Giunta alla terza edizione, la rassegna Schio Comics mantiene la sua filosofia “glocal” volta a valorizzare autori vicentini, con qualche piccola trasgressione.
Anche quest’anno i protagonisti principali sono stati due fumettisti vicentini di lunga esperienza come Silvia Ziche ed Alessandro Gottardo, accomunati dalla loro produzione disneyana, parte fondamentale dell’esposizione con ben 130 tavole (!!!).
L’organizzatore Mauro Penzo è riuscito a scovare anche per questa occasione una vicenda legata al territorio che è stata l’oggetto del breve fumetto realizzato dall’eterogeneo gruppo degli altri autori vicentini in mostra su sceneggiatura di Emanuele Apostolidis.
La vicenda è quella dello scledense pioniere del volo Domenico Piccoli (detto Nico) che nel 1910, esattamente 100 anni fa, volò nei cieli di Schio con i suoi dirigibili Ausonia e Ausonia Bis.
All’impresa aeronautica sono stati dedicati anche i disegni di Silvia Ziche e Alessandro Gottardo che sono stati utilizzati per il tradizionale kit comprendente portfolio, cartoline nonché bottiglie di Cabernet e Vespaiolo della rinomata cantina Beato Bartolomeo di Breganze.
Ma, per assecondare il tema “F for fake” suggerito dall’assessore alla cultura “Pit” Formento a tutte le manifestazioni culturali del 2010, il fumetto “la strana storia del dirigibile Ausonia” pur partendo da vicende realmente avvenute, presentava alcuni “falsi” storici oggetto di un concorso per i visitatori.
I falsi sono stati poi rivelati sulle cartoline, distribuite solo dopo la premiazione degli attenti lettori il giorno successivo all’inaugurazione.
Ma, a questo punto, colpo di scena!, di fronte ad un numeroso quanto imbarazzato pubblico (con tanto di autorità in prima fila) è stato proclamato che uno degli autori era falso!
Non ovviamente gli arcinoti Ziche e Gottardo… non il veterano Davide Ceccon… non l’esordiente Marco Pasin… forse la creativa Sara Isello?… o, piuttosto il senegalese Sidy Ndiaye (troppo bravo per essere vero!)?… o magari il vulcanico ingegner Pierotti… oppure…
Ebbene sì, l’autore “inventato” era il canadese Mark Donato, manifestatosi la sera dell’inaugurazione in videoconferenza da Toronto grazie ad un “portentoso” collegamento da una camera vicina.
Restava solo da chiedersi, dato che l’autore era falso, chi avesse mai realizzato le vere tavole esposte…
Restando in tema Disney, si è a questo punto costituita una insospettabile appartenente alla banda bassotti, la “falsaria matricolata” Melissa Zanella, autrice del misfatto perpetrato all’insaputa degli stessi “veri” disegnatori in mostra.
Applausi scroscianti e meritatissimi!
Ed arrivederci a Schio Comics 2011, con altri colpi di teatro e la passione di sempre.
E per chiudere, un succulento, benché sintetico, reportage fotografico.
Alcuni disegnatori all’opera per il pubblico, Gottardo, Pierotti, Ziche, Ceccon…
Giuliano Piccininno osserva perplesso le opere di Mark Donato.
I Falsari: Melissa Zanella (della banda Bassotti), Mauro Penzo e Antonietta Manea (organizzatori), Giuliano Piccininno (fiancheggiatore).
Quella pubblicata in apertura era (appunto)l’immagine del portfolio di Mark Donato, alias Melissa Zanella.
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