ART SPIEGELMAN: TRUMP CONTRO EBREI E MUSULMANI

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Intervistato da Paolo Mastrolilli, inviato da Washington de La Stampa , art spiegelman (scritto con le iniziali minuscole appositamente, come alino) così interviene, sull’impresentabilissimo rozzo Presidente che (poveri noi tutti) gli americani della destra più becera e ignorante (tantissimi) hanno votato (e NON meritano rispetto, perché hanno sbagliato): «Steve Bannon, il consigliere di Trump autore dei suoi decreti, è uno xenofobo, antisemita e misogino, legato ai gruppi neonazisti di Alt Right. Trump non è abbastanza sofisticato per capirlo, ma tutto questo è parte di un piano preparato e annunciato pubblicamente da tempo dai suprematisti bianchi. Non a caso, il decreto sul bando dei musulmani è stato firmato proprio nel Giorno della Memoria dell’Olocausto».

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Qui il link per leggere l’intervista completa.

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spiegelman aggiunge una osservazione tragica e determinante: «Sono antisemiti. Non vi siete accorti che nel comunicato per il Giorno della Memoria non c’era nemmeno la parola ebreo? Qualcuno lo ha fatto notare, pensando che si trattasse di una svista, ma la Casa Bianca ha confermato che non voleva citare di proposito gli ebrei, ricordando l’Olocausto».

Secondo lei perché? (chiede Mastrolilli, e art rsponde):

«Era un segnale lanciato ai gruppi neonazisti di Alt Right, che Trump ha sempre tollerato al suo fianco. America First è uno slogan razzista e suprematista».

Infine, art indica l’unica cura possibile a questo cancro che sta già dissestando il mondo:

«Dobbiamo riscoprire la mentalità dei miei cari Anni Sessanta, quando la gente decise di organizzarsi e mobilitarsi contro un potere che violava i suoi diritti. Io sono stato alla marcia della donne, un esempio della resistenza permanente da costruire. Per fortuna, il sistema giudiziario sta già reagendo. Dobbiamo tornare al volontariato, l’organizzazione di base dell’origine. Poi è necessario riformare il Partito democratico, affinché a guidarlo non sia solo un settantenne come Sanders. Bisogna fare in modo che l’America esca da questo disastro, usandolo per mettersi definitivamente alle spalle l’ideologia che lo ha provocato».

Grazie a Pier Luigi Gaspa che mi ha segnalato questo esemplare reportage di Mastrolilli (e grazie a lui!).

Per chi non conosce art, sotto c’è un video su di lui.

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