Chi è il misterioso fumettista “Ypsilon” che firma le due vignette di animali antropomorfi qua sopra?
In chiusura di post, ripulita dalle “gore” e dalle chiazze degli anni e della carta autarchica, si può leggere per intero la tavola dalla quale sono tratte: Il terrore del villaggio (la burla di Zizi) .
Preciso subito: Cartoonist Globale non sta lanciando un quiz, nessuno sembra avere una risposta in merito.
A meno che, naturalmente, come già è accaduto in altri casi, non ce la fornisca un figlio o un nipote del cartoonist che possa identificare, il padre, il nonno, lo zio.
A passarci le immagini di questo post è il collezionista ed esperto di Fumetto italiano Sergio Lama (co-autore di Eccetto Topolino!), che sottopone all’attenzione collettiva questa remota storia, apparsa su Superavventure della casa editrice milanese Carroccio, diretta da Ettore Boschi (nessuna parentela con il titolare del presente blog) alla fine del 1937 e rimasta interrotta per la chiusura della testata.
A parte questa premessa, il post prosegue con una piccola carrellata di tavole di Enwer Bongrani, che in realtà (ricorda Emi-chan), all’anagrafe si chiamava con la “v” scempia, anche se amava firmarsi con la doppia.
Bongrani era un solerte e prolifico disegnatore (e sceneggiatore, nonché – mi si dice da altre fonti – organizzatore in proprio di albi a fumetti, forse addirittura coeditore in collaborazione con tipografi) del quale abbiamo già parlato qui.
Scimmiottino, dopo essere stato protagonista di storie a fumetti per un giornale a lui dedicato, disegnato da Rino Anzi, passa su una collana di albi, appunto Gli Albi di Scimmiottino (1939), che saranno la pietra ancolare delle storie comiche a fumetti di ampio respiro tutte realizzate in Italia.
Disegnatori o fumettisti completi come Ferdinando Corbella, Egidio Gherlizza, Giorgio Rebuffi, Luciano Bottaro, Lamberto Lombardi, Lorenzo Castellari, Walter Cremonini, Francesco Privitera, Nicola Del Principe (per citarne appena un pugno) e sceneggiatori come Guido Martina, Roberto Renzi, Cesare Solini, Carlo Chendi, Michele Gazzarri, Giancarlo Testoni e molti altri sono figli, in un certo senso, di queste pubblicazioni.
Interessantissima è questa tavola del 1936 di Bongrani, una delle prime conosciute, realizzata per conto dell’editore fiorentino Mario Nerbini, dove strofette rimate e balloons convivono.
La tavola è preceduta dalla copertina del rarissimo albo, disegnata dal pirotecnico Giove Toppi.
Chiudiamo con la tavola di Ypsilon per intero.
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