In questi giorni possiamo forse permetterci di metter online post impopolari come questo.
Tutto dipende ancora una volta dai visitors (ormai efficaci e costanti collaboratori del blog) e dalle loro suggestioni.
Fra una rilettura della sigla di Lamù (la serie animata televisiva made in Japan basata sul character di Rumiko Takahasci) e un ricordo del West, approdiamo a una proposta di Tomaso: la riscoperta di una testata rarissima e misconosciuta: Il giornalino di Carroccio, sul quale ha lavorato a lungo anche Guido Zamperoni.
Milian Caruso ci ha scritto per segnalarci la sua versione della sigla di Lamù, della quale Cris Fabian aveva parlato in questo blog almeno un lustro fa.
Tomaso Turchi Così commenta sul “giornalino”:
Nel 1946/47 sul giornale quindicinale a fumetti Il giornalino di Carroccio/Cine romanzi/Salgari (già citato nel 2011 su questo blog, con alcuni interventi anche di Caterina) il Nostro disegna su grandi pagine a colori le seguenti storie: Miky, Terry e Roland nel regno degli Akays (testo dell’editore stesso, cioè Boschi [non so se ci sia parentela con Luca]), poi Il figlio del Corsaro Rosso, alcuni episodi di Saetta, originariamente apparsi in Argentina.
Segue link indicativo:
Questo quindicinale edito dall’editore Boschi, attivo anche nel campo dei romanzi di avventura fin all’anteguerra (io ne ho uno scritto da Andrea Lavezzolo), si avvalse delle firmre di bravi disegnatori. Ricordo Leporini, Corbella, De Gaspari e perfino un imberbe Giovan Battista Carpi con Celestino al centro della terra.
Io, anni fa, ebbi modo di sfogliare la raccolta di questo raro giornale proveneiente dall’archivio Maggi.
Ecco la stessa copertina, ma tagliata ai bordi, forse leggermente più nitida. Che sia Zamperoni anche questo?
Questo post sarà integrato nel corso delle prossime con i vari commenti e immagini che potrebbero giungere.