IO, NEL MIO PICCOLO, DISSENTO DALLE OLIMPIADI DI PECHINO

Simo_paoloni

I giovani (e ottimi) disegnator-illustrator-fumettisti Ivan Annibali e Simone Paoloni hanno avuto mezza idea per uno. Assemblandole, eccone una intera.

Scrive Simone: Alla luce dei fatti di questi giorni… io nel mio piccolo boicotto… o meglio, manifesto il mio dissenso su quello che sta succedendo in Cina. A modo mio. Quando si tratta di popoli oppressi, di gente innocente che muore, dicano quello che vogliono, ma a me viene il nervoso!

Simone ha realizzato il primo disegno del thread, il suo sito è: http://www.urz.it/, dove lo si può ammirare nello splendore del maxischermo.

E Ivan: Pensavo ad un Post che parte dalla sua iniziativa; tu potresti ampliare l’invito ad altri, affinché aderiscano con la propria arte, o semplicemente parlandone nei rispettivi blog. Tanto per dare un po’ più peso all’idea di dissenso.

Io_nel_mio_piccolo_boicotto

Qua sotto ecco il contributo di Paolo Beneforti, appena arrivato (la notte del 19 marzo). Il suo album d’immagini, ricordo a chi piomba adesso in questo blog nel quale già interviene almeno dalla scorsa estate, si trova qui.

Strip51_pechino2008

Tibet_libero_4

Consecutivamente ecco quello di Enrico Zanoletti: “Un disegno che esprime solidarietà con le popolazioni del Tibet”. L’ha inserito anche nel suo blog, che è www.zanocomics.blogspot.com

E se vuole, come tutti quanti, ha la facoltà di inserire anche quelli degli altri!

Olimpiadi2008_2

Quello immediatamente qua sotto a destra, invece, è del grande Daniele Caluri, che l’ha realizzato per “suo proprio sentire”, indipendentemente da questo blog, e poi ci ha segnalato il suo sito, a questo indirizzo:
www.danielecaluri.com, dal quale si finisce qua dentro: caluri.blogspot.com.

Un contributo viene elargito anche da Rouge, autore del serial Vermi,
una società che striscia
, frequentabile qui:

http://www.vermidirouge.com/

Rouge aggiunge anche un giornalistico environment alla sua interpretazione. Eccolo.

CINA: continua la repressione sulla minoranza tibetana…

RUSSIA: la Convenzione di Ottawa vieta uso, produzione e commercio di mine antipersona. Esige la bonifica delle zone minate e la distruzione degli arsenali. Tra gli Stati che non hanno aderito spiccano Cina, Russia, Usa, Pakistan e India. (Wikipedia)

ITALIA: nonostante l’Italia aderisca alla Convenzione delle Nazioni Unite sui rifugiati, la legge Bossi-Fini “genera preoccupazione” per la possibilità che molte delle migliaia di migranti e richiedenti asilo giunti in Italia via mare, principalmente dalla Libia, siano stati respinti verso Paesi in cui erano a rischio di violazioni dei diritti umani. (Amnesty International – Rapporto Annuale 2006 e 2007)

COREA DEL NORD: continuano a Ginevra i colloqui con gli Stati Uniti per il disarmo della Corea del Nord.(ANSA 13 Marzo 2008)… e perché non di entrambi?

IRAN: Nel 2007, secondo fonti di stampa, sono state 298 le esecuzioni capitali, un dato già in forte aumento rispetto alle 177 nel 2008. Oltre all’impiccagione un’altra pratica molto praticata per la sofferenza provocata alle vittime è la lapidazione. (Amnesty International)

STATI UNITI: come sempre, eccellono in tutte le discipline… olimpioniche.

Vermi_olimpiadi

  • Renato |

    Come ho scritto nel post del mio blog, ho saputo dell’ iniziativa “Io nel mio piccolo dissento dalle olimpiadi di Pechino” tramite il sito di Fatece largo, se volete vedere (e scaricare) il mio contributo grafico a riguardo, lo trovate qui:
    http://sketchbit.blogspot.com/2008/03/il-nuovo-tedoforo.html
    Ciao!

  • Luca Boschi |

    Grazie, Ed!
    Sei qua: http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2008/03/il-tibet-la-cin.html
    Con vari altri colleghi che seguiranno il tuo esempio, immaginiamo (e speriamo)!
    L.

  • Ed! |

    Salve.
    Mi è stato segnalato questo post che evidentemente mi era sfuggito e vorrei poter dare il mio contributo e rendere pubblico un pensiero che ho trasformato in strip qualche giorno fa. Spero sia di qualche utilità. È un tema a cui tengo molto.
    La vignetta è qui:
    http://bonny-ed.blogspot.com/2008/03/25-03-08-free-tibet.html
    Grazie.
    Un saluto.
    Ed!

  • Luca |

    Troviamo pure un’accezione negativa sulla quale possano convergere i più ampi consensi…
    Ecco: diciamo che il governo cinese è dell’UDEUR, okay?
    L.

  • Patty Poltronieri |

    Bene, se sapessi disegnare, mi unirei a voi.
    Tutte le notizie sul Dalai Lama che trovo ve le posto qui, okay?
    Chi vuole, potrebbe leggere qui qualche commento illuminante: http://polimetosirapi.blogspot.com/
    Premesso che la Cina è entrata a far parte del WTO da poco più di dieci anni grazie all’amministrazione Clinton, è oggi il principale mercato umano ed economico del mondo: un miliardo di lavoratori sottopagati e senza alcuna tutela e altrettanti feroci consumetori appena usciti da un’economia di sussistenza sono una vera e propria manna per le aziende di tutto il mondo.
    E soprattutto per le nostre, da sempre le preferite da parvenu e nuovi ricchi: il lusso, la moda, i motori…
    La grande novità dell’ultimo periodo è la crisi economica americana e la debolezza del dollaro, ormai ridotto ad essere il rublo del nuovo millennio.
    E’ evidente dunque che lo scarso potere di acquisto degli americani, da sempre principali partner commerciali dell’Europa sta mutando radicalmente lo scenario: il Sig. Montezemolo e il Sig. Della Valle sanno benissimo che le Ferrari e le Tod’s non si vendono più a New York, bensì a Shangai.
    Ecco quindi che bisogna incular… pardon. “inculcare” nella popolazione l’idea che in fondo sono un paese amico e non destabilizzare troppo gli umori del suo governo con articoli compromettenti.
    In Gran Bretagna invece, persa Hong Kong, non hanno più grandi interessi a fare ponti d’oro ai cinesi, si sa che il fulcro dell’economia inglese sono le banche d’affari e il petrolio del Medio Oriente ed ecco spiegata la differenza tra il Corriere e il Financial Times: non ci sono buoni e cattivi, semplicemente interessi diversi o, per essere più espliciti,stiamo cambiando padrone!
    Vi ho copiato queste informopinioni (news + informazioni).
    E sono ben d’accordo con il sig. Moeri e gli altri che hanno scritto due post fa. Chiamiamola comunista, chiamiamola fascista, il problema è di sostanza.
    Patty

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