INVASIONE DI FARABUTTI IN PIAZZA DEL POPOLO (COME AL FESTIVAL DI COACHELLA)

I post di questi giorni, ahinoi, sono praticamente tutti legati a eventi contingenti, ma così vanno le cose.
Ecco, quindi, qualche nota in più sull’iniziativa di protesta sulla libertà di stampa promossa dalla Fnsi (Federazione nazionale della stampa). Un’iniziativa che “sarà serissima, altro che farsa”, promette il presidente del Fnsi Roberto Natale rispondendo all’attacco del Presidente del Consiglio (le maiuscole sono per il rispetto verso l’istituzione). “Chiediamo solo che i cronisti possano continuare a fare il proprio lavoro”.
L’appuntamento è alle 15.30.
Se partecipare, o l’iniziativa stessa, non v’interessano, di sicuro sarà valsa la pena di sbirciare questo post per il video con il quale l’ho aperto: l’invasione di spettator-fruitori al 2009 Coachella Music and Arts Festival (www.coachella.com).

A Roma, invece, interverranno oltre al premio Nobel Dario Fo e allo scrittore Roberto Saviano, il segretario nazionale Fnsi Franco Siddi, il presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida e l’attore Neri Marcorè.

A Berlusca cade il Formaggio E’ annunciato un messaggio del bravo don Antonio Sciortino, direttore del diffusissimo settimanale Famiglia Cristiana, che non ha lesinato critiche al premier e alla maggioranza che fa quadrato, inconcepibilmente, intorno a lui.

Previsto anche un omaggio ad Anna Politkovskaja, ammazzata tre anni fa per la sua battaglia di verità sulla Cecenia: l’attrice Jasmine Trinca leggerà alcuni testi della giornalista russa.

Ci sarà anche la musica dell’Orchestra di piazza Vittorio e gli artisti Samuele Bersani, Marina Rei, Enrico Capuano, Teresa De Sio e qualcun altro.

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All’evento, presentato dal giornalista Andrea Vianello di Rai3, parteciperanno le associazioni Arci e Acli, il Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza, la Cgil, la Fim-Cisl, l’Ordine dei Giornalisti e Libertà e Giustizia.
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In piazza del Popolo ci sarà uno stand di Repubblica.it, con otto postazioni computer ed un videobox. I partecipanti alla manifestazione potranno mandare un messaggio al sito del quotidiano o dare una dichiarazione a Repubblica tv.
Anche gli utenti da casa potranno intervenire con messaggi, sms ed mms. Sarà possibile inviare il vostro messaggio “Perché sono in piazza” via sms al numero 345-8528585. Le foto della manifestazione invece possono essere inviate all’indirizzo di posta elettronica fotografie@repubblica.it o dal cellulare di chi vorrà farlo, con un mms da spedire al numero 346 4646463.

La diretta televisiva sarà seguita da Repubblica Tv, Youdem e dal sito della Cgil.
Una delle televisioni più libere del Paese, Sky Tg24, seguirà l’evolversi della situazione a partire dalle 16 (canali 100 e 500) e una delle più serivili, il Tg4 di Emilio Fede, cercherà ogni pretesto per denigrarla, facendo propaganda aperta per i censori a partire dalle 16, fino alle 17,30, con strascichi nei successivi, risibili telegiornali da lui diretti.

Per chiudere, una performance che non c’entra nulla, ma che rallegrerà i neuroni anche a chi la piazza detesta (la mia clientela è ampia assai): le famose Ross Sisters, Aggie, Maggie e Elmira (i cui veri nomi erano in realtà Vicki, Dixie e Betsy Ross), si cimentano in qualcosa di americano fin al piloro, ma che oggi non si vede troppo facilmente: Solid Potato Salad dal film del 1944 Broadway Rhythm.
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  • Adriano Bizza |

    Cosa succede all’informazione a alla censura, frullate con la televisione?
    Capitano cose molto strane.
    Qui non si tratta solo dei problemi della carta stampata, c’è un’offensiva in giro per proteggere a ogni costo certi segreti, o retroscena, di un gruppo di potere (soprattutto economico-finanziario) ben preciso, con addentellati con la politica,
    Ve ne giro una che apparentemente è innocua, ma…
    Riguarda il programma di Paola Perego, che continua a far discutere, anche se non è mai andato in onda.
    A tirarlo in ballo è Massimo Giletti, che ruante la conferenza stampa di presentazione di Domenica In (in onda domani) ha fatto un annuncio pazzesco: «Ho ricevuto una lettera, firmata da dieci avvocati, in cui mi si intima di non parlare, durante L’arena, del reality di Mediaset La tribù, dal momento che il tema che aprirà domani la nuova Domenica in, saranno i guasti del gossip.
    In sei anni del mio programma, non era mai successo che qualcuno cercasse d’impedirmi di parlare; tentasse di censurarmi.
    Forse dipende dal fatto che L’arena ha detto chiaro e tondo che i reality sono un pericolo, per la nostra tv e per la nostra società. E che quando ce ne accorgeremo sarà troppo tardi».
    Come la pensate su questo? Nessuno, credo, vuole impedire che in Italia ci sia libertà, Ma il governo (o questi dieci avvocati) vogliono solo che L’Ultilizzatore Finale sia lasciato in pace e continui indisturbato a compiere quel che finora ha fatto.
    Che cosa sia ciò che ha fatto lo lascio intendere a voi: dallo scudo fiscale alle minacce alla stampa, al pagamento dei giudici tramite Cesare e così via, fino alle nomine Rai.

  • Cartoonist Globale |

    Grazie per l’inclusione!
    Agostino ha aggiunto un commento alla tua pagina su Diritto alla Rete
    Per visualizzare il nuovo commento, visita:
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  • Manlio Carubbi |

    In diretta o quasi…
    Piazza del Popolo è strapiena. La gente ha difficoltà a muoversi tra gli stand. Sul palco suona l’orchestra di Piazza Vittorio.
    Voci dalla piazza: “Hanno rapito il nostro futuro”. E’ questo lo striscione issato da decine di universitari imbavagliati e legati che protestano così contro i tagli agli atenei e lanciano l’assemblea nazionale dell’11 ottobre a Roma.
    Voci dalla piazza: “Loro stanno con noi”, dice un uomo sventolando la bandiera dell’Arci che ritrae il Quarto stato dipinto da Pellizza da Volpedo.
    Tanti i cartelloni e gli striscioni: tra i più gettonati quello che rappresenta il premier Silvio Berlusconi mentre fa il segno del mitra alle spalle di Putin. La scritta in calce è indicativa: “Loro rispondono così”. Tanti volti noti del giornalismo. Tra gli altri, Gianni Minà.
    Su uno striscione è scritto:”Difendiamo la libertà di informazione dai giornalisti servi di potere”. In cielo, due palloncini sostendono uno striscione con il volto di Gramsci e lo slogan “Odio gli indifferenti”!

  • Satrapo |

    Come non essere d’accordo con Ezio Mauro quando chiede una sola domanda: “Qual è la ragione, signor Presidente del Consiglio (Papi, per intenderci, per chi non capisse a chi mi riferisco) che la spinge a dire menzogne in continuazione ai suoi elettori, e a quelli che non si sono sognati minimamente di votarlo, perché molto più consapevle e lungimiranti?”

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