Mentre inviamo questo post, è ancora in corso l’essenziale mostra mercato del Fumetto a Reggio Emilia, dove nella giornata di ieri si sono stati ospitati autori come Claudio Nizzi, Massimo Bon-
fatti, Giorgio Rebuffi (uno degli autori italiani storici del Fumetto comico, vedi sul sito della libreria olandese Lambiek: http://www.lambiek.-
net/artists/r/rebuffi_g.htm), Francesco e Rossana Privitera, Alfredo Castelli e svariati altri.
Proprio a Rebuffi è dedicato il post di oggi, al quale l’associazione culturale ANNEXIA dedica i primi tre volumi della ristampa cronologica delle avventure deli lupo della Steppa Pugaciòff, raccolta in un elegante cofanetto, con le prime 32 storie di Pugaciòff apparse sul tascabile “Cucciolo” delle Edizioni Alpe a partire dal lontano 1959 (gli episodi sono stati restaurati dalle tavole un po’ rovinatelle, e arricchiti con toni di grigio direttamente dall’autore).
A un apposito stand, Giorgione e il fido Laca (quello di “Pasol”), non lontani dal sempiterno Paolo Telloli di “Ink” e dagli amici dela Comixcomunity (sic) Giampaolo Bombara e Claudio Sacchi, sono lì che vendono a tutto spiano questo cofanetto e un nuovo albone con Pugacioff e vari altri personaggi del Fumetto italiano del quale parleremo in un futuro non troppo anteriore.
I tre volumi comprendono anche degli interventi critici di Luciano Tamagnini, Gianpaolo Bombara, Claudio Sacchi, Vittorio Pavesio, Mario Gomboli, Sergio Bonelli, Ivo Milazzo, Silvio Costa, l’attuale titolare del presente blog e svariati altri ancora.
Non mancano articoli di approfondimento sulle edizioni estere e le ristampe degli anni Sessanta. copertine d’epoca e disegni inediti, memorie d’autore e curiosità. Dal punto di vista tecnico, i volumi sono brossurati, misurano cm 15 x 21 e sfoggiano circa 250 pagine l’uno. Si tratta di un’edizione speciale numerata e firmata dall’autore.
L’opera può essere richiesta a ANNEXIA Associazione Culturale, Via Provinciale sud 21 – 15060 Carrosio (AL). Info: annexia23@libero.it.
Ed ecco che corriamo in soccorso di chi, “troppo” giovane visitor di questo blog, non conoscesse Rebuffi e il suo lupo, restando però incuriosito dalle immagini di questo post. Quando, nell’agosto 1963, nelle edicole dello Stivale fa bella mostra di sé il volumetto Le avventure di Pugacioff (supplemento al n. 16 di Cucciolo), molti lettori dell’epoca gioiscono: finalmente, il personaggio principale del fortunato pocket edito dalla Alpe di Giuseppe Caregaro, inizia ed essere adeguatamente omaggiato, raccogliendo un riconoscimento degno del suo prestigio, acquistat assai velocemente da quando ha esordito nel 1959.
Munito di cappellone da cuoco e di tovagliolo al collo, impugnando forchetta e padella pronti all’uso, il lupo della Steppa ansima in copertina de Le avventure di Pugacioff, immortalato da Rebuffi nella sua azione più caratteristica, un misto fra l’avvenimento agonistico e il rigurgito di un mai sopito istinto ferino: la rincorsa del pingue Bombarda.
Il buongustaio Rebuffi, abile cuoco con un debole per gli insaccati, cantore del sottaceto e corifeo della salsa verde, certamente traspone qualcosa della sua esuberante per-
sonalità nel lupo creato come character “di passaggio” e promosso ad apripista di una serie di volumetti monografici. Di Rebuffi, in Pugacioff c’è appunto la passione per il cibo saporito, a cui fa da corollario la sovrapposizione della figura del ribaldo Bombarda al concept di una succulenta porchetta.
Ma ci sono anche lo spirito ribelle alle convenzioni borghesi, la salutare irrequietezza, il filosofico pragmatismo, perfino quel certo senso di giustizia distributiva che è insito nella ripartizione dei beni fra chi più ne ha bisogno. E il proletario Pugacioff, povero lupastro sovietico, ha indiscutibilmente uno stomaco meno appagato di quello che può sfoggiare Bombarda, furbastro egoista arricchitosi ai danni altrui. Ergo…
“Le avventure di Pugacioff”, abbellito con nuovi disegni di Rebuffi stampati in apertura e in retrocopertina, ripropone in ordine cronologico le prime sei apparizioni del famelico e frustrato animale, dalla sua nascita al 1961.
Il successo del volumetto “Le avventure di Pugacioff”, perfettamente concepito ma fragilissimo e facilmente rovinabile dal punto di vista tipografico e della sua rilegatura, spinge l’editore Caregaro a fare un bis l’anno seguente, e poi ancora un tris nel 1965, aggiungendo al “parco uscite” altre monografie dedicate a personaggi forti della casa editrice, i quali però non sono titolari di testate proprie.
Si tratta del bizzarro cagnolino Ullaò la cui copertina abbiamo mostrato in questo blog verso i prodromi di luglio (con avventure comiche scritte da Alfredo Saio e disegnate da Umberto Manfrin), del poetico canguro homeless Serafino (ideato e sviluppato da Egidio Gherlizza) e dello sceriffo pennuto Fox: un’altra creatura di Rebuffi, in questo caso con una selezione di storie che però si devono soprattutto alla mano mimetica di Tiberio Colantuoni.
Negli anni seguenti, i tre volumetti di Pugacioff saranno più volte nuovamente immessi sul mercato, sottoforma di ristampe e di rese ricopertinate e rifilate. Il quinto di una seconda serie, che ripropone storie già apparse su “Cucciolo” con nuove copertine non di Rebuffi (poiché l’autore non collabora più con la Alpe ed è impegnato in nuove avventure editoriali), esce in data di agosto 1969.
Fra le immagini di questo post spiccano una copertina rebuffiana della versione d’oltralpe di “Cucciolo”, chiamato “Pipo” e una foto di gruppo (con Giorgio stesso), rispetto alla quale manteniamo un po’ di privacy sulle identità dei presenti (a parte il riconoscibilissimo Gianpaolo Bombara, che sfoggia una copia del volume “Aroldo”, opera prima di Luciano Bottaro).