IL SOGNO DEL DIVORATORE DI FONDUTA, NUOVO IN LIBRERIA (SE NON È FATTA DI TRUCIOLATO AIAZZONE)

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Cosa leggono i colti frequentatori del presente blog? Ecco cosa (ce lo dice Willi Brignone, collezionista non d’occasione)! A lui la palabra!

Ho conosciuto Ulrich Merkl alcuni anni fa via internet a causa della nostra comune passione per le tavole originali: da allora tengo d’occhio la sua notevole collezione su comicartfans.com. In occasione della mostra perugina su Winsor McCay del 2005 ho saputo che Uli si stava dedicando alla cura della pubblicazione integrale di Dream of the Rarebit Fiend, uno dei capolavori del più figo disegnatore di fumetti che si sia mai visto sulla faccia della terra. Finalmente il libro è stato pubblicato e ne tengo una copia fra le mani.

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La tengo stretta, perché se cade mi rompe una piastrella. È un tomo pazzesco, pesa più di quattro chili e costa una botta: 89 euro più le spese di spedizione, ma li vale tutti, dal primo all’ultimo. D’altronde forse non è il luogo né il momento di parlare di quanto costano i libri a fumetti: 100 $ (ovvero 80 €) per l’integrale di Calvin & Hobbes (un metro cubo di fumetti) e 10 € per un volume de L’anello del Nibelungo di Matsumoto. No comment.

Perciò torniamo a The complete Dream of the Rarebit Fiend, che, se consideri tutto quanto, capisci di aver speso bene i tuoi soldi alla pagina http://www.rarebit-fiend-book.com/. Innanzitutto, perché è l’unica edizione completa. Il libro è gigantesco, misura 43×31, il che significa che quando lo apri misura 86 x 31, e da ciò si deduce quanto sia sconsigliato sfogliarlo mentre si fa la colazione a letto. Anzi, è d’uopo concentrarsi per bene sul volumone, affinché neppure un lussuoso dettaglio sfugga all’attenzione del fortunato acquirente.
La sontuosa grafica, ricchissima di rare fotografie ed illustrazioni, colpirà anche il lettore più distratto, non permettendogli più di allontanarsi dall’opera.

Il corposo apparato critico soddisferà i palati più esigenti: dopo le necessarie spiegazioni su che cosa siano rispettivamente un fiend ed un rarebit (con relativa ricetta – ecco perché si parlava di palati esigenti!), segue l’esaustiva cronologia della vita e dell’opera di McCay. Segue l’indagine delle tavole quali specchio della società in cui vive l’autore e fonti di curiosità autobiografiche: una disamina puntuale, che collega incredibilmente, ma inesorabilmente, i sogni più pazzeschi alla cruda realtà. A questo punto giova forse ricordare che Dream of the Rarebit Fiend è la rappresentazione, in ogni episodio, del sogno (meglio dire dell’incubo?) causato al protagonista dall’incauta ingestione di un crostino di formaggio fuso prima di coricarsi.

Alcune pagine sono invece dedicate all’analisi delle fonti di ispirazione di Winsor McCay nonché agli autori di arti figurative, plastiche e cinematografiche che, a loro volta, si sono ispirati alla serie.

Due sono gli interessanti contributi di Alfredo Castelli, uno su McCay, uno sui suoi precursori ed epigoni; Jeremy Taylor si occupa invece di aspetti archetipico-simbolici (parlando di sogni non si poteva prescinderne). Completa la dotazione illustrativa ed esplicativa una serie di articoli critici d’epoca.
Segue la pubblicazione di 369 tavole, ognuna con la sua preziosa spiegazione (non si può dire didascalia, perché si penserebbe ad un paio di righe: qui sono invece spesso corposi rimandi ad altre tavole, immagini… la pacchia dello studioso e la manna del curioso!). Giova ricordare che tutte le 820 tavole della serie sono comprese in un DVD allegato, il quale comprende anche i testi del libro ed un breve filmato di Gertie, creatura animata di Winsor McCay.

  • Max |

    Ulrich a scritto anche a noi di Balloons chiedendoci di dare un po’ di sostegno all’uscita, Giuseppe ha gia’ il tomo. Ne parleremo dopo ferragosto, ora l’attenzione e’ pochina per un capolavoro di questo livello. Quello che va sottolineato e’ che e’ un libro unico, fuori dalla distribuzione normale, non lo si trova in nessuna libreria e neppure su Amazon. Relativamente alla qualita’ imponente dell’opera, il costo e’ basso, bassissimo, proprio perche’ non c’e’ intermediazione di editori e distributori.
    Max

  • luca Boschi |

    Caro Barry Allen,
    grazie della visita, non appena posso, usando le immagini che ho in memoria, posto qualcosa che fa riferimento al vostro sito, alla mia intervista (citandomi addosso) e alla meritevolissima Tunué, sempre sia lodata.
    Il discorso sul costo dei fumetti (o meglio sui prezzi piuttosto sbilanciati fra un oggetto e l’altro) è stato impostato da Willi Brignone e non da me, e suo è il commento sul librone di McCay, che in Spagna non c’è (ma si trova l’edizione della Planeta dell’altro librone di McCay, quello su Little Nemo, tradotto in catalono, ovviamente). Ma la valutazione su ciò mi trova concorde e, anzi, potremmo approfondire.
    Anzi, comincia tu! 🙂
    Sbaglio o il tuo nome (o nick?) deriva da un famoso personaggio Che “non c’è più” della coppia Magnus & Bunker?
    In ogni caso, preparati a una sventagliata di altri libroni, oltre a questi; Pete Maresca sta già preparandone un altro paio, primo fra tutti un’eccezionale florilegio di domenicali di “Gasoline Alley”.
    Mentre come saprai la Planeta DeAgostini ha preso i diritti per gli altrettanto sontuosi libroni di Popeye pubblicati in USA dalla Fantagraphics.
    Ciao!
    L.

  • Barry Allen |

    Primo su questo post! 😉
    Buongiorno esimio Luca,
    arrivo su questo blog dopo suggerimento del noto Dav sull’ottimo sito http://www.komix.it del cui forum sono anche mod., giusto per dire che lì accettano chiunque! 😀
    Come non essere d’accordo con te sui certi prezzi di certi fumetti, per fortuna il mercato livella non poco tali discrepanze, anche se nerd e otaku remano in senso opposto e favorevole agli speculatori.
    Spero di poter trovare presto The Complete Dream of the Rarebit Fiend su play.com per poterlo ricevere più velocemente e senza problemi doganali, conto di regalarmelo dopo le ferie,
    dopo avergli trovato collocazione opportuna…
    Ciao*
    Barry

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