150 ANNI DI STORIA DELLA PROVINCIA DI MILANO A FUMETTI

Copertina fronte

Un libro a fumetti per raccontare la storia e l’evoluzione della Provincia di Milano dalla sua nascita ad oggi.

È questo il contenuto della pubblicazione 150 anni della Provincia di Milano a fumetti, realizzata in occasione delle celebrazioni per il 150esimo della Provincia e nata da un’idea dell’assessore al Tempo libero e Politiche giovanili della Provincia di Milano, Cristina Stancari.

Copertina retro

Vignetta pagina 120

Il libro, in bianco e nero, realizzato grazie all’importante collaborazione con la Scuola del Fumetto di Milano, narra attraverso le tavole sceneggiate da Costanza Prinetti e disegnate dai giovani autori diplomati alla Scuola del Fumetto di Milano, la storia e l’evoluzione della Provincia.

Vignetta pagina 67

In cinque capitoli, si raccontano la nascita e gli avvenimenti che hanno visto protagonisti l’Ente provinciale del capoluogo meneghino.
La tecnica narrativa prevede un continuo alternarsi di flashback e “tempo presente”, di storia e quotidianità. Protagonisti un gruppo di ragazzi di una seconda che, in occasione di una visita a Palazzo Isimbardi, sede storica della Provincia, scoprono l’antica storia dell’Istituzione.

Vignetta pagina 9

Piccoli eventi di tutti i giorni serviranno da innesco per raccontare la storia di Milano e della Provincia e di come queste due realtà si siano sviluppate insieme dal 1860 ad oggi.

Vignetta pagina 10

“Il 5 marzo del 2010 abbiamo sobriamente festeggiato i 150 anni dalla prima seduta del Consiglio provinciale – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà -.

“In quello scenario, scaturito dalla Legge Rattazzi, e con l’eccellenza di un presidente quale fu Massimo d’Azeglio, si cominciò ad intravedere il destino della Grande Milano.

“Già 150 anni fa la nostra provincia era riconosciuta essere tra le più significative del Regno d’Italia in ordine allo sviluppo industriale, alle garanzie sociali, all’efficienza e trasparenza della pubblica Amministrazione e, permettetemi di sottolinearlo ancora, all’amore per la libertà e per la democrazia. In quest’ottica è nata, quindi, l’idea di confezionare e produrre, in sinergia con la «Scuola del fumetto» di Milano, il volume 150 anni della Provincia di Milano a fumetti. Una collaborazione capace di produrre un prodotto agile e divulgativo per le giovani generazioni che, in modo divertente possono, ora, conoscere le origini e la storia del nostro Ente”.

Vignetta pagina 113

Vignetta pagina 31 “Per festeggiare i 150 anni della Provincia abbiamo voluto realizzare questo libro a fumetti affinché i più giovani possano conoscere le origini e la storia della nostra Provincia in maniera divertente, attraverso il linguaggio semplice e diretto del fumetto. Un modo nuovo di comunicare con le giovani generazioni utilizzando il linguaggio universale del fumetto.”, ha dichiarato l’assessore al Tempo libero e Politiche giovanili, Cristina Stancari.

Vignetta pagina 39

“Quando siamo stati contattati dall’assessore Cristina Stancari, per un progetto da realizzare a fumetti per i 150 anni della nascita della Provincia di Milano, siamo stati felicissimi. I ragazzi della scuola hanno lavorato al meglio per questo loro progetto. Si sono documentati, attraverso fotografie, libri, informazioni varie, e hanno messo a disposizione la loro tecnica e creatività per raggiungere un risultato che potesse mettere a disposizione dei lettori ciò che non è conosciuto della Provincia di Milano. Siamo veramente grati di essere stati scelti”, ha concluso Giuseppe Calzolari, direttore della Scuola del Fumetto di Milano.

Vignetta pagina 51

Il libro è stato disegnato da Vanessa Belardo, Davide Brida, Rossana Bugini, Stefano Leandri, Mattia Zoanni (allievi della Scuola del Fumetto di Milano) e la sceneggiatura (come abbiamo già scritto sopra) è di Costanza Prinetti, ex allieva della Scuola.

  • Luca Boschi |

    Allora, molte grazie a Claudio Filiuppo Zen, gentilissimo per le sue precisazioni ufficiali.
    Personalmente conosco benissimo Giuseppe Calzolari oltre che il suo impegno e la sua dedizione nel portare avanti la prestigiosa Scuola del Fumetto di Milano. Nondimeno, conosco alcuni suoi insegnanti e alcuni ex allievi della scuola, divenuti rinomati professionisti del settore.
    Quanto alle difficoiltà che si incontrano per diffondere delle notizie (relative a fumetti o ad altre espressioni dell’ingegno e della creatività), capisco benissimo lo sconforto. Nel mio post di ieri ho fatto un personale “mea culpa” per aver trascurato, negli ultimi tempi, molte notizie e avvenimenti ai quali tengo anche personalmemnte, ma che non ce l’hanno fatta a entrare in tempi decenti in questo blog.
    E’ vero, i canali informativi (non solo il web) soffrono, non ce la fanno. Il bombardamento di comunicati, le assicuro, è fortissimo e non sempre si riesce a passarli. Cartoonistr Globale, peraltro, non è esattamente un giornale informativo, ma un blog “personale” anche piuttosto umorale, come credo debbano essere i blog per essere distinti dai più asettici siti.
    Lungi dall’intavolare qui una discussione su questo tema, mi annoto il suggerimento. Il tema merita attenzione e si inquadra nell’ambito delle vaste problematiche che affliggono il mondo dell’informazione contemporaneo in Italia.
    Cari saluti e buon lavoro!
    Luca

  • CZ |

    Chiedo scusa ma il post precedente mi ha mangiato la citazione legale.
    Eccola:
    art. 57, comma 2, lettera “b” del D. Lgs. 163/2000 prevede il ricorso alla procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara
    “…qualora per ragioni di natura tecnica o artistica ovvero attinenti alla tutela dei diritti esclusivi, il contratto possa essere affidato unicamente ad un operatore economico determinato”.
    Grazie
    Cordialmente,
    Claudio Filiuppo Zen
    Assessorato Sport e Tempo libero, Politiche giovanili, Pari opportunità
    Provincia di Milano

  • CZ |

    Buongiorno a tutti, chiedo scusa per il ritardo nella risposta alle questioni sollevate nei commenti e per la luncghezza del post.
    @gmc: lei ha ragione ma, nello stesso tempo, non ha ragione. Mi spiego meglio: è corretto quanto dice relativamente all’obbligo di un bando, da parte di un ente pubblico per la realizzazione di un progetto come quello del libro a fumetti. Però… l’art. 57, comma 2, lettera “b” del D. Lgs. 163/2000 prevede il ricorso alla procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara >: la Scuola del Fumetto di Milano è la più antica d’Italia, è anche casa editrice, ha un curriculum di collaborazioni di altissimo livello e “fisicamente” si trova nel nostro territorio: nessun “competitor” ha le stesse caratteristiche, tutte.
    Gentile gmc non conosco il trucco di cui lei scrive nel suo secondo post: se potesse descriverlo mi farebbe cosa assai gradita, senza alcuna “vis” polemica.
    @Filippo: veda il riferimento di legge che ho già citato
    @Valerio Hellman:
    il fumetto è già scaricabile attualmente (nella versione dell’ultimissima bozza) su sito delle Politiche Giovanili della Provincia di Milano (http://www.provincia.milano.it/giovani/) [se il link fosse considerato spam il nostro gentilissimo padrone di casa è libero di eliminarlo], presto sarà disponibile una versione completa e più “leggera”.
    Per concludere: il libro non è in vendita e sarà distribuito gratuitamente alle scuole e alle biblioteche del nostro territorio.
    Un ultimo spunto di discussione, soprattutto per Luca se vorrà, anche in futuro, tornarci su: il libro ha avuto visibilità su vari quotidiani, in agenzie di stampa, in diversi radio/telegiornali locali, sulla free press di Milano. Ho inviato lo stesso materiale che sai trova qui anche ai siti di informazione “fumettistica”: pochi hanno pubblicato qualcosa. In particolare dei tre siti con i forum più seguiti, solo uno ha pubblicato. Oggi. Trovo la cosa sconfortante.
    Cordialmente,
    Claudio Filiuppo Zen
    Assessorato Sport e Tempo libero, Politiche giovanili, Pari opportunità
    Provincia di Milano

  • Valerio Hellman |

    Faccio una richiesta diretta a chi ha pensato quesyo fumetto, o magari anche al direttore della Scuola Giuseppe Calzolari (se legge questo blog, altrimenti qualcuno gli passi la comunizione se lo conosce): sarebbe possibile leggere anche on line un po’ di questo lavoro, se non tutto?
    C’è chi ha VERA nostalgia di una Milano, SIGH, che non c’è più e che non ha mai conosciuto, o della quale intravede o intuisce i relitti (ciò che resta) a tratti, quasi a tradimento come la nostalgia della canzone omonima di Herbert Pagani.
    Non credo che sarebbe concorrenza alla pubblicazione cartacea, perché qui non ci sono intenti commerciali se non sbaglio.
    Io sarei felice che si potesse leggere anche in rete, i testi di quelle vignette che ho visto mi hanno suscitato qualche “inizio di emozione” che vorrei portare al loro traguardo.

  • Filippo |

    Ciao, leggo adesso la replica di gcm. D’accordo con te, e mi scuso anch’io con Guidino Silvestri per averlo tirato in ballo impunemente.
    Ma certo, se si trattasse di Lupo Alberto non è che un ente pubblico potrebbe farlo disegnare (che so) da Claudio Villa se vincesse la gara…
    Buonanotte a tutti!

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