ALEX TOTH INCONTRA WALT DISNEY

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Il tempo di inviare post, in questi giorni concitati che anticipano Napoli COMICON, scarseggia oltremodo.
Ma ce n’è a sufficienza per rispondere a una domanda posta al sottoscritto e a Nunziante Valoroso, che ha curato, nel catalogo-saggio di Magica Disney la sezione relativa ai fumetti tratti dai lungometraggi e dagli altri film “non comuni” della Disney.

Ebbene sì, per tutti gli interessati, a parte Geremia cane e spia e un pugno di altri fumetti pubblicati su Topolino (Mary Poppins in primis), esistono varie storie ancora inedite completamente nel nostro Paese. Svariate hanno illustrazioni superbe, come capita a questa, Darby O’Gill and the Little People, che parla di leprecauni, o lupricani che dir si voglia.

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La illustra il grande Alex Toth per un comic book della DELL pubblicato negli Stati Uniti e in pochi altri Paesi. E che sarebbe una bella sorpresa (certo) per i lettori italiani, se esistesse una rivista Disney in grado di ospitare questa e altre avventure da noi conosciute solo da una ristrettissima cerchia di appassionati.

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In ogni caso, a questa pagina di Michael Sporn è possibile vederla e leggerla tutta, in lingua (ovviamente).

Tothbook

E ora, cercando di interessare anche Tomaso, Sauro Pennacchioli, gli studenti della Scuola Internazionale di Comics conosciuti negli ultimi mesi e che seguono questo blog da poco, parliamo della carta speciale, da usarsi con dei solventi altrettanto speciali (e maleodorantissimi) che si usavano per i fumetti dei quotidiani, e non solo per quelli, parecchio tempo fa.

Ne troviamo traccia anche nel libro su Toth che segnalo di nuovo.

Quando per questo genere di comunicazione c’era rispetto da parte dei direttori di giornali e della loro “proprietà” perché faceva aumentare le vendite in modo anche determinante per la salute della testata ai fumetti si prestava una certa attenzione.

Roy Crane (vignetta sotto) era un vero virtuoso di questa carta Carftint dal “doppio tono”, chiamata perciò Doubletone.

Doubletone Crane

Anche Mel Graff

Mel Graff

DOUBLETONE

Erano tempi pre-televisivi, per intenderci, che precedono la miniaturizzazione forzata delle vignette imposta dai giornali stessi, ma soprattutto dai syndicates, che decidevano per loro.

Parliamo di questa carta, o meglio, sotto ne mostriamo degli eccelsi esempi incarnati dalle tavole originali del grande Maestro Alex Toth, ancora troppo sottovalutato dai più. Ma lo si fa solo dopo avere in qualche modo promosso un libro su di lui: quello che vedete riprodotto sopra, cari miei 7 visitors e mezzo.

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Trattasi di un tomo particolare, fatto di doodles, bozzetti, schizzi, scarabocchiùcci: una specialità di Toth, come lui stesso ebbe a dichiarare negli anni Novanta in altri volumi di taglio didattico che lo hanno riguardato.

Schizzi magari semplici, ma non “buttati là”.
Come questi sotto, fatti in previsione del loro impiego in una serie animata di Hanna-Barbera: Space Ghost.

Spaceghost

E’ inutile che vi esponga io, in italiano, ciò che la sinossi del libro spiega perfettamente in inglese:

Tothlogo Dear John: The Alex Toth Doodle Book

Produced by TVparty‘s
Billy Ingram & James Counts

Limited edition – first printing!
Only 3,000 copies of the first edition!
Black and White | 256 Pages
$26.00
includes Tax & Priority Shipping, ma credo solo per gli USA, quindi noi siamo un tantino “fregati”, ma non poi molto.

When comics retailer and fan John Hitchcock first wrote to one of his cartoonist heroes, he had no idea what that letter would begin. A 25-year correspondence with Alex Toth resulted, and stacks of doodles, sketches and roughs that might have been tossed aside were saved for posterity!

Chiaro? Una corrispondenza di un quarto di secolo. E Toth “manoscriveva” tutto quanto come se facesse il lettering nei balloons dei suoi fumetti. I risultati, anche grafici, sono eccellenti.

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Tempo fa abbiamo parlato di Wonder Woman.
Ecco la versione stilizzata che Toth è riuscito a dare di lei!

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Kurt Swan

Qui Wonder Woman è su una copertina realizzata da Toth con un tot (fetido bisticcio di parole) di altri eroi della DC Comics.
E’ cosa nota che gli editor di turno non abbiano gradito la stilizzazione eccessiva che Toth aveva fatto del volto di Superman. Così, ci hanno appiccicato sopra un viso più canonico: una “pecetta” con l’espressione ridisegnata credo da Kurt Swan.

O da Carmine Infantino?
Tra parentesi, il proprietario della tavola originale si chiama David Mandel (grazie!).

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Sotto, una delle tipiche pagine di schizzi (gettati su carta forse nervosamente) da Toth,m in questo caso tratto dalla collezione, in parte in vendita, in parte no, del collezionista e grande bibliofilo (e produttore di libri) Ulrich Merkl.

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Per finire, da ingrandire con il lentino, una scheda biografica in jpg del grande Alex.

La ricavo da questo strano libro, a tiratura limitata, che ho rintracciato al museo dei Comics di San Francisco (unica copia, un po’ sporchetta sul bianco della cover telata, ma tant’è).
Si trattava di una raccolta commentata da R. C. Harvey (no, non da P J Haaaaaaaarvey!!! Di lei, fra le mie interpreti ex-preferite, vi posto comunque, in chiusura, il tosto brano Down by the Water) con note bio-bibliografiche della raccolta di autocaricature di fumettiste collezionate da un appassionato poi scomparso.

Ci sarebbe da scriverci un articolo appositamente.
Prima o poi.

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Diversamente dal collezionista di autocaricature, Toth, al momento, nel 1998, era ancora vivo. Io avrei acquistato il libro un anno dopo.
In quel periodo, sempre più burbero e isolato, Toth sarebbe rimasto in contatto epistolare con poche persone, fra cui il mio amico Luca Biagini, suo agente per l’Italy e arroccato (si fa per dire) in quel di Santa Lucia, un paesino sulla strada che transita dalle parti Pescia.

Questo ispiratore del Fumetto a livello planetario ci avrebbe lasciato il 27 maggio 2006.
Questo il sito ufficialedei suoi devoti fans.

Gloria imperitura al Maestro!

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Sotto, l’Alex Toth per Robin Hood al quale accenna Beka nel primo dei commenti.
Grazie ad Andrea Cara!

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Atothrobin

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ALEX RAYMOND, MILTON CANIFF, DOC WINNER, FRANK ROBBINS, ROY CRANE, PHIL DAVIS