NUOVE CENSURE ALLA RAI SUL REFERENDUM SULL’ACQUA PUBBLICA. CHI LE PILOTA?

766_1 Cari visitors, le cose stanno così: ancora per ore e forse giorni restano da evadere alcune notizie già parzialmente in rampa di lancio su queste pagine: la nostra partecipazione alla Fiera del Libro di Torino, fra venerdì e domenica prossime, anticipazioni sulla imperdibile Mostra Mercato di Reggio Emilia (edizione pre-estiva), il lancio del Premio Franco Fossati 2011, foto e commenti su Napoli Comicon e le mostre abnnesse ancora in piedi nel capoluogo partenopeo, una nuova mostra mercato con annessi e connessi a Genova, in quel di Porto Antico (della quale non mi risulta che si sia già accennato nella rete, si prevede fra le altre la presenza di Giulio Chierchini), nuove rivelazioni su Guido Martina, esilaranti video e preview di lungometraggi.

Ma conviene anticipare un argomento davvero spinoso, del quale ci educe oggi Ferruccio Alessandri, sotto in una foto di qualche tempo fa (non troppo).

Ferruccio Alessandri

Ferruccio, che quotidianamente invia una divertente fotovignetta inedita a una mailing list di amici, oggi decide di “scioperare” per dirci:

(…) oggi niente vignetta, perché è importante sapere queste cose. Chi decide che non le vuol sapere si merita poi quello che gli capita, dovuta anche alla sua collaborazione passiva…
Scusate, in genere preferisco far girare cose divertenti…
Ferruccio

Ciao a tutti,
confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti. Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.

Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell’acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.

‘E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l’argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.

Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui “il servizio pubblico” viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica.

Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente (e mica ci manca tanto, al di lò degli allarmismi scomposti, ben giustificabili, ma insomma…).

Il referendum è evidentemente anche questo!
Mariachiara Alberton

Water RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM… perchè il Governo non farà passare gli spot né in Rai né a Mediaset.

Sapete perché? Perché nel caso in cui si raggiungesse il quorum lo scenario sarebbe drammatico per i governanti, ma stupendo per tutti i cittadini italiani:
Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E’ necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone.

Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.

I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il 12 giugno.
QUINDI: i cittadini non andranno a votare il referendum.

Personalmente mi associo all’appello di Ferruccio e della ricercatrice censurata dalla Rai (quante altre persone, come leei, hanno subito e subiranno la stessa sorte nell’ignoranza generale?).

Vauro-09

Per questo chiedo che chi non vuole che le cose vadano a finire cosi, copi-incolli quanto sopra scritto e pubblicizzi il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.

Passaparola!
E grazie!

Nestle_the99_pure_water

  • Luca Boschi |

    Allora, grazie, Alex per quello che potrai fare e per la diffusione di queste informazioni.
    Speriamo che tutti vadano a votare per far raggiungere il quorum.
    Anche che in futuro si elimini il quorum stesso come ostacolo per la validità del referendum.
    E infine, speriamo che tutti quelli che vanno a votare si dimostrino persone consapevoli e votino SI’ a tutti i quesiti.
    E’ una cosa a suo modo “piccola”, ma in un regime di qualcosa di diverso dalle democrazia (Bonino dixit) come quello in cui ci hanno ricacciati, con la complicità dei parti dell’opposizione cosiddetta è comunque una boccata d’aria.
    Poi ci sarà davvero ancora moltissimo da “lavorare” per estirpare la mal pianta.
    Facci sapere qualcosa sulla tua “campagna” e sull’articolo che hai citato (se volevi commentarlo).
    Infine (ed era questa la ragione vera della mia replica), SICURAMENTE puoi intervenire quanto e come ti pare. Non c’è nessuna necessità di iscriversi al blog o all’intero newsgroup o sito per potersi esprimere qui.
    Ciao, e ben arrivata!
    Luca

  • Alex |

    posso scrivere qualcosa anche se non sono registrata al sito?
    avete ragione ora cerco di fare copia e incolla e lo invio a tutti i miei amici.
    l’articolo citato è il n. 154 del Decreto Legislativo 152/2006 ed è proprio quello della tariffa del servizio idrico integrato, io l’ho trovato in rete certo il decreto sono un sacco di pagine ma io ho copiato e incollato solo quello che mi serviva.

  • Lelio Cattaneo |

    Ho sentito gli spot della Rai sui referendum… Sono del tutto incomprensibili! La gente non solo non è invogliata a votare, ma… non gli spiega nemmeno perché dovrebbe farlo!!!

  • Poltonieri |

    Bella puntata di Report, quella ora in onda.
    Dalla quale si apprende che il presidente del Consiglio e le sue reti, quelle che non dovrebbe avere se l’Italia non fosse Bananas, incamerano cifre assurde, gigantesche, dalle concessionarie di giochi ex-clandestini (slot mascìn etc.).
    Pagano poco alla Rai, tantissimo a Mediaset.
    Il sospetto che il Governazzo, quello che scippa i referendum, incentivi il gioco depredando anche in questo modo le tasche dei poveri deboli italiani (e non) che si fanno prendere da questo tarlo è molto, molto fondato.
    Niente di illegale, per caritò. Ma molto, molto, moooolto di immorale.
    Tutti a votare sì, mi raccomando, ai referendum!
    Passate parola!

  • Anna Bandiera |

    I quesiti che dovrebbero interessare tutti noi cittadini italiani sono i primi due, quelli sulla gestione dell’acqua.
    I due quesiti prevedono l’abrogazione di due disposizioni normative che permettono la privatizzazione del servizio idrico pubblico, quello che ci fornisce l’acqua dai rubinetti.
    Si tratta di uno dei servizi più importanti della nostra società. Grazie alla legge si potrà cedere l’intero sistema idrico comunale ad una società completamente privata, che agendo in monopolio naturale potrà praticamente applicare il prezzo che maggiormente le converrà, prezzo che non è un ottimo sociale, perché è più alto del prezzo concorrenziale ed esclude molti possibili fruitori dal consumo dell’acqua pubblica.
    Molti liberisti “all’avanguardia” ritengono che un monopolista privato, sia incentivato dal mercato a fornire un servizio di buona qualità, peccato che stiamo parlando di monopolio e non di concorrenza.
    Si afferma anche che il privato avrebbe convenienza a fare investimenti e migliorie all’impianto idrico, ma anche questa balla viene smentita: sono un individuo egoista, monopolista, che non ha convenienza ha fare investimenti in nuove strutture, perché non c’è un palese ritorno dell’investimento, perché dovrei fare questa spesa?
    Quindi il gestore dell’impianto non si muoverà per soddisfare le esigenze di tutti i possibili clienti, ma farà scelte basate sulla convenienza e sappiamo tutti benissimo, che scelte convenienti per qualcuno sono dannose per gli altri.
    Insomma il 12 e il 13 giugno, per il quesito numero 1 e il quesito numero 2, vota Si.
    Bisogna votare Si, perché il quesito referendario ti chiede di abrogare, cancellare una disposizione normativa e quindi se mi viene chiesto di abrogare queste leggi indecorose io dirò Si. C’è un buon motivo per dire quattro Si a questo referendum, anche se il governo sta facendo di tutto per depotenziare questa bella espressione di democrazia, modificando tutte le leggi sottoposte a referendum.
    Comportamento vile che dimostra la poca considerazione che il governaccio ha dell’intelligenza degli italiani e della democrazia sovrana.

  Post Precedente
Post Successivo