Ecco il messaggio di Eli McBett:
Ciao Luca,
anche se a salti e sbalzelli seguo l’evolversi della ricerca su mio nonno. Un saluto intanto…
La faccenda del gatto Felix si presenta senza grosse certezze, ma onestamente sarei quasi sicura che il nonno Wälti abbia collaborato con Pathé per la realizzazione di alcuni cartoni animati sul gatto Felix a Parigi, quantomeno. Non che lo abbia creato lui, anche se da biografie precedenti alla mia recente ricerca, citate da qualcuno sul tuo blog, si ritorna al necrologio firmato da Therese Staffen Geber http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/d/D27506.php in cui si menziona Wälti come creatore di Felix, ma a Parigi, non in Svizzera.
Nel periodo susseguente il suo internamento in Svizzera, nei primi anni Quaranta, (scappa con l’armistizio del ’43), Wälti riprende subito le attivitá di grafico, cosa lo tira fuori dall’internamento di un anno e mezzo.
Wälti ottiene un contratto con la Central Film di Zurigo con cui collabora per un periodo fin quando la Central Film dovrebbe avere un momento di impasse e forse chiude (credo per poi riaprire in seguito. Ottiene il permesso di soggiorno grazie a questo contratto anche se poi, chiudendo la Central Film, finisce a lavorare in proprio con un prestanome che si chiama Shmit (lui non puó mettere il proprio nome per via dei permessi di soggiorno) e con lui c’é un altro disegnatore.
Lui lavora, l’altro incassa e il terzo firma… Ovviamente non é contento che vada cosí, ma non puó fare diversamente parla di lavori di grafica disegni e “qualche cartone animato, se ne dovessero capitare”-
Calcoliamo che Wälti è un immigrato non regolarizzato in quel contesto e che lascia il nome italiano di Walter Faccini per dare meno nell’occhio) e potrebbero esserci evidentemente collegamenti con Central Film e Pathé… anche se nella biografia il periodo sinceramente in cui questa collaborazione sembrerebbe avvenuta sembra sia precedente, questo mi sembra l’unico possibile collegamento…
L’unica altra possibilitá potrebbe essere rintracciare chi ha fatto il necrologio (dal Nebelspalter su cui ha collaborato per molti anni quasi fino alla sua fine) e capire da quale fonte la Geber abbia preso la notizia.
Io sono un po’ ferma con le ricerche. Da aprile ho passato momenti di fuoco, o di ghiaccio, e dunque ho fatto tutt’altro, ma sono pronta a riprendere l’impresa appena possibile. Purtroppo non tutto il materiale che sto raccogliendo puó essere pubblicato per motivazioni varie, soprattutto perché va verificato, come questa notizia della Pathé, e anche per problematiche varie.
Dunque… ci vuole ancora un po’ di pazienza.
Siccome peró ho intenzione di creare un sito/blog su cui tutte queste informazioni possano essere raccolte, benvengano coloro che mandano novitá: possono spedire a mcbett@gmail.com.
Comunque sappi che seguo di quando in quando l’evolversi della situazione. L’ideale sarebbe che, dopo che Paolo Telloli di Ink ha confermato l’esistenza del giornale il Tifone, a seguito di ricerche da me suggerite, se ne rintracciassero dei numeri con le sue pubblicazioni.
Walter Faccini pubblicava per il Marc’Aurelio e tutti gli altri giornaletti del tempo, ed era uno dei maggiori disegnatori dell’epoca (parlo degli anni Trenta) con pubblicazioni autonome e fumetti su Topolino, ma sul Marc’Aurelio scriveva anche novelle (non solo fumetti) …
Per rispondere a G. Moeri: credo che parli degli accordi con gli eredi di Metz, non di Faccini, rispetto alle Ciccione Volanti.
Comunque, dal ’38 (ossia due anni dopo la pubblicazione del fumetto sul Marc’Aurelio firmato con Metz) Walter cita privatamente un’idea di ripresa che sta discutendo con Steno, che é amico e collega anche lui al Marc’Aurelio.
Io onestamente credo che la partecipazione di Metz alla vignetta non sia effettiva, anche perché non è neppure citata nella sua biografia. Credo faccia parte di quei diritti di autore imposti su cui mio nonno si è ben incavolato (basta vedere le lettere che furono scritte ai tempi di Gulp tra le parti interessate, purtroppo non troppo dettagliate ma sufficienti per capire che non si sono messi d’accordo sui diritti d’autore)… ? Potrá essere utile intraprendere una ricerca legale in seguito per definire questo punto che ha addolorato mio nonno moltissimo.
Infatti, diciamolo che il vero motivo per cui la trasmissione delle Ciccione Volanti è andata interrotta è perché Walter è morto (1976) e Metz del fumetto non sapeva neppure da dove cominciare, perché non l’aveva fatto lui.
In un articolo ho letto che la scusa della interruzione delle puntate (che io sapevo dover essere due) sarebbe la scomparsa prematura deGLI autori, ma guarda caso Metz muore nell’84, dunque…
Vedremo in seguito cosa ci rivelano gli arcani…