COSA C’ENTRA FANTOZZI CON I FUMETTI? (con un nuovo indizio)

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Domenica 7 agosto 2011.

Giornata caldo-umidiccIa, durante la quale, tra una bomba al Colosseo e una colonna in autostrada, i bloggers all’erta stanno. Così, in queste pagine onniscienti molto seguite, L’antro atomico del Dr.Manhattan, si elogia la pellicola diretta dal grande Luciano Salce Il secondo tragico Fantozzi, tratto (come sanno sin le bréccole infinitesimali) dalla versione unama in carne ed ossa di Paperon de’ Paperozzi.

Pancozzi uno

Cosa c’entra questo con i fumetti?

Oltre alla storia di Marconi e Cavazzano sopra citata, bisogna anche ricordare che esisté, a suo tempo, un’effimera testata a fumetti di nome Pancozzi, ispirata ovviamente al personaggio ben noto.

Pancozzi

Le parodie di questo tipo erano, nei primi anni Settanta, assolutamente comuni.

Si pensi a questa, precedente a Il ritorno di Pancozzi, dedicata a due altri protagonisti di Quelli della domenica: Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto, divenuti i trasfigurati titolari di Cioci e Tato.

Personalmente, tra l’altro, proprio una pagina di Cioci e Tato mi venne spedita a mo’ di esempio da Gino Sansoni in persona, titolare della C.E.A. (Casa Editrice Astoria) per propormi, tantiiiiissimi anni fa, una collaborazione come disegnatore (quando iniziavo a disegnare fumetti, all’inizio del Liceo, quindi… facendo un po’ di conti… Be’, era l’altro secolo).

Nulla di disonorevole in quegli stessi anni, come i lettori di questo blog ben sanno, fiorfiore di fumettisti si occupava di questa produzione comico-televisiva.

La copertina sotto, con Pippo Baudo in bella vista (all’epoca in cui presentava il quiz Spaccaquindici) è opera di Milo Manara (protagonista di una grande mostra celebrativa a Siena nell’autunno 2011, ne parleremo).

Telerompo

Oggi, l’attenzione di Cartoonist Globale si appunta però su un passaggio particolare del film, che riprende assai fedelmente (ma non alla lettera) un capitolo dell’opera letteraria fantozziana di Paolo Villaggio, già monologo (con altre varianti) recitato a Quelli della domenica in TV e due volte, nel 1868 e nel 1975 a Gran Varietà (sul secondo canale della radio Rai, con replica sul primo il sabato pomeriggio, o viceversa).

L’episodio è quello incentrato sulla figura del Professor Guidobaldo Maria Riccardelli e sul suo cineclub.

Vogliamo ripassarcelo insieme?

Rinfreschiamoci la memoria anche con questa brano, che riporta ai nostri occhi la celebre “scena della carrozzina”.

E adesso, una versione più estesa, con altre scene munite di colonna sonora più contemporanea, ma forse più fastidiosa.

Le scene del famigerato cineclub frequentato da Fantozzi non sono ricavate dalla vera edizione de La Corazzata Potemkin, ma sono state girate di sana pianta da Luciano Salce, poiché la produzione del secondo Fantozzi non possedeva i diritti per citare estratti della pellicola originale del 1925. Per questo ne ha anche storpiato il nome in La corazzata Kotiomkin e il regista Sergej M. Ejzenštejn, reponsabile della pellicola originale) si trasforma in Serghei M. Einstein; meglio non correre rischi.

Ma la rivelazione che in questo post prometto di fare quanto prima non sta (com’è intuibile) in quanto sopra esposto.

il legame con i fumetti, la loro storia e la loro critica sono molto più stretti e imperscrutabili.

Continuate a leggere nei prossimi giorni gli aggiornamenti a questo post, formulate delle ipotesi, fate un po’ come vi pare.

🙂

Lunedì 8 agosto 2011
NUOVO INDIZIO

Nell’ulteriore sequenza tratta da questo film è contenuto un nuovo indizio.

Com’è evidente l’acqua minerale alla quale si allude è la “nobile” (e costosissima) Perrier (sotto in una linea dello scorso anno “testimonializzata” da Dita Von Teese, la regina del burlesque.

Dita-von-teese-x-perrier-il-burlesque-e-lacqu-L-2