UN PORKY PIG DI CHASE CRAIG

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Talvolta nella rete si trovano meraviglie.

Utili anche per gli studenti di fumetti, come per tutti gli studiosi che non frequentano alcuna scuola, naturalmente.
Parecchi mesi fa si era aperta in questo blog una discussione sulle “sceneggiature disegnate”. Ne accennavo a proposito di una mia avventura di Topolino pubblicata nel pocket Estatissima (uscito nell’ormai lontanissimo luglio 2007).

Clikkando sulla parola “Estatissima” scritta in celeste, a pie’ di post (in un tag), quell’articolo rizompa fuori.

Adesso, trovo una intera storia così sceneggiata, diretta alla pubblicazione nel comic book Looney Tunes and Merrie Melodies Comics n. 88, con data di copertina del febbraio 1949. La sceneggiatura si deve a Chase Craig, un grande fumettista che fu anche editor di Carl Barks. Il disegnatore che avrebbe realizzato la storia sarebbe stato Roger Armstrong, del quale Alberto Becattini ha postato a suo tempo un ricordo, in occasione della sua scomparsa, nel giugno 2007.

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Possiamo disporre di questa bella prova d’autore grazie al critico, giornalista insigne e studioso Mike Barrier, con il quale avevo avuto uno scambio epistolare uno zilliobne di anni fa, quando ancora abitava a Little Rock, in Arkansas.
Riproduco qui la prima pagina della storia, con Pallino (Porky Pig) a fronte della tavola finale di Armstrong.

Per proseguire la lettura (con pagine come quella sotto) si può far CLIK su questo link e andare avanti.

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Enjoy! Divertente e istruttivo.

Se si leggesse poco bene: il timbro circolare in alto a destra indica che lo script è stato ricevuto presso la casa editrice il 1° giugno 1948 presso gli uffici della Whitman, a Beverly Hills. Non un brutto luogo, tutto da sognare, in quella giornata forse assolata e profumata (chissà) della tarda primavera ’49.

© 2003-2011 Michael Barrier per le pagine e © Warner Bros. per i characters!

  • Frank |

    Oggi ne é successa una bella.
    La commenta come segue il nostro amico Pugacioff:
    Berlusca è caduto?
    Sarà ma a me ricorda una storia abbastanza recente anche se ormai lontana.
    Dice la leggenda che il generale von Choltitz, comandante della piazza di Parigi nell’agosto del 1944, pur avendo avuto direttamente dal Fuhrer l´ordine di distruggere Parigi, si rifiutò di farlo e, a prezzo della propria vita, salvò la città dalla distruzione totale. Sven Hassel, pseudonimo di Willy Arberg, nacque il 19 aprile 1917 in Danimarca. Richiamato alle armi nell’esercito tedesco, dopo pochi mesi diserto.
    Arrestato dalla Gestapo, subì la condanna a quindici anni di carcere. Scampato agli orrori dei campi di concentramento nazisti, fu trasferito in una compagnia di disciplina e avviato al fronte dove combatte fino alla disfatta della Wehrmacht. «Maledetti da Dio», il suo primo romanzo, e impostato su tali tragiche esperienze.
    Hassel, come sempre dissacratore, vede la storia dal punto di vista del soldato, cinico e insieme pittoresco, e contesta questa asserzione: von Choltitz, semplicemente, non avrebbe fatto in tempo, per mancanza di uomini e di materiali, a distruggere la città prima dell’arrivo degli americani. Ma si sa che i generali cascano sempre in piedi e von Choltitz avrebbe approfittato della situazione;
    Dall’ultimo capitolo di “Liquidate Parigi”: […]
    Il 25 agosto, alla radio, captiamo una stazione clandestina: « La 28° divisione corazzata del generale Leclerc e entrata questa mattina a Parigi. I tedeschi hanno capitolato; in questo momento tutte le campane della città suonano a distesa; la gioia della popolazione è delirante. I tedeschi che si mostrano in giro vengono fucilati, i guardiani delle prigioni di Fresnes sono stati abbattuti dai loro ex prigionieri; le donne che hanno fraternizzato con le truppe d’occupazione sono rasate a zero, spogliate e dipinte con grandi croci uncinate. Il comandante del Grand Paris, generale von Choltitz, è sotto sorveglianza delle truppe americane. Tutta la città è illuminata. Viva la Francia!»
    Porta ( uno dei componenti de i “Maledetti da Dio” ) si picchia sulle cosce.
    «Vedete! Non è riuscito a farsi mandate i petardi per far saltare in aria Parigi, e adesso sta diventando il salvatore della città. I pezzi grossi riescono sempre a cascare in piedi!»
    E Berlusca è lo stesso. Chissà perchè, a me m’è sembrato che sia caduto in piedi come un certo Generale…
    Comunque, non vi preoccupate. I rompic…. non muoino mai, anzi ritorneranno come salvatori della patria!

  • Vitaliano Vitali |

    Bene, Andrea!
    Effettivamente, quello non e`Del Connel buonanima, ma invece e´Vic Lockman.
    Il disegnatore forse tedesco o olandese della storia di Paperino, che viene dato per sconosciuto, e´quello che su Topolino si vedeva pubblicata quella storia del vicino di casa ribattezzato col nome di Asfissietti. Qualcuno sa dirmi chi fosse in realtà?
    Ciao, auguri a Monti (SICURAMENTE un lettore di questo blog) anche da parte mia.

  • Andrea Cara |

    Non capisco..ma non era già uscito questo post anche se con un titolo diverso?
    http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2008/02/una-sceneggiatu.html
    \
    Tra le altre, c’è una bella sceneggiatura di Vic Lockman che si può godere in rete.
    http://www.lewiswaynegallery.com/del-connell-uncle-scrooge-78-orig-prelim-art-1968-p-387.html
    anche se erroneamente attribuita a Del Connell
    e un’altra di non so chi….ma forse Luca si…
    http://www.lewiswaynegallery.com/realized_prices/view/119
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    …ma fruga fruga se ne trovano tante altre, come dicevamo a suo tempo in un altro post..
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    Un vero e forte in bocca al lupo a Monti e buon lavoro a tutti!!

  • DanieleTomasi |

    C’è anche una nota sui tempi dei compensi, quella nel margine poco sotto il titolo, forse gliele pagavano a scaglioni… oppure ho tradotto e compreso male?

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