Qual è stato il più significativo festival di fumetti del mondo?
Be’, è stato il Salone Internazionale dei Comics (poi anche del Cinema di animazione e dell’Illustrazione) di Lucca, quello diretto da Rinaldo Traini e curato da Immagine.
Domenica scorsa lo ricordava l’amico Rick Marschall (che non vedo da anni e anni) in un simpatico post ospitato da John Adcock nelle sue pagine: The World’s Greatest Comics Festival, Lucca.
Da lì proviene questa magnifica foto (sotto) di Bonvi e Victor de la Fuente.
E così anche lo schizzo in apertura di post, una Lucca panoramica dal drone amanuense di Harry North (cartoonist di Mad), datata 3 novembre 1978.
Be’, potrei dire che c’ero anch’io, e che nel pallone tra gli altri, allo stand di Cannibale e del Male, conobbi Filippo Scòzzari, al quale mostrai delle mie tavole (peraltro già acquistate dalla rivista Il Mago, che le avrebbe pubblicate un paio di mesi dopo).
In una serie di suoi interventi in rete, A Crowded Life in Comics, Rick promette di raccontare la storia di Lucca e delle sue esperienze (e incontri) con persone e personaggetti della meravigliosa terra piatta del Fumetto.
Lo seguiremo!
Come non condividere le sue parole, quando afferma:
Conventions endure, but “Luccas” are no more. In the golden days of Lucca, crowds would fill the Opera Theatre to listen to lectures about the most obscure aspects of comics history and theory; and once upon a time there were no costume events or laser-fencing on the streets.
Readers will know what I mean.
Certamente!
A proposito del Salone di Lucca, colà, tanti anni fa, ebbe luogo la prima uscita pubblica di quella che sarebbe stata l’Accademia Disney.
Roberto Santillo (direttore dell’Accademia) mi ha segnalato questo grande exploit del nostro comune amico e collega Francesco Guerrini, invitato come autore italiano a Rio per un altro Salone dei Comics. I fumetti Disney sono molto amati, tradotti e letti da quelle parti, e Francesco è trattato con molto affetto da veri appassionati di Paperi.
Giro questa sua intervista, raccolta dal giornalista Thiago Gardinali e comprensibilissima perché in italiano, a tutti i vari fan sfegatati di Paperopoli!
E grazie a Roberto!