Il bravo Fabrizio Petrossi (sotto in una foto mentre disegna Mickey e Oswald), cartoonist e illustratore anche disneyano di grande spessore (ne sentirete presto delle belle su di lui) ci ha segnalato una produzione alla quale ha attivamente partecipato, Riguarda le Giornate degli Autori 2012 (Venezia, da oggi 30 agosto all’8 settembre) avevano promesso una sorpresa capace di imprimere un segno speciale a quest’edizione.
Detto fatto: sarà Pinocchio diretto da Enzo d’Alò, scritto con Umberto Marino nel rispetto dei dialoghi originali di Carlo Collodi, disegnato insieme a Lorenzo Mattotti (sotto, in foto) e musicato da Lucio Dalla, il film d’apertura in programma oggi 30 agosto in Sala Darsena, subito dopo The Women’s Tales, omaggio alla creatività femminile in collaborazione con Miu Miu.
Vincenzo Mollica questa mattina twitta di entusiasmo, dopo aver visionato la pellicola in anteprima.
“(…) è un capolavoro,una meraviglia.”
Benissimo.
Dal suo album di istantanee sottraiamo con destrezza un suo straprimissimo piano con Lucio, in memoria di quella che è stata (ed è) tutto sommato la sua ultima opera, postuma.
© Mollica per lo scatto.
“Aprire nel segno del disegno animato, con un capolavoro dell’artigianato italiano che non ha però confini e bandiera proprio come il romanzo di Collodi – dice il Delegato generale delle Giornate, Giorgio Gosetti – ci è sembrato il modo più bello per rendere omaggio a uno straordinario gruppo di artisti e per dare i colori della fantasia a un programma che abbiamo voluto giovane, coraggioso, divertente e cangiante”.
“Una virgola rossa e gialla attraversa la nube di un temporale, saetta animata nel regno dei terreni! Incontra, si scontra, ti travolge e scappa! lasciatelo correre, è… Pinocchio!”
Così Enzo d’Alò racconta il suo lavoro. “È stato il film più difficile, coinvolgente, sperimentale e delicato che abbia mai realizzato; più di trecento artisti hanno condiviso con me gioie e dolori durante oltre quattro anni, in una straordinaria atmosfera di collaborazione. Tutto questo si intravvede in ogni fotogramma di Pinocchio, nostro beniamino in fuga alla ricerca della felicità.”
Ne abbiamo parlato più volte anche in passato, anche qui in Cartoonist Globale. Tra l’altyro alla realizzazione di alcune scene hanno partecipato anche amici animatori ex allievi della Scuola Internazionale di Comics di Firenze, oggi divenuti valenti animatori. Una per tutti: Marianna Forti (un nome, una garanzia!)
Prodotto da Cometafilm, Iris Productions, Walking the Dog, 2D-3D Animation tra Italia, Francia, Belgio e Lussemburgo, distribuito in Italia da Lucky Red e nel mondo da Rezo Films, questo Pinocchio è il coronamento di un sogno artistico e produttivo durato cinque anni, ma ideato molto tempo fa, alla fine degli anni Novanta; ma poi stoppato in seguito alla (discutibile e discussa) versione pinocchiesca di Roberto Benigni, forse l’abisso più profondo della sua non sempre impeccabile carriera cinematografica.
L’incontro del regista de La gabbianella e il gatto con Lorenzo Mattotti, che nel 2000 aveva disegnato il manifesto del festival di Cannes, ha prodotto l’adattamento del romanzo con tanta fedeltà mixata a innovativa originalità.
Le voci di Gabriele Caprio (il piccolo attore che ha dato voce al Pinocchio) , Rocco Papaleo (Mangiafoco), Paolo Ruffini (Lucignolo), Maurizio Micheli (il Gatto), Pino Quartullo (un carabiniere) e dello stesso Lucio Dalla (il pescatore verde), una scena che ricrea un’Italia mai vista eppure riconoscibile in tutto il mondo, fanno di questo indimenticabile racconto dai mille significati un grande evento cinematografico per spettatori di ogni età, secondo le intenzioni dei realizzatori che non vorrebbero la fruizione dell’opera circoscritta a un solo pubblico di bambini (sarebbe uno smacco! Così ha da non essere!).
Tornando a Petrossi, che i lettori italiani conoscono soprattutto per le sue storie su Topolino, l suo ruolo è stato quello di svolgere una stretta collaborazione con Mattotti e D’alò per modellare i personaggi e renderli adatti all’animazione.
I disegni di Lorenzo, bellissimi, sono le creazioni di un illustratore e non potevano tener conto dei volumi necessari per le figure di un “cartone animato”.
In altre parole, si é trattato di “cartoonizzare” gli schizzi e le creazioni di Mattotti e farli diventare model sheet d’animazione.
Tutto questo è avvenuto in fase di preproduzione, cioé quando si elaborano lo storyboard, vengono messi a punto ambienti e personaggi, si definiscono le scelte musicali…
“Enzo d’Alò torna sul grande schermo con tutta l’eccellenza italiana – dichiara Andrea Occhipinti che fa uscire in Italia il film con Lucky Red – : una fiaba universale amata in tutto il mondo, un regista considerato a livello europeo un talento brillante e originale, i disegni di Mattotti che fanno risplendere il paesaggio e la campagna toscana come mai è accaduto prima in un film di animazione, l’ultimo lavoro di un grandissimo cantautore, Lucio Dalla. Nel vederlo ho provato un’emozione fortissima, sono certo che conquisterà il pubblico di tutte le età.”.
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