Mi rendo conto che recensire adesso qualcosa che si ha in freezer da giugno scorso sia una mezza vergogna. Il problema è sempre il solito: la cronica mancanza di tempo per carbonizzare tutta la carne messa al fuoco avventatamente.
Non so se mi scuseranno (dubito assai) gli amici di Pangolino. Diciamo, a mo’ di discolpa, che chi non ha avuto modi di entrare in possesso all’esordio dell’estate di questo divertente, stracultissimo oggetto del desiderio che storicizza un momento (speriamo) irripetibile della nostra storia recente potrà farlo adesso, alla vigilia degli esordi del prologo del preambolo degli sgoccioli.
Dell’estate 2020.
C’è poi la questione delle “sorpresine”, che Adriana Nave aspetta da giorni in appendice di altro posto, impolverato, negletto e dimenticato.
Ce ne sarebbero, ma non hanno niente a che vedere con Pangolino, l’animaletto che avrebbe permesso, attraverso le sue carni crude superstiziosamente consumate da stupidi cinesi, pre-negazionisti, il salto di specie che dal pipistrello macellato passa direttamente al mammifero umano.
La rivelazione (si fa per dire) è un personaggino piuttosto oscuro di Walter Lantz: il cucciolo Pooch.
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Insomma, come antipasto ecco una meraviglia, per tutti, un po’ nello spirito pangolìnico, con anche una gag sessista all’epoca piuttosto di ordinaria amministrazione.
Il video è stato postato un paio di anni fa su Cartoon Research dall’animatore e storico di questo e altri balzani media Steve Stanchfield (thanks!).
Il quale così commenta:
Pooch the Pup: The Lumber Champ (1933)
There’s a lot to like here. Non-stop gags with the usual (to this period) Lantz swimmy-ness in execution and timing, a catchy song, and two trees inexplicably looking like Groucho and Harpo. What happened to Chico? There’s also a vaguely homophobic joke and two characters split it two upright. My own favorite moment though may be Pooch reaching into a gun pointed at him and removing the bullets! You really couldn’t ask for anything more from the Lantz outfit at this point. I rate this cartoon as the best of this series.
Tornando a Pangolino, il merito va al sempre vivace e comicissimo Marco Tonus, con un’autoproduzione che utilizza la grammatica del primo, storico numero di Topolino del 1949 per divertire il lettore appassionato e non (ma solo il primo saprà cogliere alcuni ineffabili rimandi alla tradizione) insieme a Stefano Antonucci, Maurizio Boscarol, Alessio Spataro, Gianluca Maconi, Luca Salvagno, Paolo Francescutto, Bruno Olivieri, Fabrizio Pluc di Nicola, Walter Leoni, Filippo Peppo Paparelli, Alessio Rizzo, Elisa Upata Turrin, Davide Siddi e Lino Giustazzi. Ho dimenticato qualcuno?
I personaggi del pocket sono Pangolino/Topolino, Calippo/Pippo, il commissario Pizzettoni/Basettoni e i tre ladri Qi/Qui,Qo/Quo e Qa/Qua.
Per ordinare la vostra copia di Pangolino, anche in settembre, si possono richiedere informazioni e envelopes all’indirizzo pangolinomagazine@gmail.com.