MUSEO CERCASI (LOCALE PER UN) ovvero: NOTIZIE fumettistiche dal “Wall Street Journal”

Bbailey_cover

I lettori di Linus di vecchia data e quelli de Gli Oscar a fumetti conoscono bene Mort Walker, adesso ottantaquattrenne. Ordunque, il creatore della striscia ironico-militaresca Beetle Bailey (amico da lunghi anni dei cartoonist rapallesi dello Studio Bierrecì) non ha più una location per il suo museo, che a suo tempo aveva sede a Boca Raton in Florida (dal 1996), e che poi ne avrebbe potuta trovare una addirittura dentro il niuorchese Empire State Building, se le cose fossero andate per il giusto verso (ma così non fu).

Adesso Mort ha tonnellate di carta, soprattutto tavole originali, che aspettano di trovare una degna collocazione somewhere. Il tutto ha un valore stimato di circa 20 milioni di dollari.

Qui sotto vedete il Maestro della comicità (e della linea essenziae-e-comunicativa-ad-un-tempo) in un video mentre maneggia alcune di queste tavole, più o meno incorniciate. Eccolo mentre svolge il suo lavoro di fumettista e davanti a scatole e scatolette che contengono pezzi rari (anzi, unici!).

Il video è gestito dalla redazione di The Wall Street Journal (mica bruscolini!) e siamo lieti di presentarlo in anteprima qui per i visitors italiani collegabili (a modo nostro) al giornale economico fratello italico che è (appunto) Il Sole 24 Ore.

Qui la pagina sul tema scritta da Mary Pilon (potete scriverle), la redattrice di The Wall Street Journal che si è occupata dell’argomento.

Qui sotto, invece, una sorta di “elettronico slide show” (ancora dal Wall Street Journal) in cui Mort racconta il suo lavoro e commenta la sua invidiabile collezione.

Moart_walker_cn_bottaro_berardi_e_m

A lato, un momento di una vista di Mort Walker in Italia negli anni Settanta, alla Mostra Internazio-
nale dei Cartoonist di Rapallo
, con Gian-
carlo Berardi
, Ivo Milazzo e Luciano Bottaro. In apertura di post, la copertina di un comic book dedicato alla vita da caserma di Beetle Bailey pubblicato dall’etichetta americana Charlton Comics. Un marchio che non era molto ben considerato dai collezionisti e dagli appassionati, al punto che gli italoamericani l’avevano ribattezzato “Chaltron Comics”.

Vabbe’…

  • Luca Boschi |

    Salve a tutti, in questi giorni posso essere meno presente del solito (anche i post, ammetto, sono in gran parte programmati con TypePad per comparire in differita).
    Grazie, anzi, a chi mi aiuta a tenere vivo il blog, anche dal punto di vista tecnico, oltre che a quello dei contenuti.
    Thanks anche a tutti gli intervenuti. In particolare, al Sig, Moeri, che si rivela un incredibile pozzo di conoscenza un po’ in tutti i campi del fumetto, da “Hi and Lois” all’Universo DC!
    L’idea che l’incredibile collezione di Walker possa sbarcare a Lucca, i cui locali del Museo adesso sono sotto la giurisdizione dell’efficiente Angelo Nencetti, non è poi così peregrina IMHO. Penso che tutto sia da fare e da tessere, ma la situazione piuttosto assurda è da una parte del Globo vi sia un contenuto e dall’altra un contenitore. Se la burocrazia e le volontà si potessero coordinare e combinare…
    Non dimentichiamoci, anche della collezione della Fondazione Franco Fossati, attualmente inscatolata e archiviata a Milano.
    Grazie molte ad afNews per aver dato eco alla notizia dei video di Mort e di Carl.
    Per Lele e per tutti: la famiglia Walker (papà Mort e i suoi figli) si avvalgono anche di bravissimi assistenti. In più occasioni ho avuto a che fare con uno di essi, Bill Janocha (per lo “sbarco” in Italia nel 1999 di un nutrito gruppo di autori della National Cartoonist Society, per esempio). Ho anche le biografie scritte di pugno da alcuni di loro, con lettering manuale. Volete vederle, visitors?
    Molti anni fa, credo per “L’Eternauta” (nel 1985?), avevo scritto e disegnato un aggiornamento su Felix, Betty Boop e il mondo di Hollywood. Fu in occasione del lancio di una nuova serie uscita dalla fabbrica di Mort Walker (che non ebbe però molto successo). Si trattava di un’opera collettiva che veniva firmata dai figlio di Mort, con la dizione “The Walker Bros.”.
    Be’, se dovessi scavare fra quello che ho scritto e proporlo nel blog intaserei l’intero sistema di “Nòva” e non è il caso. Ma qualcosa posso riproporlo di quando in quando.
    Quando le giornate, con un nuovo decreto da pubblicarsi sulla Gazzetta Ufficiale senza attendere i quindici giorni (come per il Lodo Alfano, perché bisogna fare in fretta in barba anche a questa regola!!!), saranno portate da 24 a 48 ore.
    Infine, rispondo a Umberto, che rispetto alle prospettive delle tavole e degli oggetti in possesso della famiglia Walker scrive:
    “avevo letto su afnews tempo fa che la collezione di Mort Walker veniva presa dell’Università di Stato dell’Ohio walhttp://www.afnews.info/public/afnews/news002/newsitem1210921238,4357,.htm. Non è vero? è naufragato tutto?”
    Direi che potrebbe essere la strada più plausibile e imboccata di recente, dato che ci sono state trattative in corso (grazie alla Prof. Lucy Caswell, che ha gestito le trattative), e che a questa università tutto sarebbe stato assegnato *gratuitamente*, con il diritto per Mort e associati di prelevare quel che sarebbe servito loro per mostre future. Mi risulta che ancora la “casa” per tutto questo materiale, comunque, non ci sia, anche se il mese scorso sono arrivate in Ohio le prime scatole con tavole originali e altri oggetti della collezione.
    Leggo questa disposizioni di intenti in merito: “Ohio State will revamp a space that’s currently being used as a library and will catalog all of the cartoons. It is accepting the collection as a donation, and Mr. Walker reserves the right to borrow pieces back for special exhibitions.”
    Ciao!
    Luca

  • Moerandia |

    Difatti non erano gli stessi: come si spiega all’ http://en.wikipedia.org/wiki/Avalon_Communications “This new venture is not related to the Charlton Media Group of Singapore, which produces business publications”; l’unico problema è che la nuova Charlton canadese sembra non abbia, aimè stampato nulla 🙁

  • Willi |

    A chi vuol saperne di più su Mort Walker suggerisco «Mort Walker’S Private Scrapbook» http://www.amazon.com/Mort-WalkerS-Private-Scrapbook-Walker/dp/0740711261/ref=pd_bbs_sr_2?ie=UTF8&s=books&qid=1216708528&sr=8-2 . In inglese, ahimé.

  • Moerandia |

    Allora, Hi and Lois (Ciccibum da noi) era testi Mort Walker e disegni Dick Browne (attualmente vi lavorano Brian Walker, Greg Walker and Chance Browne) , mentre Hagar il Vichingo era interamente del compianto Dick Browne (attualmente è del figlio Chris Browne). Tutte strisce molto divertenti, così come Beetle Bailey, una delle strisce più divertenti mai viste, e con una ricchezza di personaggi e di situazioni da fare invidia (attualmente vi lavora anche Greg Walker).
    I “Dropouts”, tradotti qui in Italia come “Gli emarginati” dalla Mondadori e “Gli sbulinati” dalla Corno erano un’altra divertente striscia di quel periodo, molto buono anche il lavoro di Howard Post.
    Speriamo davvero che Mort Walker trovi una nuova sistemazione; al limite può venire a Lucca 😉 😀
    Peccato che la Charlton non ci sia più, non esiste più fisicamente l’edificio con la sua pressa per la stampa, e prima di chiudere hanno venduto all’asta (vinta dalla DC Comics) i loro supereroi, tranne uno rimasto al creatore originario. E’ stato fondato in Canada nel 2002 un nuovo gruppo editoriale di nome Charlton Media Group (ex-ACG), che si riprometteva di ristampare le vecchie uscite della Charlton, come spiegato ai siti http://www.chs.org/comics/charlton.htm e http://www.ramonschenk.nl/charltoncomics/newcharltons.htm ; visto che uno dei loro supereroi, il Blue Beetle/Ted Kord, invenzione di Steve Ditko, nell’universo DC è stato legato ad una sedia e fatto fuori con un colpo di pistola alla testa (bà! Ma del resto, non leggo nulla di materiale DC recente, ho sfogliato qualcosa…), glie lo potrebbero rivendere, e magari anche il resto dei vecchi eroi Charlton, visto che hanno modificato le vecchie versioni loro si tengono le nuove e gli danno le vecchie … vabbè, auspici e situazioni ipotetiche a parte nel sito http://www.charltonmedia.com/ si parla in realtà di un gruppo editoriale con sede a Singapore che pubblica periodici tecnici e finanziari (non sembrano nemmeno gli stessi) …

  • Guglielmilla |

    Ciao,
    anch’io volevo saperne di più, e ho fatto un firo nel web. Non so una mazza d’inglese e quindi mi è impossibile seguire i ragionamenti del simpatico Mr. Walker, di cui leggevo anche altre strisce, mi pare proprio su “Linus”, una quindicina di anni fa. La storia di un ragazzino e del suo cane: Teppa e Pezza, se non sbaglio.
    Hoestratto queste informazioni da http://www.martello.it/comics/ e ne ho dedotto una incredibile produttività di questo fumettaro che meriterebbe di esser conosciuto molto di più:
    Addison Morton Walker, conosciuto come Mort Walker, è nato il 3 ottobre 1923 a El Dorado in Kansas.
    La sua carriera ha inizio a soli undici anni con la vendita del primo fumetto ad un giornale regionale. All’età di quindici, disegna un fumetto settimanale e a diciotto, è già diventato disegnatore principale delle Hallmark Cards.
    Dopo vari corsi all’università di Washington e del Missouri e un breve periodo passato nell’esercito degli Stati Uniti, Walker è velocemente diventato uno dei cartoonist di maggior successo in America.
    Il suo apatico e pigro studente “Spider” è infatti, alla fine degli anni ’40, una figura presente regolarmente sulle pagine del Saturday Evening Post.
    Walker, passato al King Features Syndicate, modifica il nome della serie in “Beetle Bailey” e, successivamente, a causa degli avvenimenti nel Vietnam, non ambienta più le storie del suo personaggio in un college ma in una una base dell’esercito.
    Rappresentato all’inizio come uno spensierato ragazzo borghese frequentante l’università, Beetle si arruola volontario il 13 marzo 1951, data in cui parte ufficialmente quella che è conosciuta come una delle più esuberanti e divertenti satire a fumetti sulla rigida mentalità militare.
    Beetle Bailey è un tipo timido, pigro, svagato e lontano anni luce dalle logiche imposte dalla vita marziale; caratterizzato da un fisico eccessivamente gracile per un soldato, si infischia serenamente di qualsiasi regola imposta dai ridicoli ufficiali di Camp Swampy.
    Al suo fianco ci sono personaggi improbabili, come l’incompetente generale Haldtrack la cui inutile corrispondenza viene regolarmente ignorata dal Pentagono e le sue segretarie, la sexy Miss Buxley (personaggio ispirato a Marilyn Monroe) e la grigia Miss Blips.
    Al di sotto del generale Haldtrack nelle gerarchie della caserma c’è il bonario e complessato sergente Snorkel, senza una vera vita sociale e principale spalla di Beetle Bailey.
    Camp Swampy pullola di esilaranti camerati, tra i quali l’impomatato seduttore Killer, l’intellettuale Plato, Cosmo il traffichino, Zero il tonto, l’autista Julius, Rocky il bullo e, infine, il pessimo cuoco Cookie.
    Nonostante le aspre polemiche scatenate dal mondo militare statunitense nei confronti delle strisce di Beetle Bailey e il tentativo di boicottarne la diffusione, il personaggio ha conquistato un grandissimo e duraturo successo in tutto il mondo.
    In Italia, pubblicato sulla rivista Linus, Beetle Bailey è stato conosciuto anche con il nome depistante di Marmittone ma non è da confondersi con l’omonimo personaggio di Bruno Angoletta.
    Per la striscia, pubblicata per anni su oltre 200 giornali in tutto il mondo, nel 1954 Walker ha ricevuto il prestigioso premio Rueben.
    Mort Walker è anche l’autore di tante altre strisce di successo come “Hi and Lois” (con Dik Browne), “Mrs. Fitz’s Flats” (con Frank Roberge), “Sam’s Strip” (con Jerry Dumas) e “Boner’s Ark” (inizialmente disegnata da Walker sotto lo pseudonimo Addison, successivamente da Frank Johnson).
    Ciao,
    Guglielmilla

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