SIC TRANSIT GLORIA MUNDI

Sic_transit

Marilena Nardi interpreta così l’esternazione in latino di ieri.

Intanto, fervono abbastanza freneticamente i preparativi per apprestyarsi a sopravvivere alla prossima, stressante settimana.
Stressante per chi?

Per tutto il mondo del Fumetto (italiano), all’interno del quale dovranno essere fatte varie verifiche.
Quanto, se e cosa si venderò; quanti remi in barca andranno tratti; quali idee nuove, possibilmente geniali, dovranno essere cavate dai cilindri per sopravvivere (sperabilmente) ancora qualche mese, sino alla nuova ipotesi di speranza nel futuro che si profilerà all’orizzonte quando si metterà fine all’agonia estenuante del Governo.

Non prima, ovvio: il mondo del Fumetto funziona come quello delle piastrelle, delle rondelle metalliche, del gladiolo da serra. Solo quando non saremo più tenuti in ostaggio si potranno fare progetti.

Nei prossimi post, rapidi, essenziali, tentiamo di segnalare gli appuntamenti imperdibili della prossima settimana, come quelli che vedranno per protagonisti Francesco Artibani, Ivo Milazzo, Aldo di Gennaro e svariati altri attivi interpreti del nostro mondo. Un po’ di pazienza e ne saprete di più.

ApMo Gheddafi p

Intanto, chi se lo fosse perso, trova embeddato qua sotto il dolente consuntivo fatto dal massimo scrittore umoristico italiano degli ultimi decenni, l’inarrivabile Stefano Benni (che mi fu segnalato, per dire, quando era ancora alle prime armi, dall’anziano ma acutissimo Cesare Zavattini).

Tristemente, rivolgendosi a Beppe Grillo, riflette sulle devastanti conseguenze della sua profezia espressa con lungimiranza un quarto di secolo fa.

La vignettona con il Gheddafi danzante è di Portos (disegnata nell’estate 2010).
Altri commenti grafici sull’uccisione di Gheddafi si trovano in Inserto satirico.

  • Giorgio Boccolari |

    Carissimo Boschi, la ringrazio infinitamente. Sì, per gentile concessione di Radio Uno-RAI e per solo uso interno, abbiamo in archivio le puntate di “Voi e io (punto e a capo)”. Proverò a cercare il riferimento.
    Buon lavoro anche a lei!
    Giorgio Boccolari

  • Luca Boschi |

    Caro Giorgio, salve, rispondo subito.
    Certo, Zavattini era un appassionato di Benni. Quando registrava da casa sua, in via Merici a Roma, il programma “Voi ed io – punto e a capo”, con qualcuno che lo coadiuvava, Zavattini portava ai radioascoltatori la sua quotidianità, anche le cose che trovava in casa e che gli suggerivano di passare da un argomento all’altro.
    Per caso avete delle registrazioni di quelle eccezionali puntate, che potrebbero essere conservate negli archivi della Rai? Sono una eccezionale testimonianza culturale e umana, che mi fanno rimpiangere di non aver potuto avere con “Za” un contatto più approfondito e continuativo come ebbero altri, per esempio il comune amico Pino Zac. Ma c’erano ragioni anagrafiche (io troppo giovane) a impedirlo.
    Ebbene, in una di quelle puntate prese il giornale (che era “Il Manifesto”, non una comune lettura a RadioRai, nemmeno dopo la riforma che aveva aperto ai “comunisti”, si veda cosa accadde a Modugno e Barbieri con “Radio anch’io”, stroncata quasi sul nascere, dopo una stagione comunque eccezionale) e segnalò un “umorista emergente” che apprezzava molto. Lo chiamò semplicemente per cognome: “Benni”, al punto che pensavamo a uno pseudonimo.
    Un bel “viatico”, no?
    Chissà se lo stesso Benni l’avesse mai saputo…
    Non ricordo, però, di quale articolo si trattasse, il suo contenuto.
    Buon lavoro!
    Luca

  • giorgio Boccolari |

    Naturalmente il mio cognome è Boccolari e non Boccvolari.

  • giorgio Boccvolari |

    Caro Boschi, poichè mi occupo per lavoro di Cesare Zavattini, le sarei molto grato se potesse darmi qualche delucidazione in merito a questa sua frase:
    “(…)Intanto, chi se lo fosse perso, trova embeddato qua sotto il dolente consuntivo fatto dal massimo scrittore umoristico italiano degli ultimi decenni, l’inarrivabile Stefano Benni (che mi fu segnalato, per dire, quando era ancora alle prime armi, dall’anziano ma acutissimo Cesare Zavattini). (….)”.
    Non è solo per me ma per tutti coloro e sono molti che studiano e cercano di valorizzare l’immenso patrimonio culturale e artistico di “Za”.
    Giorgio Boccolari (Archivio Cesare Zavattini – Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia)

  • Luca |

    ME-RA-VI-GLIO-SO!!!
    Ci siamo persi di vista un attimo (e mezzo)… Ma queste novità sono OTTTTIME!
    Ri-segnalo il tutto in tempi contingentati!!!
    A prrrrresto!
    L.

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