E’ abbastanza raro che si parli di Walt Disney anche al di fuori di una pubblicazione edita dalla Disney stessa. Eppure, questa settimana accade.
Una storia fantasiosa ma a suo modo verosimile, disegnata dal versatilissimo Luca Salvagno, compare questa settimana sulla gloriosa rivista cattolica Il Giornalino, in edicola a partire da giovedì e nelle parrocchie domenica.
Sotto, la copertina del numero, destinato a diventare un pezzo indispensabile per i collezionisti dei “materiali collaterali”, memorabilia e stravaganze sul grande Walt, come almeno due numeri di Epoca, per esempio, o la monografia per la vecchia rivista della Domus Paralleli che facemmo una ventina di anni fa.
Come si vede anche dagli strilli, la storia fa parte della serie a fumetti Piccoli grandi uomini (donne sottintese) che ha preso il via lo scorso ottobre raccontando le avventure d’infanzia di protagonisti di tutti i tempi, con molta fantasia. Fanno parte del ciclo le “parabiografie” infantile di Charlie Chaplin, Enzo Ferrari, Primo Carnera, Harry Houdini, Marco Polo e molti altri.
Storie di “Piccoli grandi uomini” nelle quali si raccontano quegli “episodi nella vita di ognuno che indicano un percorso, esperienze che modificano la vita, qualità e doni che ognuno ritrova in sé e che può sviluppare con creatività e fantasia”, spiegava padre Stefano Gorla, direttore del settimanale dei Periodici San Paolo, nell’editoriale del numero che dava il via alla serie.
Tante storie e curiosità, raccontate da Ottavio De Angelis (testi; un suo antico lavoro con i disegni di Anna Brandoli meriterebbe una ristampa imminente, hint, hint per un editore di buona volontà) e illustrate da disegnatori diversi come Angela Allegretti e Massimo Fantuzzi.
Qualche nota sugli autori di questa storia di Walt bambino, che dormiva a Marceline, nel Missoury in un letto analogo a quello di Little Nemo.
Ottavio De Angelis: nato a Roma nel 1954, ha iniziato la sua carriera di autore sulla rivista Lanciostory. Ha scritto per il mensile Orient Express e successivamente ha iniziato la collaborazione per Comic Art con episodi liberi e serie editate anche in Francia e Germania.
Per Bonelli ha scritto Nick Raider e Zagor. Come vignettista, ha pubblicato sul vecchio Satyricon di Repubblica fondato da Giorgio Forattini, quando ancora si poteva considerare un Grande. Per il Giornalino ha realizzato “La famiglia Arcobaleno” e “Cheyenne”, oltre all’adattamentoa fumetti di “El Cid”. Più recentemente, “L’Era di Tiberio” e “Il turco scacchista”.
Come si vede nell’ultima vignetta della tavola sotto, Salvagno ha ritratto in quadro appeso al muro il papà di Walt, Elias Disney.
I lettori più esperti (e fra essi i visitors di questo blog), forse noteranno come Salvagno abbia conoiugato lo stile anni Venti da cartoon, animato con gambe e braccia usati come “tubi di gomma” (rubber hose animation) con un altro semirealistico perfettamente calato nell’immaginario grafico dei “giornalini” italici, il Vittorioso in testa. A qualche richiamo jacovittesco, naturale e quasi spontaneo per Salvagno, fa eco nelle vignette della storia di Walt anche una lama di suggestione craveriana, forse involontaria.
Cosa accadrebbe (viene da dire) se il bravo Luca oltre a recuperare e far suo lo stile di Lisca di pesce si cimentasse anche con l’allegro zoo di Sebastiano Craveri?
Grazie a Padre Stefano Gorla per l’anteprima.