ULTIM’ORA: Fortunatamente nessuna opera è stata trafugata dal Museo, come riporta Report Pistoia:
http://www.reportpistoia.com/pistoia/item/79348-riapre-il-museo-marino-marini-e-caos.html
In sostanza, se la città di Pistoia, attuale sindaco compreso, sapeva che il Museo Marino Marini era chiuso, invece non era così per la Fondazione. C’è infatti un Metronotte incaricato da quest’ultima di aprire regolarmente il Museo di corso Silvano Fedi dalle 8 alle 12 (e dentro c’è ilvuoto cosmico di vigilanza, di impiegati – rimossi – di chiunque. Solo dei visitatori possono entrare e, indisturbati, senza pagare biglietti (perché nessuno c’è alla biglietteria) farsi un giro fra capolavori di valore miliardario (magari anche con martelli o bombolette spray in in tasca, chi può impedirlo?).
Il sindaco ha commentato così la notizia dell’apertura del Museo.
“Sono stato avvertito stamani da cittadini e consiglieri che le porte del Museo erano aperte – evidenzia il Sindaco – E ci ho trovato la Polizia. Un Museo aperto e presidiato solamente da una guardia giurata. Non mi sembra logico chiudere il 29 febbraio con una cooperativa che si occupava della guardiania e riaprirlo al pubblico con una sola guardia giurata. La Polizia mi ha detto che sono stati chiamati dal Metronotte perché sembra che qualcuno sia entrato nel palazzo del Tau dopo le 17.30 perché l’allarme è stato trovato disinserito. Io credo che la questione vada affrontata con più serietà e non riesco a capire come si possa arrivare a questo punto.”
Sì, ma la serietà a chi va richiesta, quando la sede del Museo è un palazzo storico (importantissimo) del Comune di Pistoia?
Una domanda retorica come questa meriterebbe una qualche risposta, pur marzullesca che sia.
Sotto, i fatti di questa mattina.
Spiega Report Pistoia, in un articolo redatto nelle ore di questa mattina, 3 marzo 2020:
La Polizia sta setacciando il Museo Marini. Le opere sono “sorvegliate speciali” da quando la guardia giurata stamani ha trovato l’allarme disinserito.
Un allarme – così ha detto il Metronotte alle forze dell’ordine – inserito alle 17.30 di ieri, lunedì 2 marzo.
Se la città di Pistoia, con il Sindaco in primis, sapeva che il Museo Marino Marini era chiuso, invece non era così per la Fondazione.
C’è infatti un Metronotte incaricato da quest’ultima di aprire regolarmente il Museo di corso Silvano Fedi dalle 8 alle 12.
“Sono stato avvertito stamani da cittadini e consiglieri che le porte del Museo erano aperte – evidenzia il Sindaco – E ci ho trovato la Polizia. Un Museo aperto e presidiato solamente da una guardia giurata. Non mi sembra logico chiudere il 29 febbraio con una cooperativa che si occupava della guardiania e riaprirlo al pubblico con una sola guardia giurata. La Polizia mi ha detto che sono stati chiamati dal Metronotte perché sembra che qualcuno sia entrato nel palazzo del Tau dopo le 17.30 perché l’allarme è stato trovato disinserito. Io credo che la questione vada affrontata con più serietà e non riesco a capire come si possa arrivare a questo punto”.
Polizia Scientifica, Squadra Mobile, Digos, i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale arrivati da Firenze, stanno setacciando le immagini di videosorveglianza del Museo.
Inutile sottolineare che la situazione è definitivamente precipitata e che chi ha la responsabilità dello sfacelo dovrà rendere conto non soltanto ai cittadini della sua incapacità abissale di stare al mondo, a quanto pare, non solo di gestire una situazione delicata e vergognosa come quella che, buona la ricostruzione dell’ex sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli, ha contribuito a creare negli anni scorsi.
Il © delle foto è di Alvaro Alberti e di Benedetta Bucci.