Anche l’Anafi partecipa a RomaComics, la manifestazione romana che si svolgerà nella capitale dal 2 al 4 marzo prossimi al Palalottomatica (Piazzale dello Sport, zona EUR).
L’associazione degli amanti del Fumetto porterà seco, naturalmente, il primo volume omaggio di Zagor, l’ormai celebre Sakem senza piume, una proposta azzeccata che è entrata nel cuore di molti, infatti numerose sono state le iscrizioni all’Anafi per il 2012 trainate da questo titolo. Il che ci fa molto piacere, considerando il lavoro impagabile (e infatti basato essenzialmente sul volontariato) che Paolo Gallinari, Luigi Marcianò, Luciano Tamagnini, Silvio Costa e tutti gli altri amici anaffffffiani (ci sono delle “f” in più, le lasciamo?) svolgono con tenacia e determinazione da anni.
Da segnalare la “tessera d’autore” di quest’anno, che a Cartoonist Globale è particolarmente cara, poiché il bravo Alessandro Poli si cimenta per l’occasione con un classico eroe del fumetto italiano, ovvero Kolosso, del quale ci piacerebbe molto immaginare una ristampa come si deve da parte di un editore attento e sprezzante del pericolo (economico) derivante da una simile operazione.
Saranno disponibili anche molti dei nostri volumi dell’Anafi e dell’ ANAF degli scorsi anni, una selezione di numeri della rivista, e naturalmente il nuovo numero di Fumetto, l’81 (copertina in apertura), con una serie di articoli che vanno ad integrare idealmente il volume del 2010 Un maestro dell’ironia borghese dedicato a Carlo Bisi: il punto si intitola infatti Bisi…bis! e riporta una serie di aspetti curiosi e originali dell’opera del creatore di Sor Pampurio: il grafico pubblicitario, il figurinaio dei libri per ragazzi, il futurista…
Evidentemente, il volume dell’Anafi ha sollecitato l’interesse di studiosi e appassionati, come Raffaella Rozzi, Pino Jubatti e Guido Callegari, che si sono fatti avanti per dire la loro.
A completare il numero, una nuova rubrica (Come eravamo), inaugurata da un pezzo d’annata su Topolino, due storie a fumetti di Red Ryder e Storm Nelson (con un pezzo di Bonati su Bellavitis), un angolo dedicato al misconosciuto Joe Dope di Will Eisner, e altro ancora, fino all’inserto con cui inizia un interessante lavoro di Bruno Caporlingua sulla storia del fumetto franco-belga (qui la prima parte).
Una pausa con Tortoise in Shoes, musicista e disegnatore di Newport.
Fra le iniziative della manifestazione, Speciale LEZIONI DI FUMETTO
Sabato 3 marzo ore 11.00
E’ una TAVOLA ROTONDA sul tema
Perché i fumetti si vendono di meno ma gli allievi delle scuole aumentano?
Partecipano: Dino Caterini (Scuola Internazionale di Comics), Francesco Coniglio (Lezioni di Fumetto all’Auditorium), Massimo Rotundo (Scuola Romana del Fumetto), Giancarlo Soldi (regista di documentari sul Fumetto)
La crisi economica è ormai spalmata su tutti i consumi ed è normale attribuirle anche la colpa del tracollo che sta vivendo l¹editoria dei fumetti. Ma (si vocifera) non è così!
Il declino continuo delle vendite dei periodici e dei libri a fumetti, come quello della carta stampata in generale, ha origini molto più antiche della recente crisi mondiale.
E’ un declino iniziato alla fine degli anni settanta, quando la carta stampata ha cominciato a perdere fascino, appeal e interesse, insidiata prima dalla televisione e poi dai videogames e infine dalla Rete.
Quando negli anni Novanta i monitor dei computer hanno colonizzato prima gli uffici, poi le case, poi le scuole, l¹interesse per la carta stampata è passato decisamente in secondo piano…
Ma il linguaggio del fumetto è potente e antico, e può prescindere dal supporto cartaceo!
Di questo si parlerà nella Tavola Rotonda: dalla tradizionale didattica-frontale alle nuove frontiere della didattica on line, alle Lezioni di Fumetto quasi accademiche dell’Auditorium, il linguaggio del fumetto continua ad affascinare ed emozionare.
Ciò detto, completo questo post con alcune immagini che necessitano delle spiegazioni.
Che però darò in un altro momento.
Quello che invece ho messo sopra, è un disegno per la testatina (ricorrente) del personaggio di Miliardik, disegnato, su testi propri dal grandissimo illustratore e fumettista Enrico De Seta, del quale avevamo parlato qui.
L’immagine è a beneficio di Felmang, con il quale parlavamo di questo ieri. La serie compariva con episodi autoconclusivi sul settimanale satirico Marc’Aurelio diretto nel 1973 da Delfina Metz.
Per chiudere, una performance comica di Annas Jeannand.