BLU E I SUOI VIDEO(s) MULTICOLORI

la quiete from blu on Vimeo.

Che Blu non sia Martignoni ce lo scrisse qualche mese fa il berlinese Paolo.
Dato che lo fa in coda a un post antico, copio il suo commento anche oggi, praticamente il 1° dicembre 2013, con una raccomandazione: questo post sembra lo stesso di quello che appare datato altrimenti, ma così non è, ci sono farciture nuove di zecca.

Il commento di Paolo:

Per tornare su un vecchio post: ho conosciuto il Martignoni, e ora sono convinto che non è Blu… Comunque mi risulta che Blu sia di Bologna (come il Martignoni), ma non ne sono certo.

Qualcuno può sciogliere il mistero?

Blu-mural

Chi segue questo blog sa quanto le censure, il conformismo e tutta questa paccottiglia ci faccia venire un principio di psoriasi.

Questa volta a compiere un misfatto non è un editore o un editor o qualcosa di simile, ma addirittura un museo di arte contemporanea, anche molto considerato per altro, il Museum of Contemporary Art (MOCA) della democratica Los Angeles, dove qualcuno si è sentito in dovere di seguire le orme del democratico Putin (per fare il primo nome che mi affiora alla mente), in tema di libertà di espressione.

La censura è avvenuta nel 2010 (due anni e un po’ di mesi fa) ai danni di un italiano, il pittore e graffitista Blu.

Il muro

COMBO a collaborative animation by Blu and David Ellis (2 times loop) from blu on Vimeo.

Ridipingere A Blu è stato chiesto di arricchire con una sua opera una parete del museo (quella della foto sopra), e l’artista ha fornito non tanto una raffigurazione astratta ma emotivamente forte (per dire, alla Guernica) degli orrori della guerra, bensì qualcosa di più didascalico, a suo modo naturalistico e perciò immediatamente comprensibile a tutti.

Forse un po’ troppo: una serie di bare di legno coperte con enormi banconote da un dollaro.

Bene, meno di 24 ore dopo la conclusione dell’opera, sulla parete è stata passata una mano di bianco, come documenta il video che embeddo sopra.
Naturalmente, per giustificare la nuova imbiancatura vi saranno state scuse sull’affesa alla memoria dei caduti in Afghanistan, in Iraq e così via; come se la responsabilità di tali uccisioni in guerra potesse essere fatta ricadere su un artista contemporaneo e non sui petrolieri e sui governi che hanno intrapreso le missioni in quelle terre, adducendo motivazioni di fantasia per tener buona l’opinione pubblica.

Dettagli sul tema della censura museale si trovano in questo articolo del Los Angeles Downtown News, a firma di Ryan Vaillancourt. Al giornale appartiene il © di un paio delle foto riprodotte qui.

Segue un divertente video di Blu, che è anche un animatore, se non si fosse capito.

MUTO a wall-painted animation by BLU from blu on Vimeo.

Altro eccezionale video, con soundtrack di Andrea Martignoni.
Vi consiglio di guardarlo e di suggerire di farlo ad amici e nemici con il passaparola. Davvero, è qualcosa che non si vede così spesso.
Parla delle conseguenze dell’evoluzione, con veri graffiti fatti su case, strade etc e filmati con la tecnica dei disegni animati.

Per questa ragione, fra le categorie di questo post ho inserito anche Geni creativi (mai tale sigillo di appartenenza fu più meritato).

BIG BANG BIG BOOM – the new wall-painted animation by BLU from blu on Vimeo.

In chiusura, il graffitone di Blu che campeggia su un muro di Lambrate: un messaggio di ritorno a mezzi di trasporto più umani vs. un caos di traffico dall’aspetto cimiteriale.
CLIC sopra per vederlo meglio.

Complimenti!

Lambrate

A chi è piaciuto questo post potrebbero interessare anche i contenuti di questo blog, ARTSH.IT, dipinto di Blu, che però sembra fermo da tempo; non aggiornato, quantomeno.

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  • Giona Balena |

    Grazie, Mario.
    La cosa incredibile è che la scusa che stanno usando per questo giro di vite è la tutela del diritto d’autore. Una questione importantissima ma che non c’entra niente con questo regolamento-censura che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) sta per approvare in tutta fretta tra pochi giorni.
    Gli autori e la cultura si difendono colpendo i grossi pirati che fanno lucro e soprattutto nei tribunali, non con una censura incontrollata di ogni contenuto, anche solo per un link di troppo, e per di più privatizzata e affidata a imperi mediatici come Mediaset, la lobby RAI o i mega-colossi di Hollywood.
    Berlusconi sta giocando sporchissimo, come ha sempre fatto, cercando di far approvare il regolamento pochi giorni prima che nell’autorità si insedi il nuovo commissario del PD.
    Quest’ultimo ha già chiesto di rimandare la decisione per poter dire la sua, ma come risposta gli altri commissari, nominati da Berlusconi e Monti, hanno addirittura accelerato!
    https://secure.avaaz.org/it/italy_internet_censorship_c/?azTStbb
    Quali interessi difendono, non lo immagini, Mario?
    Mi fa sempre più schifo vivere in Italia, intanto ho firmato e ti chiedo di farlo anche tu e di diffondere queste informazioni, che i servi dell’iformazione (di cui non farò i nomi, tanto sappiamo chi sono) stanno tacendo.

  • Mario |

    Grande, Giona! Queste cose non le sapevo, ho controllato il sito.
    Anche se sei fuori tema, prosegui, per favore. Qui ne va dell’informazione in generale e anche di noi che scriviamo in Internet.

  • Giona Balena |

    Tra pochi giorni a Berlusconi e Mediaset potrebbe essere dato lo spaventoso potere di censurare qualsiasi video, articolo o post su Facebook. Sarebbe pazzesco e abbiamo solo un modo per fermarli: un’urgente ed enorme mobilitazione per costringere coloro che si candidano ad essere i nuovi leader del PD a difendere la nostra libertà di espressione prima che sia troppo tardi. Firma ora e fallo sapere a tutti:
    ! firma la petizione
    Se non agiamo nelle prossime 48 ore, Berlusconi potrebbe conquistare un controllo spaventoso sui media.
    Cacciato dal Parlamento, questo è il suo disperato tentativo di rimanere attaccato al potere, ma la nostra comunità ha contribuito a bloccare questa enorme minaccia in passato e possiamo farcela di nuovo.
    http://www.avaaz.org/it/italy_internet_censorship_c/?bzTStbb&v=32159
    In questo momento, lontana dai titoli dei giornali, l’autorità che regola i media sta per adottare nuove regole che darebbero a Berlusconi e Mediaset poteri senza precedenti di censurare qualsiasi video, articolo o post su Facebook: di fatto verrebbe imposto un bavaglio anche a siti come Repubblica e perfino Avaaz.
    Ma quelli che si candidano ad essere i nuovi leader del PD possono fermare questo assalto se ci mettiamo subito in moto per convincerli che le loro azioni avranno un impatto sui risultati alle primarie di domenica.

  • Maurice |

    Ecco, mi accorgo di aver sbagliato luogo. Ora posto nel post giusto, che si è spostato di data. Scusate.

  • Maurice |

    Salve a tutti. Potrei sbagliare, ma dopo aver letto le disquisizioni su questo disegnatore sconosciuto, io azzardo direttamente che Al Hubbard sia dietro non soltanto agli inchiostri di questa tavola: http://oi39.tinypic.com/4155z.jpg
    … ma che invece sia proprio lui, alle prime armi, a disegnarla. Il Topolino della seconda vignetta, quello corrucciato che punta il dito, sembra proprio un disegno dei primi Hubbard e anche il suo abbigliamento in generale, che mi sembra non fosse esattamente quello in voga nel 1951.
    Che ne dite?

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