© Disney per le immagini
In Italia e, come constato, in vari altri Paesi esteri, comprese Spagna, Francia e Grecia, è ancora in circolazione nelle edicole il volumetto one-shot “Estatissima”, sovratitolato “Fumetti per le vacanze!”. Fra quelle di vari autori, fra i quali i Maestri Jerry Siegel e Romano Scarpa, contiene anche una storia scritta e sceneggiata da me: “Topolino super bagnino”, che si avvale dei disegni dell’ottimo Giampaolo Soldati.
Può essere di qualche interesse per gli appassionati Disney constatare come “si lavora” dietro le quinte per giungere, attraverso varie fasi, sino alla pubblicazione di una storia.
Non tutti gli autori usano la stessa tecnica. Personalmente, nel comporre le storie (non solo Disney) preferisco schizzare il tutto, una volta che i soggetti sono stati approvati, in modo estremamente dettagliato.
Lo faccio sia per suggerire qualche idea in più ai disegnatori “finali” delle tavole, sia per avere un maggiore controllo sul “prodotto finale”, anche perché molte delle mie storie disneyane non sono troppo semplci da realizzare, in quanto tirano in ballo personaggi poco noti (spesso recuperati dal passato) e necessitano di qualche documentazione anche grafica, che allego alle sceneggiature sottoforma di fotocopie.
In “Topolino super bagnino”, storia realizzata sotto l’egida all’editor Davide Catenacci, ci sono alcuni elementi filologici di questo tipo, che Soldati ha intepretato in modo (a mio avviso) mirabile.
Quella che si può vedere pubblicata all’inizio di questo post è la sceneggiatura della seconda tavola della storia (pag. 64 di “Estatissima”). Chi possiede il volumetto, può fare un rapido confronto.
Tutti gli elementi compositivi della tavola sono al loro posto, fatta salva qualche modifica nell’impaginazione. Il che va benissimo: Soldati ha voluto dare maggior rilievo alla significativa panoramica della Baia dei Bucanieri, una zona poco frequentata della costa meridionale di Topolinia, il cui concetto ho ricavato da una vecchia storia disegnata da Paul Murry. Uscita in Italia su “Topolino” n. 164 e in originale nel comic book “Walt Disney’s Comics and Stories” n. 191, la storia si intitola “Topolino e il festival dei bucanieri”. Si svolge appunto nella Baia dei Bucanieri (Tabasco Bay, divenuta in seguito stazione climatica con museo dei corsari, negozi per turisti e banca), luogo in cui risulta che siano giunti dei pirati spagnoli intorno al 1690.
Questa baia, dove Mastro Topone, zio di Topolino, gestisce l’Albergo del Corsaro, fu usata dai pirati come avamposto per le loro scorrerie. In memoria di questi fatti, vi si tiene la manifestazione folkloristica annuale Pirate Days Festival, dove turisti e cittadini, in maschera, simulano un saccheggio contro un vero vascello.
Seguendo, “mutatis mutandis”, l’esempio di Don Rosa, ho coordinato con questa storia del nuovo millennio gli eventi raccontati nella remota storia di Murry, presa poi per basilare anche in una ricerca a livello internazionale su Topolinia. Naturalmente, i lettori di oggi non è affatto detto che debbano conoscere l’avventura disegnata (ottimamente) da Murry, della quale avevo comunque passato qualche fotocopia a Soldati al momento buono.
Poi, ho indicato che le tre piccole vignette poste in chiusura della tavola avessero le stesse dimensioni, come se fossero oggetto dell’inquadratura di una cinepresa fissata sul cavalletto. Questa idea grafica serve a dare l’impressione che un fatto si svolga in tempo reale, e assai velocemente; il cervello del lettore le percepirà tutte e tre in rapidissima sequenza.
Ho appreso questo espediente narrativo da delle vecchie storie scritte e sceneggiate (anch’esse con questa tecnica schizzata a storyboard) dal Maestro americano Harvey Kurtzman, in particolare dalle parodie che realizzava per l’etichetta E. C. Comics, soprattutto per l’insuperato comic book “Mad”.
Sopra, un altro esempio (in versione mignon) di “tavola sceneggiata sottoforma di storyboard” tratta dalla stessa storia. In particolare è la ventesettesima, che corrisponde a quella di pag. 69 in “Estatissima”.