Indubbiamente la vita della carta è a tempo. Specialmente quella con scarsa percentuale di fibre derivanti dalla stoffa, e al contrario con trrrrrrrrrroppo legno, quella stupidamente autarchica del Regime.
O anche quella cosiddetta newssprint dei quotidiani americani e dei supplementi domenicali degli stessi (per tacere di quella dei comic books) si sbriciola, disperdendo ciò che ha sopra.
Spesso bei fumetti, come quelli salvati dal blog Stwallskull, creata dal fumettista Steven Stwalley, nella sezione chiamata (appunto) “Carta sbriciolantesi” (Crumbling Paper).
Daniele Tomasi ci rende partecipi di questo strano, ma interessante (indubbiamente) ritrovato.
Se non è una bufala… fiorirà!
Nel suo blog (che vale la pena di visitare a prescindere) Daniele scrive:
Certo è un filmato promozionale, per cui se ci sono aspetti negativi bisogna chiedere ad altre fonti – io ho chiesto a Greenpeace, vediamo che risposta mi danno – , ma se è tutto vero quel che viene descritto, è un evento magnifico!!! Io pensavo che il futuro ci avrebbe portato alla carta di plastica, ma credo – a sentore, ovvio – che questa sia molto meglio.
Il commento promozionale spiega che la nuova “carta rivoluzionaria” è introdotta in Italia con la nascita del brand Ogami. Una carta minerale derivata dall’unione di polvere di pietra: più leggera, più bianca, morbida, antitaglio, totalmente impermeabile e più resistente.
Un commento di Eros Tetti, tuttavia, obietta: Però sottolineamo che per fare questa carta si distruggono le montagne come le Apuane cercate il video “Aut Out alpi Apuane” e capirete di cosa si parla. Gli alberi ricrescono le montagne NO! Salviamo le Apuane.
Per solleticare le nostre preferenze, qualche pagina semidistrutta di carte friabili del secolo scorso. Un paio di Bracci di ferri e un Sallie Slick del 1902 (già: 110 anni fa).
Il solito vecchiume, insomma.
Virulenti CLICK con i gomiti e con le rotule col mouse puntato sulle immagini stesse, le faranno spalancare a mo’ di provvidenziali ombrelli a scatto mentre pedalate disperati in corso di fortunali.
Non vorrei nemmeno privarvi di quanto segue, con Little Sammy Sneeze del geniale Winsor McCay.