LE FOCHE DEL CANADA E L’INEDITO BARKS

http://www.newyorker.com/culture/culture-desk/video-art-spiegelmans-wordless

Barks_inedito

Per darvi un’idea dell’eclettismo quotidiano con a malapena si tenta di frenare, ecco in una sola volta una suggestiva immagine di Carl Barks e una informazione istigatrice, dovuta a Stefania Bisacco, che ha molto a cuore (come già si può leggere qui) il problema della barbarie sterminatrice ai danni delle foche.

Mentre vi godete l’inedita barksata (grazie, Willi!), proveniente dalle carte del grande autore dell’Oregon, parzialmente inchioustrata e risalente ai primi anni Trenta, probabilmente creata per la rivista satirica Calgary Eye-opener, e mai finita di inchiostrare, gettate un occhio anche all’appello che segue, importante ma rapido, perciò spendete pochi minuti del vostro tempo.

Se siete di corsa, tutto ciò che dovete (o meglio, “dovreste”) fare è un semplice copia e inoltra, cancellando tutto il testo di spiegazione iniziale e inviando all’indirizzo evidenziato più sotto, con information come Oggetto e la vostra firma al termine della mail predisposta.

Tutto ciò, mentre nel frattempo sbirciate di sguincio quest’altro schizzo di Barks, dal titolo Belle of the Yukon (fa parte di un apposito ciclo).

Ma se avete qualche minuto leggete, potete documentarvi sull’ipocrisia vigente in Canada.

Belle_yukon

Sul sito di Sea Shepherd è indicata come consigliata ancora un’altra azione per far pressione allo scopo di far finire la caccia alla foche in Canada.

Scrive Sea Shepherd:

Se mai c’è stato un momento adatto per trasmettere un messaggio che potrebbe realmente fare qualcosa per le foche, quel momento è ora. Il crudele massacro di centinaia di migliaia di cuccioli di foche della Groenlandia potrebbe aver fine se il Parlamento Europeo decidesse di bandire tutti i prodotti derivanti dalla caccia alle foche in Europa.

Questa decisione contribuirà anche a porre fine allo sterminio delle foche “da pelliccia” sudafricane in Namibia e all’oscenità della caccia alle foche.
La caccia alle foche non deve trovare più spazio nel 21esimo secolo.

Scriviamo subito all’onorevole Stavros Dimas, Commissario per il Lavoro e gli Affari Sociali, chiedendogli di esprimere la nostra preoccupazione al Parlamento Europeo con una richiesta che i membri votino per proteggere le foche vietando tutti i prodotti di foca nei mercati europei.

Il governo canadese sta spendendo milioni di dollari mandando delegazioni in Europa per persuadere gli europarlamentari a non bandire questi prodotti. Le foche hanno bisogno di persone che facciano sapere al Parlamento che la maggior parte della gente nel mondo desidera che il più grande sterminio di mammiferi marini abbia termine.

1. Il governo canadese sta provando a convincere il Parlamento che le foche uccise sono tutte adulte. Questo perché il Governo canadese definisce “adulta” una foca che ha più di tre settimane di vita.

2. Se la caccia è “umanitaria”, come il Governo Canadese afferma, allora perché è illegale assistere all’uccisione delle foche?

3. Le foche della Groenlandia sono anche minacciate dal riscaldamento globale che sta causando la perdita del loro habitat, e questo non è preso in considerazione nelle decisioni del governo.

4. Quello che è in atto è il più grande massacro di mammiferi marini nel mondo.

5. Il governo canadese ha rifiutato le offerte per creare un’occupazione alternativa ai cacciatori o semplicemente pagarli per non uccidere le foche (tanto, sono già oggi pagati coi sussidi statali, almeno li si paga per non fare danni).

6. I cuccioli di foca sono stati filmati mentre agonizzavano sul ghiaccio dopo essere stati bastonati, picchiati, presi a fucilate o presi a calci dai cacciatori.

7. Il governo del Canada cerca di collegare la caccia alla foca con le comunità aborigene, malgrado il fatto che la caccia commerciale non sia affatto la caccia fatta dagli aborigeni.

L’opposizione è allo sterminio nel Canada orientale particolarmente nella Newfoundland, in cui le popolazioni autoctone sono state sterminate un secolo fa.
Non ci sono Comunità native nella Newfoundland.

Scriviamo a:
stavros.dimas@ec.europa.eu

Lettera-tipo (mettete solo il vostro nome e cognome in fondo):

Honourable Stavros Dimas,

I write you in order to ask you to convey my concerns to the European Parliament with a request that the members vote to protect the seal by banning all seal products into European markets.

The cruel mass slaughter of hundreds of thousands of harp seal pups can be ended if the European Parliament passes a bill banning all seal products into Europe.

I ask the European Parliament to pass this bill, please.

Yours sincerely,
.. nome … cognome ..

Italy

Per chiudere, il video di una mia amica degli anni Ottanta, Duccia, che non vedo dal lontano 1991.

  • Andrea Ippoliti |

    Aggiungo:
    il problema di cui ti parlavo non è quello che ipotizzi nella tua mail, ma qualcosa che più meramente riguarda solo la mia persona……speriamo si risolva tutto bene.
    Ciao…e back on topic qui!

  • Andrea Ippoliti |

    Ricevuta la tua mail, Luca.
    Prontamente ho replicato.
    Vediamo se oltrepassa quelle Colonne D’ Ercole che parrebbe essere il tuo box email. LOL.

  • Andrea Ippoliti |

    L’ OT colpisce ancora!!
    Luca, che puoi vedere te e contattare l’ organizzazione COMICON? Ci sono alcuni problemi che forse impediranno la mia presenza (preferisco non entrare pubblicamente nei dettagli).
    Scusa se lo scrivo qui ma non ho altro modo per contattarti (il tuo indirizzo email pare ancora non funzionante).
    Se contatti G.C. o V.B. credo ti sapranno dire tutto e vediamo se tu puoi mettere a posto la cosa…..
    Ciao

  • Karina H. |

    Ciao!
    Forse vale la pena spiegare chi cakkyo sono, questi della Sea Shepherd Conservation Society (SSCS), una meritoria associazione che è stata fondata nel 1977 dal Capitano Paul Watson, cofondatore di Greenpeace.
    La missione della Sea Shepherd è quella di porre fine alla distruzione degli habitat e allo sfruttamento della fauna e flora marina negli oceani del mondo con l’intento di conservare e proteggere gli ecosistemi e gli animali. Sea Shepherd utilizza tattiche innovative di azione diretta per investigare, documentare, e agire quando necessario per denunciare o contrastare in modo diretto le attività illegali che si verificano in mare.
    Attraverso la salvaguardia della biodiversità dei nostri ecosistemi che si basano su fragili equilibri, Sea Shepherd lavora per assicurare la loro sopravvivenza per le future generazioni.
    La Sea Shepherd, grazie alla sua flotta di navi sparse nel mondo, perlustra i mari investigando, documentando, rafforzando le leggi in vigore, al fine di eliminare la pesca illegale delle balene, il taglio delle pinne degli squali (tecnica di pesca nota come “shark finning”), la caccia di frodo delle tartarughe, e altre attività illegali. Sea Shepherd ha attirato un’attenzione senza pari a livello internazionale sulla condizione del mondo marino mondiale, salvando innumerevoli vite.
    La Sea Shepherd ha effettuato più di 250 campagne nella sua illustre storia. Il resto lo trovate qui: http://www.agireora.org/progetti/sea_shepherd.html
    Saluti e baci,
    Karina H.

  • Amico Francesco Aprile |

    AD ANTANI COMICS ARRIVA FEDERICA MANFREDI
    Benvenuti a bordo!!
    Dopo i fasti della “DYLAN DOG FEST” con PAOLA BARBATO e BRUNO BRINDISI, è il turno del prossimo incontro: sabato 12 aprile, infatti, ospiteremo la bravissima FEDERICA MANFREDI, che sarà con noi per tutto il pomeriggio.
    Sarà poi il turno del FREE COMIC BOOK DAY (3 maggio, orario continuato 10-20), e dell’incontro con ROBERTO DE ANGELIS (24 maggio).
    Per tutti i “fedelissimi” che ci hanno chiesto, in questi mesi, del destino di NARNIA FUMETTO, senza ufficializzare nulla, posso solo dire che… ci stiamo lavorando! Quindi, segnatevi queste date sul calendario: 6 e 7 settembre 2008!! Per il resto… ci risentiremo!!
    Francesco Settembre – info@antaninet.it
    Antani Comics – http://www.antaninet.it
    Via Pacinotti 21\B, 05100 Terni. Tel. 0744-471523; cell. 3284122189

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