, per le quali ringrazio anche Graziano Origa, tre ritratti di qualche anno fa: Franco Bignotti, Carlo Cedroni e Luciano Bernasconi.

Nella foto (di qualche anno fa), Cedroni è fra l’esperto e appassionato di fumetti François Hue (a sinistra) e il disegnatore e nostro assiduo contributor Felmang.

Sotto, una bella tavola originale di Blek disegnata da Cedroni, rimontata, con lettering in italiano e alcune “pecette” che denotano interventi di correzioni nel testo, tratta dall’episodio La strage dei Tchackwash.

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Cedroniblek

  • Johan W. |

    Ho visto che il sito del Comics Journal vi ha citato, proprio per la scomparsa di Cedroni, anche se non potendo leggere l’italiano, sono andati un po’ “a tentoni”.
    Il sito http://www.tcj.com/journalista/ riporta:
    ABOVE THE FOLD
    [Top Story] Carlo Cedroni dies
    Links: Nova 100 / Google translation from the Italian
    Even with the translation, I can barely make heads or tails of this article, and I wasn’t able to Google up any further links for context. Cedroni was apparently an Italian cartoonist who worked primarily in French comics, drawing adventure strips for magazines such as Mocassino Nero, Trapper John, Lone Bardo and Hondo. It sounds like he specialized in Western strips, but don’t quote me on that.
    He was 83 years old, if his Lambiek page is correct.

  • Pietro D. N. |

    Ho letto della scomparsa di Carlo Cedroni su afNews, e con un clik mi sono ritrovato in questo blog che non conoscevo.
    Mi spiace molto per la scmparsa del disegnatore di Blek, del quale avevo comperato alcun numeri in Francia, scoprendo che le storie non erano quelle già viste in Italia.
    Troppa gente del Fumetto se se va, gente di valore, che ha fatto la nostra storia.
    Grazie al blog e ad afNews, che non si limita a occuparsi di fumetti, ma che parla anche di società.
    Ho visto che in un articolo precedente gli studenti parlano della loro sacrosanta mobilitazione.
    Vi segnalo che, appunto, anche afNews ne parla, e se vi fosse sfuggita, ve ne copio in parte la notizia e il commento:
    I “potenti” sembrano favorire un clima di crescente odio, violenza, sopraffazione. Cossiga, nel presentare il proprio voto a favore del decreto sulla scuola (in questo nostro Paese in cui ai potenti pare non fregare proprio nulla dei bambini, degli studenti, del futuro della nostra Nazione, come abbiamo più e più volte evidenziato qui su afNews, limitandoci a ricavare questa triste conclusione semplicemente esaminando l’editoria fumettistica), si è vantato di aver fatto pestare a sangue, a suo tempo, gli studenti: è folle? Una persona sana di mente può vantarsi di cose del genere? Un discorso da nazifascista squadrista; anzi, si può dire da assassino in pectore.
    E questo decreto Gelmini? Le ragioni degli studenti, delle famiglie e degli insegnanti sono state minimamente considerate? Molto più importante eseguire gli ordini di scuderia, si direbbe. Tagliare su tutto: i soldi servono “per altro”, non per la scuola, non per la gente. Si passa sulla testa del popolo come schiacciasassi, perché “ci avete votato” e adesso abbiamo “il potere”, sembra significare.
    Si respira un’arroganza il cui odore ricorda i carri armati cinesi e quelli sovietici. In altri tempo tutto ciò avrebbe potuto scatenare una disastrosa rivoluzione violenta. Invece i nostri giovani continuano una lotta, trasversale, non violenta: sono infinitamente migliori di chi è al potere. Riusciranno a realizzare una rivoluzione nonviolenta, o verranno assassinati (metaforicamente o fisicamente) come a Praga o in piazza Tien An Men?
    Come si vede, fumettisti italici, di spunti per storie drammatiche e coinvolgenti ce ne sono, sotto le vostre finestre. Pure troppi. Ne vedremo stampate, prossimamente, in Italia, o dovremo leggerle in francese?
    Bravo Gianfranco, saluti a tutti, comperiamo i fumetti di Cedroni, ricercando quelli in italiano, visto che (pare) ci siano…
    Pietro Dalla Noce

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