Marilena Nardi interpreta così l’esternazione in latino di ieri.
Intanto, fervono abbastanza freneticamente i preparativi per apprestyarsi a sopravvivere alla prossima, stressante settimana.
Stressante per chi?
Per tutto il mondo del Fumetto (italiano), all’interno del quale dovranno essere fatte varie verifiche.
Quanto, se e cosa si venderò; quanti remi in barca andranno tratti; quali idee nuove, possibilmente geniali, dovranno essere cavate dai cilindri per sopravvivere (sperabilmente) ancora qualche mese, sino alla nuova ipotesi di speranza nel futuro che si profilerà all’orizzonte quando si metterà fine all’agonia estenuante del Governo.
Non prima, ovvio: il mondo del Fumetto funziona come quello delle piastrelle, delle rondelle metalliche, del gladiolo da serra. Solo quando non saremo più tenuti in ostaggio si potranno fare progetti.
Nei prossimi post, rapidi, essenziali, tentiamo di segnalare gli appuntamenti imperdibili della prossima settimana, come quelli che vedranno per protagonisti Francesco Artibani, Ivo Milazzo, Aldo di Gennaro e svariati altri attivi interpreti del nostro mondo. Un po’ di pazienza e ne saprete di più.
Intanto, chi se lo fosse perso, trova embeddato qua sotto il dolente consuntivo fatto dal massimo scrittore umoristico italiano degli ultimi decenni, l’inarrivabile Stefano Benni (che mi fu segnalato, per dire, quando era ancora alle prime armi, dall’anziano ma acutissimo Cesare Zavattini).
Tristemente, rivolgendosi a Beppe Grillo, riflette sulle devastanti conseguenze della sua profezia espressa con lungimiranza un quarto di secolo fa.
La vignettona con il Gheddafi danzante è di Portos (disegnata nell’estate 2010).
Altri commenti grafici sull’uccisione di Gheddafi si trovano in Inserto satirico.