FELIX, UN GATTINO TEDESCO

Braccio di Ferro Bianconi

Anche se per qualche ragione la formattazione risulta alquanto sballata, se non altro dopo la prima copertina, vale la penna tornare su Felix e la sua vita editoriale in questo clima di riscoperta di eroi classici e “bianconizzazione” degli stessi.

Felix Messmer

150px-Felix09Alcune settimane fa si parlava del Gatto Felix, del suo proprietario Pat Sullivan e del suo realizzatore massimo, nel cinema e nei fumetti, Otto Messmer.

Date le richieste ricevute, rendo nuovamente fruibile un post deformattato di qualche anno fa, dove si rivelava ai lettori italiani una faccia poco nota (tedesca) del gattino.

In sostanza, il gatto Felix conosce in una serie di albi a fumetti anche Mortadelo y Filemòn, due personaggi centrali del Fumetto comico spagnolo. Lo dimostrano le copertine dei comic book di Felix che li ritraggono insieme editi in Germania dalla Bastei Verlag.

Prima di allora, l’etichetta tedesca ha pubblicato le storie di Felix create in Italia presso l’editore Renato Bianconi.

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Fra i nomi dei realizzatori (come sappiamo), spiccano Pierluigi Sangalli, Sandro Dossi, Alberico Motta, Mario Sbattella, e più tardi Umberto Manfrin, che stilizza un po’ il personaggio abbinandogli qualche nuovo comprimario.

La prima storia completa di Dossi risale al 1962 ee s’intitola Chi fa da sé. QSi tratta del suo primo lavoro autonomo che Bianconi gli assegnava ufficialmente, per quanto riguardava Felix, consegnando al fumettista le patinate americane di quella storia per servirsene come guida.

In quel periodo anche Sangalli aveva disegnato molte storie riprendendole dalle patinate che arrivavano i redazione dall’Opera Mundi, agenzia distributive del materiale per i quotidiani del gatto Felix.

Torniamo in Germania.

Affamata di materiali umoristico di qualità accettabile, all’inizio degli anni Settanta la Bastei acquista la licenza di Mortadello e Filemone, ribattezzati in Germania Flip & Flap, come rivelano gli strilli di copertina di questi comic books dedicati a Felix.

A disegnare Mortadello e Filemone era un autore il cui nome non suonerà nuovo ai fans disneyani: Ignasi Calvet Esteban, nato a Barcellona e in forza anche per il mercato inglese con fumetti per la famosissima casa editrice Fleetway.

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Felix Bastei 1JPG Prima di ospitare i personaggi del grande umorista spagnolo Francisco Ibáñez, il Felix della Bastei (del quale vedere a destra la copertina del primo raro numero, in vendita attualmente on line a qualcosa come 700 euro) riprendecva in modo abbastanza pedissequo la produzione dei comic books statunitensi, in particolare quelli dell’etichetta Toby (e poi della Harvey Comics), con tavole in grandissima parte di Otto Messmer.

Sempre di Messmer erano alcune brevi storie che dagli albi americani passavano in quelli tedeschi.
Sotto, un esempio specifico: le avventure di una scimmietta, qui soprannominata Fax der Haffe, che portano l’indiscutibile tratto stilistico del Maestro.

Inutile dire che questa produzione è inedita in Italia, dove invece, negli anni Cinquanta e nei primi Sessanta, comparivano del gatto nero delle storie “lucidate” alla meno peggio da questi comics made in USA, a cura del fumettista romano Tullo Palasciano (per contro delle Edizioni Astro).
Per altre storie con personaggi suoi (più o meno ripresi da quelli di altri), Palasciano si firmava con il semplice nome di battesimo “Tullo“.

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Felix da Bianconi

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Felix208-Klein-Eva

Iodine3 Tra gli altri personaggi comparsi nella pubblicazione tedesca c’era anche la ragazzina Little Iodine, disegnata per un lungo periodo dal mio amico Hy Eisman, ma in questo caso ripresa dai comic books che portavano la firma del creatore della ragazzina, Jimmy Hatlò.

Va da sé che questa produzione, firma o non firma, era ampiamente ghosted da “negri” che di Hatlò cercavano, con successo più o meno grande, di imitare lo stile.

Strano che in Germania avessero voluto mettere in cantiere una piccola squadra di loro autori, quando nel mondo c’era tanto materiale già in circolazione sia di Felix, sia di questi altri personaggi…

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Iodinejpg

In Germania, Little Iodine era divenuta Klein Eva (mentre in Italia Piccola Eva si ricorderà che era tutto un altro personaggio, creata almeno graficamente da George Crenshaw e poi proseguita per decine di avventure da Antonio Terenghi, alcune delle quali sceneggiate da un giovanissimo Alfredo Castelli; ma qui si sta divagando e sarà bene darci un taglio).

Sopra, uno splash panel con firma di Jimmy Hatlò, due copertine del comic book Little Iodine curato dalla Dell Publishing e una strana versione di Felix (con Topino) nella collana degli Albi della Brigata Allegra.

Bessy e Topino

Brigata Allegra

Prossimamente un nuovo post svilupperà con altri apporti grafico-narrativi il discorso su Felix e sula “deviante” interpretazione data dal personaggio su impulso dell’editore Bastei.

Movie

Chiudiamo con la locandina di questo sconfortante lungometraggio del 1988 dedicato al gatto nero, e coprodotto (anche) in Germania.

Diretto da Tibor Hernádi ha la produzione della Felix the Cat Creations, insieme alla Animation Film Cologne, a Vianco Stúdió, Studio Filmów Rysunkowych e Boyana Film.
Il tutto gestito con denari di EEUU, Germania e Ungheria.

  • Luca Boschi |

    Caro Marco da Pistoia, ciao!
    Ti rispondo prontamente. Certo, in alcuni di questi albi, stampati in tricromia, c’è anche Felix.
    Sono gli “Albi della Brigata Allegra”, stampati da Mario Nerbini nel dopoguerra con materiali eterogenei: del KFS, francesi (storie di Calvo con animali antropomorfi), comics americani del Sangor Shop, come quelli di Pippo (così chiamato).
    Controlla bene, “Picchio Pacchio” (e non “Picchio Picchio”) è una delle prime pubblicazioni italiane di Woody Woodpecker, che poi sarebbe stato chiamato “Picchiarello”.
    Nancy è Zoe, di Bushmiller (vedi qua: http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2010/01/arturo-e-zoe-da-paul-karasik.html).
    Possiedi questi albi? Sei un collezionista o cerchi di cederli? Per chi si occupa di storia del Fumetto sono interessanti, perché marcano una tappa del declino editoriale di Mario Nerbini (ormai trasferitosi a Roma, direi). Nella sede della Nerbini di Firenze ne vidi ancora delle copie negli anni Ottanta.
    Ciao!
    Luca

  • Marco |

    Scusate l’intrusione ma sembra trattarsi dell’unico blog da cui è probabile ottenere un aiuto.mi spiego.ho avuto occasione di trovare degli albi Nerbini anni ’50, giù’ di li’, con questi titoli: Picchio picchio : il giardiniere ; checco galletto in:i banditi ; mosquito l’ allegro pionier ;Pippo il cucciolo dinamico in :l’oro del pirata ; nancy ; freddy il piccolo daino in: ogni bel gioco dura poco. Sono albi penso della Nerbini intorno agli anni 1948-50. Sarò’ più’ preciso se qualcuno sarà’ in grado di darmi un OK. Un saluto ,Marco,Pistoia.

  • Sebastiano |

    di Tirammolla è iniziata la ristampa, già da alcuni anni, a cura di Laca;
    che vedo andare a rilento…
    forse che dopo l’entusiasmo della Novità e i premi di “prassi” i lettori sono emigrati altrove?
    questa premessa per dire:
    a quando la ristampa di Felix?
    dove sono finiti quegli editori che in passato Militavano nei recuperi d’annata (o dannati)?
    quando leggo queste notizie, su cartonistaglobale, vorrei tanto che queste Perle del passato fossero disponibili di nuovo.
    …chissà se i “giovani” di oggi le apprezerebbero?
    fanno parte della Storia del Fumetto!

  • Antonella |

    In un altro post ho parlato dei significati delle parole volgari che indicano gli organi di rilproduzione maschile e femminile insieme a Sebastiano.
    Qui, visto Zerbino, resto nell’argomento.
    Si chiama Maria Elvira, conosciuta da tutti come Marina, ed è la prima figlia di Berlusconi, e ha compiuto 47 anni ieri, 10 agosto.
    È nata nel 1966, come la mia amica Sora, quando suo padre era un imprenditore trentenne e già da qualche anno si dava da fare nel settore dell’edilizia milanese.
    Berlu era sposato da due anni con la sua prima moglie, Carla Dall’Oglio (madre e figlia condividono il secondo nome, Elvira).
    A proposito della madre, Marina ha detto diversi anni fa che le ha insegnato “ad attaccare un bottone, a stirare, a fare qualcosa in cucina”.
    Suo fratello, Piersilvio, è nato nel 1969 e attacca bottoni solo quando parla, seminando antipatia.

  • Zerbino |

    Vittorio Zucconi twitta:
    Un possibile slogan per la futura campagna elettorale di Marina Berlusconi: “Una donna che s’e rifatta da sola”.

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