GLI ALBI DI SORCETTO (da Silvio Costa)

Un anticipo di post, su un argomento che stavamo già affrontando e che avrà qualche sviluppo fra poco.

Silvio Costa

A fornirci qualche preziosa scansione è Silvio Costa, il paladino dell’Anafi immortalato da Gianfranco A. lo scorso 1° giugno, allo stand dell’Anafi nel corso della 50 ma edizione della Mostra Mercato di Reggio Emilia.

Grazie a Gianfranco A. e a Silvio.

Le copertine di questo post, mai viste prima d’ora nemmeno dai blogger più “occhiolungomuniti” risalgono alla prima metà degli anni Cinquanta.

Il disegnatore di “4 albi in uno! Tom & Dingo” e di Ardimentoso – Tre albi in uno (la prima volta l’espressione numerica era in numero e la seconda in lettere, cosa curiosa) è con tutta probabilità Ferdinando (per altri Ferruccio) Bonomini, attivo in quel periodo sulla scena romana.

AlbidiSORCETTO

Silvio precisa, a proposito degli animali antropomorfi e dei personaggi buffi provenienti dalle testate americane:

La prima apparizione di questi personaggi è su Il giornalino Mio della Torelli (che debutta nel giugno 1952).
Esperimento avanguardistico del primo dopoguerra, dell’uso dell’albo a fumetti a fini promozionali per prodotti di consumo (Formaggino Mio della Locatelli).

Poi, sicuramente nel 1954 abbiamo a Roma le Edizioni DB (Albi di Sorcetto, Mimma, Albi Ardimentoso, tre albi in uno…) che utilizzano questo materiale statunitense.

Tutte e due le situazioni precedono quindi sia il Teddy Boy che Gimbo & C. (1955)

Onestamente non saprei dirti se questa fantomatica De Lucia che citi sia artefice del materiale per queste pubblicazioni, che appunto erano sia di Roma che di Milano, ma a livello di testate l’iter a mia conoscenza (basata più sulla memoria che altro) è quello che ti ho descritto.

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