Il post di ieri sulla scomparsa di Fred potrebbe aprire le danze su una lunga serie di articolazioni editorialli e divagazioni. Invece, usiamo quello di oggi per fare il punto della situazione, o quantomeno di farne uno, granello di sabbia nella spiaggia sahariana della situazione.
Nel contempo, evidenzio uno dei post più apprezzati delle ultime settimane: quello dedicato alla Principessa Aura, che rimane ben in vista per consentire ai lettori di leggerne con profitto gli ultimi commenti.
Intanto, non sprechiamo l’occasione per tornare su uno dei caposaldi della stampa a fumetti cattolica: il Vitt, prosecuzione romana del Vittorioso gestita dal gruppo facente capo ai Fratelli Spada, con Massimo Liorni fra i principali animatori, se non sbaglio.
Fred era presente con Philémon, probabilmente alla sua prima uscita in Italia.
Petronio e Anatolio erano lui e il suo fido asinello, no?
Come scrive Tomaso, che ci invia le immagini:
Fred meriterebbe un post chilometrico.
Su “Vitt” si parte nel 1968, mi pare il primo exploit in Italia, ma potrei sbagliarmi.
“Vitt“, diretto dal gesuita padre Santoro, era spesso contestato dalle alte gerarchie cattoliche: roba da matti.
Ad esempio, gli interventi scritti di Giovanni Guareschi durarono solo due numeri, perché, apriti cielo, dall’alto di oltretevere arrivò la diffida a padre Santoro di continuare la collaborazione di quel “senzadio”.
Mah??
Va beh, allego un paio di copertine per la tua, spero, delizia.
E io le condivido con tutti i lettori, Tintin, Trigan’s Empire, Lino Landolfi… Ottimo materiale. Senza dimenticare il Popeye di Bud Sagendorf e altri fumetti a striscia di origine inglese.
Sopra, la locandina promozionale del Vitt, uscita come supplemento al n 1 dell’8 gennaio 1967.
Lo show con Rita Pavone del quale si parla nella locandina si sarebbe aperto con la sigla del “geghegè”.
Su Fred, Mario Benenati condivide oggi il ricordo di quell’antica Expocartoon nel blog di Fumettomania.
Sotto, una sua foto della mostra.
Ed ecco ancora Tomaso, tornando alle “Donne di Gordon”:
Non ho resistito: ecco la parte inferiore della tavola domenicale del 21 Aprile 1935.
Versione IDW. Che dice mai, Azura? ” Stranieri nelle mie caverne! Accipicchia, che fusto il loro capo…”
Prossimamente:
Questo invece è oggi:
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