La striscia sopra con Andy Panda e Charlie Chicken serve solo ad aprire questo post, è una mera belluria, riferendosi al comic book New Funnies n. 83 del 1943, mentre sotto ci occupiamo (di sfuggita, va premesso) dei numeri 63 e 64.
La loro copertina è stata trovata in rete (né altrove). Ma abbiamo quella immediatemante successiva, la n. 65, con disegni francamente racchi.
Sono di scena anche il coniglio Oswald (quello creato da Ub Iwerks e Walt Disney, qui riveduto e corretto pesantissimamente come si può notare confrontandolo con il suo ater ego nero del riquadro promozionale a destra, dov’è insieme al cagnetto Pooch), il fiabesco Peter Rabbit, il “negretto” Little Eight Ball (del quale abbiamo parlato qui a suo tempo) e Raggedy Andy, tratto dai libri per ragazzi di Johnny Gruelle.
Questa premessa si riferisce al commento a un vecchi post inviatoci di fresco dallo studioso e storico di immagini americano Jim Vadeboncoeur Jr., curatore e editore anche della bella rivista dedicata all’illustrazione classica Images (cover sotto), richiedibile via web.
Jim, che ha collaborato alla rivista <em>Alter Ego, creatura di Roy Thomas, compie alcune puntualizzazioni, soprattutto sull’identità di genere della misteriosa firma Bing.
O meglio, dice che non se ne sa effettivamente nulla.
Puntualizza Jim Vadeboncoeur Jr.:
There was, unfortunately, no closure as to the gender nor first name of “Bing” who signed the Andy Panda stories in New Funnies (not TV Funnies) #63 & 64 (not #62). We only know definitively that those two stories are signed “Bing.” Everything else in that Alter Ego article was speculation (and, perhaps, wishful thinking). Hames and I regret that we were not clear on that point in our article.
Lo Hames citato è Hames Ware, altro meritorio studioso e ricercatore sul Fumetto americano.
E, giusto per far capire qualcosa di più a chi non aveva letto il post,, basato su segnalazioni e immagini di Alfredo Castelli, lo riporto sotto integralmente.
Ma suggerisco di leggere i commenti al precedente, a questa pagina.
Mentre si cercano delle cose fra gli albi polverosi o nei siti labirintici, talvolta se ne trovano altre.
E’ quanto è accaduto (credo) ad Alfredo Castelli, che mi ha inviato il suo “bottino” onde condividerlo con i colti visitatori di Cartoonist Globale.
Riguarda Andy Panda, il famoso mammifero peloso (da tempo ormai estinto) di Walter Lantz, che qui vediamo in alcune sue versioni note ed evolute.
Già che ci siamo, l’occasione sembra propizia per pubblicare, finalmente, un paio di immagini scattate dal nostro fedele lettore Cesare Milella, grande collezionista e appassionato, che è insieme ad Alfredo e al presente blogger a Napoli COMICON lo scorso 1° maggio, giorno nel quale, in città, si è sciolto il sangue di San Gennaro (mentre il 17 scorso si è gelato quello di De Gennaro, ma questa è un’altra storia, e la battuta non è nemmeno mia).
Ecco cosa scrive il BVZA (“Buon Vecchio Zio Alf” per i non iniziati):
Tu sapevi (io no) che nei fumetti Andy Panda (ri) nasce (nel senso che erano già uscite tre brevi storie ambientate a “Pandamonia” in Cracjack Funnies del 1941) in una storia semiavventurosa a puntate?
Viene scoperto durante un’esplorazione in Tibet; un malvagio cacciatore di animali per lo zoo che gli dà la caccia e una bella ragazza lo protegge.
La serie esce su The Funnies (Dell) nn. 62, 63, 64 del 1942. I disegni sono firmati da tale Bing. Più tardi, in New Funnies, (ri)prenderà in stile funny animals.
Eccoti – se già non le conosci – due pagine del primo episodio e una del secondo.
Alf
Interessante per tutti, no?
Così si chiarisce anche il senso dell’aggettivo New di New Funnies.
A seguire, un’altra foto scattata da Cesare Milella ad Alfredo Csatelli durante un dibattito allo scorso Comicon con la conduzione di Sergio Rossi, che introduce Mario Gomboli, Milo Manara, Luigi Corteggi e l’editore Giuseppe Peruzzo, fondatore della Q Press, a proposito del volume storico Un fascio di bombe, del quale abbiamo parlato più volte in questo blog.
Per esempio qui e qui (pezzi entrambi tweetati).
Parlando di piccoli panda che nascono, eccone uno, che ieri Mark Evanier ha citato nelle sue pagine web News from Me, ricavando il video che segue dal canale del National Geographic.
La cosa bella e curiosa è che… è nato di pelo rosso!
LINK OTTIMAMEMNTE CORRELATI
AUGURI, ALFREDO! IN REGALO… UN PANDA!
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