La risposta sarebbe… be’, no (in quanto l’edizione americana della Fantagraphics, diversamente da Gli Anni d’Oro di Topolino) non prevede la pubblicazione delle tavole domenicali di Mickey Mouse, e quindi nemmeno di quelle che si avvalgono dell’apporto del grandissimo Floyd.
Ma questa edizione italiana della Rizzoli-Lizard della collana di volumi curata con dovizia di attenzioni da David Gerstein è proprio totalmente fedele a quella statunitense?
Affermarlo è per il momemnto del tutto prematuro.
Si sa che la notizia, accolta con entusiasmo dagli appassionati di Floyd (e del bianco e nero) ha cominciato quest’oggi a rimbalzare nella rete, sia nei forum che nei siti di informazione specifici, datando l’uscita a sorpresa di questa nuova collana per il prossimo ottobre, per il primo volume che, forse, avrà una traduzione differente da quella che avevamo fatto noi nel 2010 per il Corriere della Sera.
Chi vivrà, vedrà.
Oltre a questo materiale, è prevista anche la ristampa, in modo fedele rispetto all’originale USA della Fantagraphics, della nuova versione della Collana di Carl Barks, quella di avevamo parlato in passato, rispetto alle valutazioni fattene dal critico Mike Barrier.
Anche su questo punto vedremo di tornare, appena possibile.
Quella sopra non è la copertina definitiva del secondo volume della collana americana (e quindi anche dell’italiana di Rizzoli-Lizard), ma non dovrebbe distanziarsene molto.
Intanto, possiamo orgogliosamente stringere fra le mani il primo volume americano, già uscito da tempo, e magari stimolare l’acquisto di qualche esemplare in più del primo volume italiano quando sarà il momento.
Sfogliamone insieme una copia.
Ottima la qualità di riproduzione delle vignette; interessanti i testi (anche se meno appronditi, in linea di massima, di quelli presenti nelle pubblicazioni che realizziamo in Italia e che sono dirette a un analogo pubblico, benché il nostro bacino di utenza sia assai più ampio); eccelsa la cura libraria da “editore-bibliofilo”: un aspetto che convince all’acquisto anche i più renitenti collezionisti disneyani che, forse, hanno già visto e letto i contenuti del primo volume in più salse e in più lingue e lo possiedono in diverse forme.
Alcuni argomenti restano da approfondire; confidiamo nelle capacità del buon amico David Gerstein, che forse ci penserà nei volumi a venire. Per esempio, sarebbe utile un approfondimento sull’humus creativo che influenza Gottfredson nella composizione delle strisce di Topolino & C. Nel libro si cita la striscia (piuttosto misconosciuta) Jerry on the Job, di Walter C. Hoban, distribuita nel 1913 dal King Features Syndicate (vignetta sopra e blocchetto di tre strisce ingrandibili sotto), nella quale comparvero tre ragazzini nerovestiti che avrebbero suggerito al grande cartoonist la creazione di Macchia Nera.
Ci piacerebbe vederli e saperne qualcosa di più.
Quante tracce ritroviamo di Floyd, in queste strisce, anche nella configurazione dei personaggi e nell’ealaborazione degli scenari, a parte l’ipirazione per il nero criminale incappucciato?
Sull’evoluzione dell’arte grafica di Gottfredson, autodidatta, abbiamo già in cantiere un approfondimento. Prossimamente qui.
Nella seconda metà del luglio 2010, “periodo San Diego”, parlavamo della collana e del suo primo volume che si preparava ad essere messo in cantiere nei termini seguenti:
Gli anni d’oro di Topolino, collana di cartonati settimanali allegati alla Gazzetta dello Sport e al Corriere della Sera curati da The Walt Disney Company – Italia, ha spianato la strada.
Così, dopo annunci di varia natura, cambiamenti di rotta e molti mesi di silenzio, anche negli Stati Uniti comparirà una cronologica integrale, uncensored, di strisce quotidiane e tavole domenicali di Mickey Mouse. Quelle del Maestro Floyd Gottfredson (foto sotto), naturalmente! Ma forse anche di altre che si avvalgono di contributi di altri artisti.
La differenza sostanziale, rispetto all’edizione italiana (che in questa settimana vede il edicola l’imperdibile volume n. 19, con strisce autoconclusive assolutamente rare e mai riunite prima insieme in una pubblicazione da edicola; oltre a due notevoli portfolios curati da Alberto Becattini: uno sull’altra striscia di Mickey Mouse, quelle misconosciuta senza parole, e su un esperimento italico di Guido Martina: la prima delle parodie concepite nella Penisoola) sta nel fatto che questa made in USA si limita per il momento alle strisce quotidiane senza prendere in considerazione le tavole domenicali, è tutta in bianco e nero e, probabilmente, sarà di formato più piccolo degli Anni d’oro di Topolino. Ma sembra che dettagli di questo tipo, come anche prezzo di copertina e caratteristiche di allestimento, siano da definire.
L’annuncio, fatto con la cassa di risonanza della più importante manifestrazione fumettistica mondiale, la Comic-Con di San Diego (che si chiude oggi), parla chiaro: sarrà la rinimata etichetta Fantagraphics di Gary Groth a occuparsene: una casa editrice piccola ma sostanzialmente affidabile, con in catalogo opere di Maestri assoluti, da Robert Crumb a Los Hernandez Bros, da Charles M. Schulz a Gahan Wilson, da Elzie Crisler Segar a Jim Woodring e di una rivista storica che ha raccolto per decenni i consensi worldwide: The Comics Journal.
Le informazioni in merito sono davvero “striminzite” per il momento, in quanto (si legge): “Fantagraphics will begin releasing the collections in May 2011. No other details were announced.”
Qualcosa di più lo apprendiamo dal sito Techland, che ha intervistato Groth.
Eccone un breve estratto.
TECHLAND: Do you know how the “Mickey Mouse” project is going to be packaged and designed?
GARY GROTH: A little bit, yes. Jacob Covey is going to design them–he designed our Popeye books and our Gahan Wilson book.
We haven’t spoken in any detail about it; actually, I just told him about it a few days ago! He’s very excited about it. The format is going to be slightly larger than our Peanuts books, a landscape format, two years of the strip; we’ll break it off at the end of an adventure, so it might not be exactly at a two-year point. Black and white.
(…)
How did the deal come about?
Well, as you probably know, Gemstone was doing the [Carl] Barks [Disney] material. I think I tried to get the Mickey Mouse material from Disney at one point, and they told me that it was already licensed.
And then one day I saw a Mickey Mouse cover–a catastrophically designed Mickey Mouse cover, if I may say so–in the Diamond solicitations, and I was just kicking myself over not being able to get it. Eventually, Gemstone failed, and I realized that the license had to have been taken back, and I contacted Disney, and that was about two years ago. We did a serious negotiation for about seven or eight months.
There’s some of that Gottfredson material that Disney’s resisted having reprinted in the past. How are you working things out with that?
I think I’ve persuaded them to allow us to reprint it in its original form. There’s some sensitive material–material that would be considered racist today, and should have been but wasn’t considered racist then. My plan and my hope is to reprint it exactly as it was, with some explanatory text for a modern audience. I want to keep it intact.
What was the peak of the strip’s popularity?
It stopped being an adventure strip around 1950, and Disney’s directive to Gottfredson was to turn it into a gag strip. It became somewhat less interesting then–it lost that forward momentum. I don’t know whether or not it became more popular then. As an adventure strip, it was very popular. Of course, that was Mickey Mouse‘s heyday as a film and comics star before he became an icon. This is a dream project, just like “Peanuts” was. I think it’s the last truly great, masterful strip that has not been reprinted.
La copertina “catastrofica alla quale allude Groth, evidentemente è questa, che Cartoonist Globale aveva mostrato in questo pezzo del 3 giugno 2008.
Sotto, giusto per aggiungere un’altra immagine, la versione pubblicata in America Latina de I Maestri Disney, la nostra collana Disney, curata da Lidia Cannatella, dedicata agli autori di fumetti più importanti: una pubblicazione che ha fatto scuola nel mondo ed è stata ripresa sotto varie forme e con diverse caratteristiche merceologiche da editori diversi.
In alcuni Paesi, Gottfredson è presente solo attraverso pubblicazioni di questo tipo; è ancora quasi completamente da riscoprire (in Francia ha pubblicato il secondo volume dell’integrale realizzata in Italia l’editore Glénat, licenziatario di fumetti Disney al fianco di Hachette, che prosegue le sue uscite in edicola a comiciare dal settimanale Le journal de Mickey).
LINK COMBINABILI
GLI ANNI D’ORO DI TOPOLINO FAQ
ETA BETA SU “GLI ANNI D’ORO DI TOPOLINO”
LA MISTERIOSA PROFEZIA DEL DOTTOR ENIGM
DAL 22 MARZO TUTTO FLOYD GOTTFREDSON IN EDICOLA!
(© Disney per le immagini relative a Mickey Mouse)