GLI ARCHIVI DI CHRIS CLAREMONT

X-Men_Vol_1_94

CkaremontChris Claremont, l’autore responsabile di aver fatto degli X-Men (e dei loro fumetti) uno dei massimi successi della storia del comic book, ha da poco donato i suoi archivi alla Columbia’s Rare Book and Manuscript Library.

Qui un bel po’ dell’articolo che ne parla:

He was on campus to give the keynote at Comic New York, a two-day symposium held March 24 and 25 in Low Library, which brought together creators, academics and fans to celebrate the art of comics.

The conference focused on New York City’s history as the birthplace of the form and its role in the development of the writers and artists who created generations of superheroes as well as the political, alternative and academic nature of comics themselves.

“Whether you were reading the make believe worlds of The Yellow Cape, Superman, the Spirit or Spider-Man, or the graphically documented ones chronicled in the autobiographical work of Art Spiegelman, Dean Haspiel or Peter Kuper, New York City always takes stage as a central character in comics,” said Chris Irving, author of Leaping Tall Buildings: the Secret Origin of American Comics and a moderator at the symposium.

Micidiale claremont Tra i prossimi post: un fumetto ispiratore delle prime storie disegnate di Charles Burns, il singolare servizio (anche) disneyano di Uomo Vogue, il nuovo blog di Massimo Bonura, Swamp Thing secondo Luca Basenghi, Sinchetto incontra Hugo Pratt, il prossimo stage fiorentino di venerdì 20 aprile, tutte le novità (possibili) sui prossimi appuntamenti dei festival italici, il ritorno (implementato) delle ricerche su Nino Falanga, l’attesa uscita della semisconosciuta serie a fumetti western disegnata da Paul Murry, le eccezionali caricature (dimenticate) di George Wach-Steter e mille altri buoni propositi.

Dodici secondo la questura.

Già che ci sono ve ne presento alcune in anteprima qua sotto, con foto del loro autore. Ai sagaci visitors il compito di individuare i soggetti della fantasia deformane e ligne claire di George Wach-Steter.

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George Wach-Steter pic by Zach Trenholm

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In apertura di post la copertina dell’albo Uncanny X-Men n. 94, il primo degli X-Men scritto da Claremont.

  • Stefano Priarone |

    Grazie Crepascolo (vedo che ben conosci il Pado, sta per uscire finalmente il suo Bullet & Justine 2)!
    Mi e’ capitato di intervistare Claremont ma ovviamente sarebbe stata un’associazione troppo facile! 🙂
    Ciaoissimo
    Stefano

  • CREPASCOLO |

    Cara Venexiana, premetto che non ho fatto nomi e cognomi, ma nel caso e se, posso solo dire che il mio immaginario è nato con la Asgard di Lee & Kirby. Da bambino sognavo di difendere il ponte Arcobaleno dall’attacco di Surtur, il demone di fuoco, con una armatura come seconda pelle e un elmo cornuto da commedia con Lando Buzzanca. L’estetica che sbianchetta l’etica. La forma che si fa sostanza. I militanti vestivano come Balder The Brave e le loro ”tuse ” erano l’idea della Valchiria che può avere chi è cresciuto con gli sketch della Geja. Irresistibile per me. Avrei affrontato il Ragnarok al loro fianco. Invece è stato preferito un signore – che ha qualcosa di Bob Hoskins, tra l’altro – che li accompagnerà nella Terra della battaglia Perenne al fianco del fido Harokin e di tutti gli altri invitti guerrieri che passano l’Eternità guerreggiando. Probabilmente è meglio che combattere la noia in maratone di soduku…

  • Pietro Fusco |

    Ma quello coi peli neri è davvero Claremont imbestialito tanti anni fa o piuttosto non è l’attore Bob Hoskins in una sua luciferina interpretazione?

  • La Venexiana |

    I commenti di Crepascolo dovrebbero stare a sé, essere evidenziati come post specifici “a parte”.
    E’ un raro caso di commenti più impegnativi dei post stessi.
    Quello che mi spiazza è che (deduco) Crepascolo fosse impegnato nella Lega Lombarda. Ho capito male?
    Bene se ti sei redento, Crepascolo!

  • CREPASCOLO |

    @Io sono un grande fan del giochino Six Degrees With Kevin Bacon ( che presuppone si possa collegare il divo di Footloose a chiunque altro nel mondo del cinema in massimo sei passaggi ndr ) perchè:
    1) Crepascola trova irresistibile la camminata dell’attore ed io da anni mi sforzo di imitarla arrivando ad un discreto cosplaying di Tognazzi nel Vizietto cosa che la fa sganasciare come il cavallo di Animal House 2) io vedo tutti i fili pendenti tra le umane intraprese e non. Qualcuno Dove l’Aria è Tanto Leggera da Stecchire un Pubblicitario del Mulino Bianco punisce il mio agnosticismo segnalando al mio Quinto Senso e Mezzo tutte le correlazioni.
    X-Chris e Stefano Priarone ? Quale è la liason ? Nulla di ovvio, sia chiaro.
    Qualche anno fa ero politicamente impegnato nel rinnovamento della Cosa Pubblica a livello locale. Ci credevo come nella resurrezione di Kal-El, Rogers e Wayne qualche tempo dopo.
    Un mio conoscente – che credevo un simpatizzante – mi telefonò dicendomi che Synger era nella bergamaskia e stava cercando l’attore che avrebbe interpretato Victor Creed nel film X-Men.
    Io sono un fan del pelosone ( creato da Claremont e Bryne che lo contrapposero a Iron Fist ndr ) da quando il suo rapporto con Logan era/sembrava del tipo Luke Skywalker/ Darth Vader o DyD/Xabaras e mi presentai all’appuntamento con una seconda pelle ricavata da un trofeo di caccia di mio suocero ( cacciatore di frodo abruzzese ben noto alle autorità dell’aquilano ). Una combo di Red Wolf, Wilie E. Coyote e quello che resta di un furetto quando per errore si è parcheggiato un SUV sulla sua schiena.
    Era un capannone tanto grande da poter ospitare il Titanic e la San Diego Comicon. All’interno un paio di ettari di fans di Mauro Padovani che stavano ballando scatenati trash metal covers di hits per l’infanzia. 300 ”bears ” che nemmeno nelle perverse fantasie di un Miller sotto acido che si frullano il Gatto Puzzolone e Ma Tarzan Lo Fa nella versione dei Guano Apes si voltano verso di me. Sullo schermo gigante passano le pagine di una storia di vampiri e bimbi che cresscono ed imparano a combattere i loro demoni. Testi di Priarone e disegni di Padovani. Ho il ritmo nel sangue e mi ancio in un moonwalking come lo penserebbe Totò. Scattano i flash dei fotografi. Il giorno dopo mi chiama il leader di un movimento longobardo oggi in difficoltà e mi dice che sono il migliore in quello che faccio…ma non è l’assumere il comportamento che dovrebbe tenere il loro tesoriere. La mia candidatura è archiviata . E’ scelto un altro tizio. Peccato ?

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