SE N'E' ANDATO GIUSEPPE COCO

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Pessime notizie.

Umberto Randoli ci ha appena comunicato la scomparsa di Coco (Giuseppe, o Pippo Coco), grandissimo vignettista il cui segno è negli occhi di tutti noi. Influente, caratteristico, simpatico, efficace, buono per i bambini e per gli adolti, che aveva a lungo rallegrato con grandi vignettoni eotici sulle pagine di Playmen.

Coco se n’è andato lo scorso 4 agosto a Biancavilla, il piccolo comune della provincia di Catania dove era nato nel 1936 e dove, mi risulta, era tornato dopo tanti decenni di “continente”, in particolare a Milano dal 1960 al 1997, rappresentato dalla Quipos di Marcelo Ravoni.

Coco Finestra

Giuseppe_Coco

34-2Negli anni, Coco (sopra in una sua foto di almeno un quarto di secolo fa) ha collaborato intensamente a una miriade di periodici a livello internazionale. Un primo inventario ci conduce a elencare, in ordine alfabetico: Amica, Comix, Corriere della sera, Corriere medico, Epoca, Famiglia cristiana, Grazia, Horror, La gazzetta dello sport, L’espresso, L’europeo, La repubblica, La domenica del corriere, La settimana enigmistica, Panorama, Relax, Zoom, ecc. in Italia; e nel mondo a: Bazar, El País, Er, Hara-kiri, Lui, Neberspalter, Pardon, Paris Match, Punch, Stern, The Saturday Evening Post.

Nella sua indaffaratissima carriera, Cveva anche collaborato con Gualtiero Schiaffino ad alcune sue iniziative nell’ambito del Premio Andresen – Baia delle favole. dove ci eravamo conosciuti alla fine degli anni Ottanta, quando allestivo le mostre della manifestazione, a Sestri Levante, sostando a settimane per volta colà.

E che dire della sua attività pubblicitaria?

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Coco merita molta più attenzione, di quella che ho potuto dargli adesso, in questo post sbrigativo redatto fra l’incudine e il martello.

Ne riparleremo. Chi ha delle sue immagini in scansione è invitato a inviarcele.

Le condoglianze più sentite di Cartoonist Globale alla famiglia.

  • Placido Sangiorgio |

    Cari Amici,
    a Biancavilla, paese natale di Coco, si vorrebbe realizzare un Annuario con ampio spazio a lui dedicato. Sto cercando di raccogliere vignette, illustrazioni, interviste, ricordi e quanto possa riguardarlo.
    Chiunque avesse qualcosa che può fornirci sarà ringraziato e riceverà copia del volume
    Grazie
    placidoantonios@gmail.com

  • Luca Boschi |

    Caro Diego, certo…
    Mi piacerebbe poter parlare di Pippo Coco un po’ di più. Non era certo una persona che amava mettersi sotto i riflettori, ma al contrario lavorava in silenzio e benissimo.
    Dalla barzelletta pura (così si chiamavano, fino almeno a tutti gli anni Settanta le vignette) era passato alla vignetta più impegnativa, con una punta massima di qualità che, a mio avviso, viene toccata con le grandi illustrazioni a colori per “Playmen”. In rete non sono riuscito a trovarne nemmeno una.
    E mi piacerebbe anche trovare una sua intervista. So che Paolo Telloli gliene aveva fatta una abbastanza recentemente, per “Ink”.
    La tua testimonianza affettuosa credo sia condivisa da molti altri lettori, e ovviamente anche da me.
    Luca

  • DiegoM |

    Un tratto riconoscibilissimo che mi accompagna sin dalla mia infanzia.
    Le sue vignette erano l’anima di riviste umoristico-enigmistiche come “Relax”
    Per tutti gli anni 70 e 80, durante le lunghe estati della mia infanzia e giovinezza le sue vignette mi hanno accompagnato e deliziato
    Auspico che si trovi lo spazio promesso per parlarne un pò più diffusamente

  • Luca |

    Ciao a Mario e al Sig. Moeri.
    Orrima idea, quella di dedicare un po’ di spazio al grande Coco.
    Ho sue vignette pre-Quipos praticamente sconosciute e DOC, che in un futurio sarebbe bene riportare alla luce.

  • Moerandia |

    Anche a me era capitato di vedere sue vignette. Mi dispiace molto; faccio le condoglianze ai familiari.

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