Poiché fra i lettori in più d’uno (e fra questi l’illustre professor Omar Austin) si aspettavano l’uscita in edicola del quindicesimo numero di Tesori Disney verso la fine dello scorso luglio, costoro (voi, ogni tanto uso la terza persona, in altri casi il tono diretto) si sono interrogati sulla mancata uscita non ottenendo informazioni esaurienti dagli edicolanti del caso, penso di poter affermare, quantomeno, che l’uscita del volume avverrà dopo l’estate, in autunno.
Il suo contenuto verrà pubblicizzato al momento opportuno nelle sedi editoriali consuete. Per il momento è importante sottolineare che la collana prosegue e che chi l’ha seguita sino ad oggi può prepararsi alla nuova uscita.
Gli appasionati di fumetti Disney vintage-ma-non-troppo possono comunque trovare in edicola il volumetto bandellato la cui copertina riproduco sopra.
(© Disney)
L’avevamo già scritto in un post precedente. Adesso non resta che segnalare il suo contenuto richiamando il commento del sempre attento Antonio Genna che lo snocciola come si deve nel suo blog.
E’ in vendita in edicola il ventunesimo numero di “Disney Anni d’oro” (196 pagine, prezzo di copertina 7,50 €), bimestrale di casa Disney che ristampa le migliori storie a fumetti Disney delle annate 1970/80, aggiungendo interviste ed approfondimenti inediti interessanti per nostalgici e collezionisti.
Ecco più in dettaglio cosa contiene questo numero (#21 – Luglio 2012), con una copertina disegnata per l’occasione da Giorgio Cavazzano:
un articolo introduttivo dal titolo “Rodolfo Cimino e l’elmo giustiziere”, scritto da Luca Boschi e dedicato alla memoria dello scomparso sceneggiatore Disney;
la storia “Zio Paperone e l’elmo del comando” (da “Topolino” nn. 940-941 del 1973; testo di Rodolfo Cimino, disegni di Romano Scarpa, chine di Sandro Del Conte);
(…)
E così via.
Questa copertina sopra, tratta dall rivista mensile greca Komix, che da quelle parti occupa un po’ lo spazio che fu della nostrana Zio Paperone, serve come civetta per un prossimo, imminente articolo che riguarda lei, ma soprattutto due iniziative diverse: una legata al secondo videogioco di Epic Mickey (ne praleremo in autunno, non prima); la seconda è invece la collana pubblicata in Scandinavia dalla Egmont Hall of Fame.
Ma su tutte le sezioni del bimestrale, questa volta sottolineiamo l’omaggiuo, assai sintetico, in verità, a un grande fumettista non attualmente in attività: Giancarlo Tonna.
Suo il Camillo (lupo tranquillo) sotto.
Genna prosegue: l’articolo “Paperina oltre il diario” di Luca Boschi, e le storie “Paperina – Dal mio diario: La decima socia” (da “Topolino” n.809 del 1971; testo di Carlo Chendi, disegni di Luciano Bottaro) e “Paperina e il match del secolo” (da “Topolino” n.1182 del 1978; testo di Jerry Siegel, disegni di Giancarlo Tonna, qui alle prese con una delle uniche due storie disneyane da lui disegnate); (…).
Eccetera.
Interessante è il fatto che a disegnare Paperina e il match del secolo sia un grande fumettista umoristico molto produttivo su tutti i fronti nei due decenni Sessanta-Settanta, poi ritiratosi per dedicarsi alla pittura.
E’ anche il “Gianca” o il “Gian Lorca” (come talvolta si firmava all’inizio della sua carriera) che scriveva e disegnava avventure un po’ folli, dotate di un ritmo paragonabile a quelli dei film animati più aggressivi, sui periodici dell’editore milanesi Angelo Fasani come Oscar (sotto, una copertina del tascabile disegnata da Bottaro).
Il suo debutto ufficiale è del 1963, quando sul tascabile Oscar riprende, su soggetti di Attilio Mazzanti, le avventure del nevrastenico Nonno Giobbe, già disegnato, fra gli altri, da Mik Seccia e Sante Villani (Vilsa).
Sotto, una tavola di Vilsa nella quale si riscontra un’innegabile sintonia grafica con il primo Tonna.
Ancora a seguire, un Tiramolla disegnato da Mik Seccia e pubblicato in Grecia (tanti anni fa).
Con stile maturo e del tutto personale seguono le brevi avventure di personaggi come Mimì la foca e Guspy, uno strampalato giovanotto telemaniaco dal maglione a collo alto che gli copre anche la bocca.
Quando, nel settembre 1963, Fasani vara il mensile Walter, basato in buona parte su personaggi umoristici creati in Messico, Tonna esordisce sul primo numero con una delle sue serie più originali, Cappuccetto Nero.
È, naturalmente, l’ennesima parodia della fiaba di Charles Perrault Cappuccetto Rosso, con una incontenibile ragazzina dalle trecce bionde per protagonista, un “maschiaccio” dinamitardo che guida lo scooter, fabbrica mostri meccanici, semina il putiferio dove passa e soprattutto massacra il suo storico avversario: un lupo dal carattere docile (Lupone) che teme la ragazzina come la peste.
Seguono alcune immagini di questi personaggi davvero strani e singolari per il mercato italiano, acquistati da Fasani in Messico.
Il creatore dei fumetti messicani, ispirati in parte a sketches televisivi e a film, erano disegnati da Oscar González Guerrero (nato il 17 gennaio 1926 a Mexico City, foto sotto), famoso in Italia (si fa per dire, il suo nome era celato) per la creazione di Strega Stregonza, che era la traduzione di Hermelinda Linda, e che in Italia era completamante riscritto nei suoi dialoghi dal cabarettista Boris Makaresko.
Sotto, nel video di chiusura, Makaresko interviene alla presentazione di un libro su Gianfranco Funari, con tanti amici.
Tra le serie di Guerrero, anche Las Aventuras de Capulina, El Tío Porfirio, Zor y los Invencibles.
La maggioranza delle storie pubblicate in Italia con il materiale di Guerrero erano però disegnate da Hector Macedo, su testi di Angel Morales.
Il discorso su Capulina e Viruta, versioni messicane di Laurel & Hardy, ci porterebbe lontanissimo e adesso, stante la calura agostana, non è proprio il caso!