Ecco, sì.
Era lui, il centenario dell’Arizona, e se n’è andato da poco, il 1° giugno; avrebbe compiuto fra un mese tanti anni quanti i dalmati della famosa Carica.
Ribadisco la sua presenza a distanza di una settimana dalla presentazione fattane in questo blog.
Era il pittor-illustratore Duane Bryers; non si può pretendere che in Italia conosciamo tutti gli artisti di Oltreoceano, lui compreso. Era particolarmente abile nel disegno delle donnine (pin-up), benché non avesse la fama di un Vargas o di un Aslan.
“Most of the paintings had a tinge of humor with them. They always kind of made you smile when you looked at the painting,” Johnson said.
That quality was most evident with the artist’s happy-go-lucky calendar girls. Bryers was the Norman Rockwell of pinup art, with his zaftig beauty, the oft-bikini-clad “Hilda,” taking center canvas. He began producing his Hilda collection in the mid-1950s.
“I got the idea for a plumpy gal pinup and thought I’d like to make it into a calendar series,” Bryers said. “But how was I going to sell a plump girl?”
Come i più arguti visitors avranno certamente capito, Bryers era divenuto famoso (almeno dalle parti sue) come illustratore di un personaggio femminile simpatico quanto solo realtivamente sexy: la svampita quanto audace Hilda, sorta di Angela Lansbury ante litteram, dipinta con vesti succinte in pose alquanto buffe.