Vediamo che effetto fa un articoletto composito come questo nella nuova configurazione dei blog, e dell’intero sito del Sole 24 Ore.
Interessserà nuovi utenti che di questo grande autore (ad onta di Umberto Eco che lo decantò in Apocalittici e integrati) non hanno sentito parlare, non frequentando Cartoonist Globale?
Forse.
Ma lo posto solo perché ha un riferimento diretto a quest’altro post, relativo a Carl Barks e ad un piccolo quiz (incluso).
Il post è dedicato a Francesco Spreafico, detto Sprea, che con fatica ripetutamente si occupa di tradurre in italiano fumetti di Milton Caniff e ha costruito un sito su di lui.
Il riferimento a Hugo Pratt è scontato (e anche piuttosto vecchiotto).
Questi e altri personaggi sono stati fonte d’ispirazione grafica per il papà di Corto Maltese: le loro somatiche, il modo di impaginare gli elementi compositivi delle vignette, la pennellata ricca e necessariamente sintetica (ma efficace).
Lo rivelano anche le immagini sotto che, con un doppio CLIC sopra, si possono esaminare al meglio.
Chi volesse conoscere i personaggi della serie Terry and the Pirates, sotto trova un compendio della folla che ne ha popolato le vignette, con tanto di legenda.
A seguire, un’insolita illustrazione con i characters di Steve Canyon.
Chi desidera vedere il grande Caniff al lavoro può farlo con questa stroboscopico-calidoscopica ripresa in diretta (un po’ noiosa per chi non conosce bene l’Inglese e non è interessato direttamente ad approfondire la personalità del Maestro) dove si vede il grande fumettista che disegna in diretta Dragon Lady per il suo fan Charlie Roberts. Nel frattempo conversa del più e del meno con Shel Dorf, che va pesantemente ringraziato (vedi
http://www.ShelDorfTribute.com), anche se si ha un po’ l’impressione che abbia abbandonato la telecamera da una parte e questa abbia proseguito a girare senza controllo. Meglio così, intendiamoci…
I video sono stati girati l’11 maggio 1983.
PARALIPOMENI
Non solo Pratt, a quanto pare (e d’altronde lo sappiamo bene) aveva preso molto dal tratto di Caniff.
Ecco un’illustrazione, speditaci da Romano Felmang, in perfetto stile caniffiano, risalente agli anni Cinquanta.