Nonostante le ristrettezze della congiuntura economica e la tragedia del terremoto (che fino all’ultimo ha rischiato di far saltare tutto) alcuni prodi sono riusciti ad organizzare anche quest’anno una (speriamo) grande e bella festa.
L’inaugurazione dell’anno scorso ha portato al Bonvi Parken più di 5000 persone, ma quest’anno l’iniziativa è stata arricchita con mostre, incontri con gli autori, performance dal vivo, spettacoli e stand con editori, associazioni e fumetterie per la vendita di “letteratura disegnata” in tutte le sue forme.
Sabato 23 e domenica 24 giugno il Comitato Bonvi Parken, il Comune di Modena e la ComixComunity organizzano, presso il Bonvi Parken di Modena, la festa del fumetto.
Nell’ambito di questo evento si propone un’iniziativa di sensibilizzazione e raccolta fondi a favore delle vittime del terremoto degli ultimi giorni.
Mentre in parallelo diversi autori stanno mettendo all’asta tavole on line, sarà realizzare questo evento in loco per dare una presenza fisica, oltre a un contributo economico.
Il programma aggiornato delle iniziative intavolate nel festival del Bonvi Parken comparirà nei prossimi post.
Sopra, un paio di mattoni, rispettivamente (dall’alto) firmati da Sandro Dossi e da Giacomo Michelon, per l’iniziativa alla quale si accenna più sotto. Tra le altre, anche alcune ulteriori foto, rimaste inedite, dell’edizione dello scorso anno, scattate da Emanuela Oliva.
L’evento nell’evento si chiama “Don Camillo e Peppone per la ricostruzione – 100 fumettisti per 100 mattoni”. Sia ReNoir Comics sia i figli di Giovannino Guareschi hanno già dato il loro assenso.
Sarà chiesto a cento disegnatori di fumetti di realizzare ognuno un’illustrazione su di un mattone.
Ogni mattone, metafora della ricostruzione, diverrà quindi un’opera unica e irripetibile che verrà messa in vendita nel corso dell’evento per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni colpite dal terremoto (è in fase di individuazione l’ente preciso a cui fare la donazione).
Don Camillo e Peppone saranno testimonial(s) dell’evento, oggetti/soggetti dei disegni sul mattone e promotori di un momento di grande unione, in cui tutti ci si tira su le maniche e si lavora assieme per la ricostruzione.
Così come i personaggii di Guareschi, da sponde opposte, nei racconti erano uniti nell’ottica della ricostruzione di quelle zone nel secondo dopoguerra, oggi dovrebbe valere lo stesso discorso dopo il sisma.
Naturalmente la tematica si può interpretare nella maniera più libera possibile, lasciando libero spazio alla fantasia, escludendo soltanto pornografia e
blasfemia, ca va sans dire.
È stata già individuata l’azienda che regalerà i mattoni. L’idea sarebbe di poterli incartare come si incartavano i cibi comperati dal droghiere nel dopoguerra, utilizzando i fogli di stampa dei fumetti.
“L’iniziativa è ottima ed è giusto che anche il parroco don Camillo e il sindaco Peppone aiutino la propria gente come stanno facendo tutti i sindaci e i parroci delle zone terremotate”, questa la risposta di Alberto e Carlotta Guareschi. Gli organizzatori sperano nella disponibilità degli autori, pur sapendo che appunto i tempi sono molto stretti.
Per chi decide di dare una mano agli organizzatori, lo WOW farà da punto di raccolta dei mattoni, quindi la cosa più facile potrebbe essere, appena i mattoni arrivano allo WOW, concordare un momento in cui andare con i colori in viale Campania per realizzare direttamente lì l’opera. Potrebbe forse esserci un giorno-evento in cui alcuni autoripotrebbero essere lì nello stesso momento a realizzarli, in modo da creare un polo d’interesse e sensibilizzare anche i milanesi sull’iniziativa.
Il contributo di Luca Enoch e, a seguire, quello di Alessandro Gottardo.
Grazie a Claudio Sacchi per le segnalazioni.
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