AAAAAAAAALVIIIIN!!!

Alvin_simone_e_teodoro_2

Lungi dall’esaurire in questo post il discorso, prendo spunto da questo commento scritto qualche giorno fa da Leone del Vivo in merito a quanto si discettava qui su Barack Obama:

Quanto a sigle d’annata di cartoni d’annata ti chiedo tutte le informazioni possibili su un’ altra serie di cartoni, il cui protagonista si chiamava Alvin.
I suoi amici (o compagni o fratelli ) si dovevano chiamare Simeone e Teodoro.

C’era anche anche lì una sigla cantata, ma in questo caso credo il babbo della nostra amica Ornella non c’entrasse granché. Nella sigla il nome di Alvin veniva gridato a squarciagola nel ritornello, ricordo anche un invito al silenzio per il passaggio del Professor Klaiskapcrash (non so se si scrive così ma del nome sono sicuro) sempre affiancato dal fido assistente Leonardo ( o Lionardo come diceva lui).

Bene, Leone! Comincio col mostrare a te e a tutti, quarant’anni dopo o giù di lì, la sigla di apertura dell’Alvin Show, programmato dal Primo Canale della Rai, ma realizzato in America dal famoso compositore e uomo di spettacolo Paul Bagdasarian.

Quindi, hai ragione, il papà della nostra amica Ornella Miglioli non c’entra niente.

In Italia, animazioni originali di Alvin sarebbero invece state realizzate nell’ambito di Carosello per promuovere il Formaggino Prealpino, gestite dallo Studio Pagot di Milano (attuale Rever, di Marco e Gi Pagot) e animate in buona parte a Firenze dallo staff del mio (attuale) collega Italo Marazzi, responsabile insieme ad altri anche dei vari Braccobaldo Bau e famiglia del Formaggino Mio, Gatto Silvestro della Pelati De Rica (“Eh no, su De Rica non si può!”), degli Antenati del Neocid (“Wilmaaaa! Dammi la clava! O la va o la spacca!”) e via di questo passo.

A Italo Marazzi ha fatto una estesa intervista l’animatore romano Mario Verger qui. Chi voglia approfondire l’attività di questo prolifico e produttivo animatore non ha che da leggere e da seguire qualche link, tutto nell’ambito di Cinemino e dell’encomiabile lavoro di ricerca compiuto da Verger (prossimamente su questo blog, e mi stra-scuso per averlo fatto attendere mesi; non è il solo, ehm…).

Italo_c

Nella foto dello studio nel quale Italo lavora, scattata all’inizio degli anni Settanta (del secolo scorso, ovviamente) si trova in fondo a destra con Patrizia Fineschi; a sinistra Laura Foschi; sul fondo Valeria Pronti, mentre in primo piano a destra Giuseppe Conti.

Torniamo alle tre “tamie”, o chipmunks, gli stessi animaletti che hanno ispirato in precedenza Cip e Ciop.

Eccovi anche i Closing Credits dello show originale di Alvin, o meglio della sua versione a colori, in quanto nel 1961 (specificamente dal 14 ottobre al 12 settembre dell’anno seguente) fu messo in onda in prima serata (attenzione!) dalla rete CBS-TV in bianco e nero, e tale fu la sua diffusione in syndycation nel mondo.
Così lo vedemmo anche in Italia, con significativi adattamenti nei testi originali.
Comunque, il buon successo della serie (a tratti melensa, ma eccezionale nel segmento dedicato all’inventore e al suo assistente) consigli l’editore romano Aldo Razzi di acquistarne i diritti, Ne parleremo (forse) nel prossimo post.

Nella sigla di chiusura si leggono i nomi di importanti professionisti. Alla rinfusa, da Ken Hultgren, Gil Turner, Ed Nofziger, Tedd Pierce, Al Hambro, James (Jim) Fletcher, Cal Howard, Al Bertino a Dick Kinney, colleghi sceneggiatori che immediatamente dopo sarebbero stati arruolati da Mr. Sherman Sherman (capo del Publications Department della Disney) per scrivere storie e sceneggiature per personaggi Disney di nuova concezione come Paperoga, 01 Paperbond e Mata Harrier, Bella Quak, Prospero Chiacchiera, Rockerduck, Dinamite Bla, l’accoppiata Amelia De Spell-Maga Magò, Civetto e così via.

  • Carlo Bagnasco |

    Come dice Leone, forse Obama sarà felice delle continue deviazioni di pensiero degli aderenti a questo luogo di conversaione.
    Per no smentirmi(ci), io chiederei un thread sulla mafia e sull’antimafia, argomento del quale non si parla a sufficienza.
    Certo, fumetti sulla mafia non ce ne sono molti. Mi ricordo “Gionni Lupara” di Jacovitti, grandissimo.
    Ho trovato in rete un articolo interessante, che spero vogliate leggere anche voi, qua. http://www.antimafiaduemila.com/content/view/7962/42/
    S’intitola:
    “La nascita della seconda Repubblica sul sangue di Falcone e Borsellino”, di Giorgio Bongiovanni.
    Il 19 luglio 1992, a cinquantasette giorni di distanza dalla strage di Capaci, veniva assassinato a Palermo, in via D’Amelio, il giudice Paolo Borsellino e con lui gli agenti della sua scorta.
    Il 20 luglio 1992 nasceva la Seconda Repubblica di questo nostro Paese, basata sulla corruzione, sulle mafie, sulla violenza, sul dominio, sulla prevaricazione, sulla ricchezza illecita, sul razzismo e sulla xenofobia.
    Oggi, ancora luglio, ma 2008, ci ritroviamo per la terza volta al governo l’imprenditore Silvio Berlusconi, plurimputato in diversi processi, amico di condannati per mafia e amico di Cosa Nostra sin dai primi anni Settanta. Che inneggia, abbracciato al suo principale garante Marcello Dell’Utri, all’eroe Mangano, complice dello scioglimento nell’acido di esseri umani.
    Che dire poi di questa sinistra andata distrutta, anzi meglio dire che si è auto-distrutta, tradendo grandi uomini come Pio La Torre, scendendo persino, in più di un caso sporadico a patti con la mafia.
    Quanti, e penso per esempio ad un Fausto Bertinotti, hanno fallito, perduto, dimenticato… penso al socialismo, a come è stato fatto a pezzi da personaggi come Craxi o Martelli… spazzati via dal groviglio di interessi emerso poi, seppur in minima parte, con tangentopoli.
    Ci hanno lasciato un’Italia massacrata la cui ricchezza non è nelle mani del popolo, ma delle mafie, che deve mendicare a criminali e assassini, che dispongono di patrimoni illimitati, il suo posto in Europa. Dominata da personaggi potentissimi che gestiscono l’economia, tra banche e alta finanza, che controllano le informazioni segrete, che si sono macchiati dei grandi delitti ricorrendo al braccio eversivo di Cosa Nostra, ma soprattutto che risiedono all’interno delle Istituzioni.
    Vale la pena allora, davanti a questo scempio, continuare a lottare?
    Sì. Ne vale la pena. Per tutti quei giovani che rimangono puliti nonostante il fango, per quei pochi politici onesti, nonostante tutto, per la minor parte della società civile che si ribella, per quei magistrati valorosi, per gli uomini giusti.
    Non avremo pace fino a quando non scopriremo il volto dei mandanti esterni delle stragi, la chiave per capire chi comanda (…).
    Vi consiglio di andare oltre e leggere anche il resto degli articoli di questo sito assai interessante e obiettivo, privo di connivenze e reticenze.
    Si parla di:
    Leggi “blocca processi”, leggi “salva premier”, “41 bis” revocati e intercettazioni vietate. E’ scontro istituzionale.
    La Procura di Salerno ribalta il “caso De Magistris”. Chiesta l’archiviazione ed annunciate indagini contro chi lo ha accusato.
    Presto al via il processo Toghe Lucane. La più importante inchiesta degli ultimi cinquant’anni.
    Agenda Rossa: La procura si appella alla Cassazione.
    Trapani: Nuovi legami tra mafia politica e massoneria. Il boss Messina Denaro tradito da falsi amici e documenti pericolosi.
    Gli affari della Despar in Sicilia. Si aggrava la posizione di Scuto nel processo.
    Barlume di speranza sul caso Rostagno. Vent’anni dopo l’attentato una perizia balistica potrebbe far emergere la verità.
    Talpe Dda. Le motivazioni delle sentenze Cuffaro, Borzacchelli e Ciuro.
    Calcestruzzi spa. Le dichiarazioni di Siino su Pesenti.
    Nu Bellu Lavuru. Sulla Ss 106 una commistione tra ‘Ndrangheta e politica.
    Gli interessi di Cosa Nostra sul ponte di Messina.
    Ed altro ancora…

  • Leone Del Vivo |

    Ok. Ho visto (in ritardo) che la presenza di Alvin in Carosello l’avevi già menzionata in un altro post di qualche giorno fa.
    Spero anche che Barack Obama sarebbe contento, se mai lo sapesse, che parlando di lui finiamo col citare personaggi dei cartoni inseriti dalla Rai nei felici spot degli
    anni ’60.
    Leone

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