Ciao! Proseguiamo ulteriormente con le vignette giunteci di recente, a proposito del boicottaggio delle prossime Olimpiadi cinesi, in sostegno del Dalai Lama e della libertà di espressione (e non solo di quella).
La “campagna” (per così chiamarla) era iniziata qui, e proseguiva qui e qui.
La vignetta di apertura del post odierno è di Dario Grillotti (bravo!).
Qui a lato ritroviamo il nostro ben noto Moeri, mentre sotto, una firma storica del vignettismo italico: Nico Pillinini, che ha disegnato la vignetta appositamente per noi, su istigazione della cara Francesca Fornario, la quale ha l’ardire di citare nel suo sagace blog la presente iniziativa antiagonistica.
Cosa intendete, o scettici, con: “non lo fa”!? Lo fa, lo fa. Controllate qui.
Di Pillinini scrive Marco Travaglio: Mai compiacen-
te, mai piacione, mai com-
plice, mai ammiccante, men che meno bonario, Pillinini è l’esatto contrario di certi suoi colleghi (sempre più nume-
rosi, purtroppo) che in tv e sui giornali dicono di fare satira e poi si compiacciono perché le loro vittime li ringraziano. Ecco, per chi fa satira i ringraziamenti della vittima sono come la menopausa, anzi come la pace dei sensi. La morte civile. Ci vorrebbe una legge Bacchelli, per questi vignettisti in disarmo che non fanno più ridere e ricevono commesse dal governo: noi vi diamo un tanto al mese, e voi fate il piacere di smettere. Per il vostro bene, e anche per il nostro. Dubito che Pillinini abbia mai ricevuto ringraziamenti. Nemmeno dall’aldilà, visto che – come satira comanda – riesce spesso a prendere per il culo anche i morti.