Alcune delle immagini di questo post potrebbero essere fuorvianti, perché non hanno niente a che vedere con la bella iniziativa, inaugurantesi non a caso in occasione della (prossima) Festa della Donna.
Sono vignette di persoinaggi femminili dei fumetti a confronto con la moda e le mode e, nella scarsità di immagini ufficiali, fanno un po’ da supplenti, come la Supergirl qua sotto.
O come la Catwoman dallo strano vitino photoshoppato (?) che segue.
Attraverso 180 vignette d’epoca (pubblicate su giornali e riviste satiriche italiane e in parte francesi tra il 1860 e il 1970) l’immagine della donna appare in tutte le sfaccettature classiche usate nella satira sul genere femminile: dalla bellissima seducente ma automaticamente stupida, fino alla donna poco aggraziata, robusta o incapace, rendendo evidenti luoghi comuni che accompagnano le donne da sempre.
Scopo della mostra è smorzare l’effetto del luogo comune e proporre una carrellata ampia di immagini satiriche della donna, attraverso l’evoluzione del costume e del cambiamento di ruoli e mentalità.
Ma c’è anche altro nelle opere di decine di vignettisti che compongono la mostra La donna immaginata, l’immagine della donna, promossa dal Consiglio regionale del Piemonte in occasione della celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
“Questa mostra è una testimonianza significativa dei cambiamenti di costume avvenuti nell’ultimo secolo – commenta il presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo – sottolinea con garbo ed ironia l’importante funzione sociale della satira”.
Tra i disegnatori ricordiamo i nomi di: Redenti, Dalsani, Teja, Bompard, Girus, Manca, Mazza, Kremos, Belli, De Seta, Barbara, Cavallo e di alcune delle donne che hanno saputo ridere di se stesse: Vera D’Angara (attiva negli anni ’30), Adriana Bisi Fabbri, una tra le prime vignettiste di attualità che Mussolini volle far pubblicare su Il Popolo d’Italia nel 1915, e le artiste contemporanee Margherita Allegri, Silvia Ziche e Marilena Nardi.
La mostra, unica nel suo genere, si articola in undici sezioni:
donne in caricatura,
le donne che disegnano,
l’amore e la famiglia (fidanzamento, matrimonio, tradimento),
seduzione e oggetto del desiderio,
il corpo e l’età,
il costume da bagno,
l’emancipazione e la politica (dalle suffragette alle elezioni),
i luoghi comuni sulle donne,
l’evoluzione della moda femminile,
la donna che lavora,
il rapporto serva-padrona.
Tra le altre si trovano vignette che hanno per protagoniste donne famose: Eleonora Duse, Anna Magnani, Nilde Iotti, Rita Montagnana, Matilde Serao, l’on. Teresa Noce, la senatrice Adele Bei e Ada Negri, la prima donna ad essere stata ammessa tra gli accademici d’Italia.
L’originale allestimento della mostra mette in risalto le immagini più grottesche con silhouette di im- magini femminili a grandezza naturale e teatrini con sagome in carta, ritagliate per esprimere profondità e tridimensionalità.
Saranno anche esposti alcuni giornali satirici originali da cui sono state tratte le vignette: Il Travaso delle idee, Marc’Aurelio, Bertoldo e Candido.
Completa la mostra un ricco catalogo (edito da Il Pennino) con tutte le 250 vignette selezionate, con i contributi critici di: Amalia Angotti (giornalista), Flavia Cavalero (psicologa), Nicoletta Calapà (storica) e un testo del 1986 tratto dal primo numero di Tango per ricordare Gabriella Ruisi (autrice televisiva mancata nel 2005).
In occasione della Notte Tricolore del 16 marzo 2011 – che aprirà i festeggiamenti per i 150 anni dell’Italia – la mostra “La donna immaginata” sarà aperta al pubblico fino alle 23.00 con lo spettacolo teatrale “L’immagine taciuta delle donne” scritto e interpretato da Luisio Luciano Badolisani, con le fotografie di Guido Forino.
La mostra “La donna immaginata, l’immagine della donna”, curata dal disegnatore umoristico Dino Aloi, con la collaborazione di Paolo Moretti, Milko Dalla Battista e Claudio Mellana, sarà allestita nelle sale dell’associazione Piemonte Artistico e Culturale (piazza Solferino 7 a Torino) dall’8 marzo al 30 aprile 2011.
Orario di apertura al pubblico dalle 15.30 alle 19.30 tutti i giorni esclusa la domenica.
Ingresso libero.