Quasi una beffarda visione mistica, lo “Stregatto” (o meglio, il “Gatto del Cheshire”) raffigurato da Ferdinando Corbella per il suo libretto illustrato “Alice nel paese delle meraviglie”.
Firmato in copertina (cosa non del tutto consueta, poiché Corbella talvolta glissava o usava pseudonimi per questo tipo di pubblicazioni), si tratta del n. 71 della “Collana Rosa d’Oro”, pubblicato nel gennaio 1957 dalla casa editrice omonima, che aveva sede a Milano in via Lario, 28.
Corbella potrebbe dunque aver illustrato a Milano questo “Stregatto” che nella libera versione della fiaba di Lewis Carroll eseguita di una certa Laura O Keli (SIC), si chiamava semplicemente “il gatto”, mente a Venezia, in contemporanea, Luciano Gatto disegnava i suoi primi due gatti a fumetti (vedi il post precedente).
Questa collana di libretti milanesi della “Collana Rosa d’Oro” aveva formato quadrotto, molte illustrazioni, copertina in cartoncino leggero e veniva diffusa in libreria, cartolibreria e nelle migliori edicole. Il prezzo di lire 150 non era poi così basso, nel 1956, quando molti albi a fumetti (“Albi della Rosa”, “Albi del Falco”, “Bingo”, “Corriere dei Piccoli” etc.) ne costavano solo 30 e i più corposi si aggiravano intorno alle 80, mentre altri libretti illustrati di fiabe, di formato un po’ più piccolo, si acquistavano ad appena 50.
Questo tipo di produzione editoriale di libretti agili, illustrati spesso sottogamba (ma non è il caso di quelli dell’abile artigiano Corbella), sarebbe scomparsa del tutto negli anni Sessanta, soprattutto in seguito all’avvento delle fiabe dei Fratelli Fabbri (“Tutte le fiabe”, “Fiabe sonore”), editori specializzati in collezionabili a fascicoli.