I GIORNALISTI CONTRO CHI E’ CONTRO DI LORO

Anche chi si muove nel campo della cultura ” più leggera”, e non della stretta cronaca, avverte la minaccia (facilissimamente immaginabile, e che in questi giorni ha cominciato il suo percorso di concretizzazione) di chi ha tutto l’interesse a far tacere le voci libere, sui giornali come in radio (vedi recenti chiusure di cui si è parlato in questo blog), in TV (non c’è da aggiungere altro) e nella rete (vedi la denuncia intimidatoria di un blogger riportata ieri da un visitor).

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Ci sarà modo di parlare e di far parlare di questo argomento nei prossimi mesi, forse (GULP!) nei prossimi anni. Per il momento mi limito a ripor-
tare, facendo mia (come giornalista e scrittore), la posizione espressa oggi dalla pur contro-
versa e ambigua categoria a proposito della beffa contenuta nel provvedimento di legge del governo sulle intercettazioni.

Gli interventi in merito (anche da parte degli altri bloggers del Sole 24 Ore – Nòva, sono graditi in questo thread, anche per non invadere il campo di altri, legati ad argomenti più circoscritti.
Di quando in quando, se necessario, questo post verrà aggiornato, e forse spostato, con aggiunte e integrazioni.

Giusto per rompere la monotonia del bianconero, è arricchito con qualche immagine, le prime delle quali giungono dall’Eire, ove risiede la fumettista Lucia Cheli, autrice delle strisce di Thomas, e che ringrazio.

17 giugno

Subito mobilitazione, anche d’intesa con la Federazione degli editori, e poi sciopero, se necessario anche per più giorni: sono le iniziative decise oggi dalla Giunta della Federazione nazionale della stampa, riunita in via straordinaria in segno di protesta contro il disegno di legge sulle intercettazioni.

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”Giornalisti uniti per contrastare il ddl che impedisce le informazioni sulle indagini e quindi sui fatti che contano per la vita delle persone: per questo – annuncia il segretario della Fnsi, Franco Siddi – è stato deciso che si arriverà anche allo sciopero, anche per più giorni, tutti insieme, consapevoli che la vicenda avrà una conclusione non immediata.

Prima dello sciopero scatterà immediatamente una serie di iniziative, anche d’intesa con la Fieg, per avviare una vera e propria campagna di collegamento con i cittadini e di informazione pulita sull’argomento”.

All’inizio della prossima settimana, continua Siddi, ”sono stati invitati a un incontro, con i vertici di Fnsi, Ordine dei giornalisti e Unione cronisti, i direttori delle testate italiane. A seguire, ci saranno altri incontri con con importanti voci del diritto e con i gruppi parlamentari. Nel frattempo rinnoviamo l’appello al governo a ripensarci, visto che il testo del provvedimento non risulta ancora depositato”.

Gli organi dirigenti di Fnsi, Ordine e Unci hanno anche costituito ”un comitato per la gestione dell’emergenza, per assumere le decisioni che riterrà via via necessarie in base agli sviluppi della vicenda”, conclude Siddi.

(ANSA)

  • Lele |

    Durante il periodo aureo di Mani Pulite, quando Di Pietro imperversava e incarcerava chi gli pareva, il presidente Scalfaro, appena si accorse che stavano per indagare anche lui si affrettò a pronunciare la famosa frase : ” IO NON CI STO’ “.
    E come per magia le inchieste si bloccarono.
    Al povero Berlusca a Napoli arrivò un avviso di garanzia e fu costretto a dimettersi. Poi si scoprì che era una bufala, ma intanto cadde il governo.
    Anche Prodi fu interrogato da Di Pietro per tangenti, ma poi non se ne fece nulla.
    Come ringraziamento Di Pietro è stato due volte ministro propio nei governi di Prodi.
    Adesso si vuole provare di nuovo a fottere il Berlusca con l’aiuto dei magistrati comunisti, ma forse gli andrà male.
    Cari compagni, lo so che vi piacerebbe creare un regime dove chi non è di sinistra va in galera, ma purtroppo siamo in democrazia.
    E basta insultare chi non la pensa come voi, non ne ricaverete nulla, se non la perdita del poco consenso che vi resta.

  • Beatrice |

    Quello, mi sa che teme che quando ci saranno le Olimpiadi (che – plaudo ai disegnatori di questo sito – sono concorde nel boicottare) gli arrivi l’avviso di garanzia per rendere conto di fronte al mondo delle malefatte che gli vengono imputate. O anche a Sapporo davanti ai suoi colleghi, al prossimo G 8, come ipotizza oggi Claudio Tito per La Repubblica. Tutti pensieri di chi immagina un complotto, mentre in realtà i magistrati stanno facendo sol o il loro dovere, come con Bassolino, come con Prodi.
    «Hanno preparato la ghigliottina. Ecco cosa stanno facendo quelli di Milano». Da giorni stava montando la rabbia. Lo scontro con la magistratura era diventato un suo chiodo fisso. Ma ieri, quando sul suo tavolo è arrivata la notizia che il processo Mills andrà avanti e che anzi verranno stretti i tempi delle udienze, Silvio Berlusconi non è riuscito più a tenersi. I giudici, ormai, sono diventati una ossessione per lui.
    Ieri, allora, nonostante l´impegno del Consiglio europeo, ha più volte chiamato Roma per farsi aggiornare. Ha parlato con il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e con il suo consigliere Nicolò Ghedini. Perché ormai, è il suo ragionamento, la sfida con il tribunale di Milano va giocata «alla luce del sole». Con un dialogo diretto con l´opinione pubblica.
    In un primo momento il Cavaliere aveva fissato una conferenza stampa a Roma all´inizio della prossima settimana. Un appuntamento organizzato per rivolgersi «direttamente» agli italiani e contestualmente presentare il cosiddetto Lodo Schifani bis. «La gente dovrà sapere cosa sta accadendo – ha ripetuto prima di incontrare i giornalisti a Bruxelles – tutti dovranno sapere che vogliono mettere un capo di governo sotto ricatto. Vogliono tagliargli la testa ribaltando i risultati elettorali».
    L´accelerazione impressa dai giudici milanesi, però, ha rivoluzionato l´agenda. La paura è improvvisamente salita. Le questioni europee e l´impasse vissuta dall´Ue dopo lo stop irlandese, aspetti secondari. L´attacco ai pm non poteva più attendere. Per un semplice motivo: ormai quella con i magistrati è una vera e propria corsa contro il tempo. Il premier – e i suoi legali – si sono convinti che a Milano non solo respingeranno la ricusazione della Gandus, ma faranno di tutto per chiudere il dibattimento prima che le norme «salva-premier» diventino legge.
    E se così sarà, quelle stesse misure non avranno più alcun effetto visto che la sospensione dei processi è possibile solo nella fase dibattimentale. Lo «scudo» studiato per riparare il presidente del consiglio verrebbe così demolito.
    (…)
    Del resto la stessa ricusazione della Gandus verrà discussa entro il prossimo 10 luglio: troppo presto perché il decreto sulla sicurezza venga approvato dalla Camera. O forse abbastanza «puntuale» per cadere – è il suo sospetto – durante il vertice del G8 convocato in Giappone, a Sapporo, dal 7 al 9 del prossimo mese. Scatenando così un putiferio mediatico durante il summit dei «grandi» della Terra. Tutti granelli che per Berlusconi rischiano di trasformarsi in una valanga. O meglio, in un incubo.
    Stavolta vuole andare fino in fondo. E, novità, a frenarlo non c´è più il capo delle «colombe», ossia Gianni Letta. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio, su questa vicenda non ha azionato il suo «freno». Anche perché in gioco non c´è solo una condanna ma il futuro politico del Cavaliere: «Mi vogliono ghigliottinare adesso, azzopparmi», ripete. E quell´ «azzopparmi» ha un unico riferimento: la candidatura al Quirinale messa in cantiere per la fine della legislatura.
    Ma Berluska presidente della Repubblica è una chimera più grande di quella che lo fu per Andreotti (chi ha visto “Il Divo”?).
    Fa caldo nel Lazio, da voi non so. Afa.
    Beatrice

  • Gerina |

    E poi si dice che in Scandinavia non sono più avanti di tutti!!!
    Leggete qua!
    SVEZIA, SI’ ALLE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE!!!
    STOCCOLMA, Svezia — In Svezia è stata approvata la legge sulle intercettazioni. Ieri, il Parlamento svedese si è espresso a favore della proposta di legge che consentirà alle autorità di polizia locali un controllo completo tramite i mezzi informatici a disposizione.
    La legge, passata con 143 voti contro i 138 degli oppositori, consentirà all’organo di intelligence – Försvarets radioanstalt – di disporre liberamente dei dati intercettati su posta elettronica, fax e telefonate a partire dal mese di ottobre.
    La norma dovrebbe entrare in vigore il primo gennaio del 2009. Prima dell’approvazione il permesso era consentito solo per le comunicazioni via etere.
    Greta Consoli

  • Bismark |

    Perché nessuno è disposto a scendere dalle proprie posizioni per vedere (e magari comprendere) quelle dell’altro schieramento? Perché tra i due schieramenti ce n’è uno taroccato, ed è quello che adesso ha la maggioranza. Non vera destra o centrodestra (quello di Casini lo è) ma blocco di interessi. Italia furbastra del Gatto e della Volpe. Collodi aveva capito tutto.
    Prima eliminate i leader impresentabili, mettete veri esponenti di destra (forse anche n questa stessa compagine di governo ce n’è qualcuno), eliminate gli ex socalisti che hanno voltato gabbana , ed erano impresentabili anche prima (che ci fossero socialisti “buoni” e socialisti “cattivi” lo si sapeva: all’epoca Pertini si rifiutò di stringere la mano a Cicchietto… Altri tempi e altra tempra).
    Ora, il cascame socialista di quella chiamavano prima repubblica è forzitaliuto, c’è anche qualche comunista ambiguo alla Bondi. Via questa gente.
    Ma la classe di governo non puo’, endemicamente, smettere di barare. Perché è baro per addestramento, prima di scendere in politica.
    Quindi, il Paese non puo’ essere normale. E basta anche con questi discorsi, che non entreranno mai in testa a chi non vuol sentirseli fare, perché grazie al “Nuovo Divo” di Arcore la destra è al potere.
    Ha già cominciato a fare tagli CONTRO i ceti più deboli, esattamente al contrario di quanto aveva promesso per avere i voti e gabbare i votanti (per la terza volta), in attesa che, dopo che avrà succhiato tutto quel che c’è da succhiare e consolidato i privilegi propri e dei propri amichetti, lasciato esangue il Paese, deleghi nuovamente il lavoro sporco da fare al centrosinistra.
    Un centrosinistra che il popolo non si merita, perché è TROPPO superiore alla media intellettuale degli italiani (razzisti, bigotti arretrati, acquistabili con un piatto di lenticchie, sbandati e confusi, e tutti teleutenti), purtroppo.
    Bismark

  • Lele |

    E’ inutile ragionare con chi odia Berlusconi : è una questione viscerale che si auto alimenta e non permette di dare giudizi sereni.
    Vorrei però precisare che il sig. Di Pietro come uomo politico di parte non può pensare di avere la stessa credibilità che aveva da magistrato.
    La legge deve essere al di sopra delle parti, ma l’impressione è che ci sia un accanimento da una sola parte, al fine di rovesciare il governo a colpi di sentenze della magistratura invece che con il consenso degli elettori.
    Certo, una sinistra frustrata e allo sbando non può che ragrupparsi attorno agli eroi popolari : Di Pietro, Travaglio, Rinco ( o Ricca ? ), Sancio Pancio Pardi, Beppe Grullo , i Girotonti, i no Global, i no Tav, i no Sbari, e chi più ne ha più ne metta.
    E’ tutto un complotto, anche la sconfitta con l’Olanda è opera di Berlusconi che ha obbligato il C.T. a schierare il blocco Milanista !
    E che dire sulla tassa speciale ai petrolieri, fatta apposta per impedire a Moratti di comprare Cristiano Ronaldo ?
    Siamo in un regime dittatoriale, si attenta alla libertà di informazione, tra un pò non potremo più nemmeno sapere quante corna fa alla moglie l’ex Re Vittorio Emanuele !
    Arridatece Prodi e il suo portavoce.
    Arridatece i trans con Luxuria e Pecoraro.

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