Quale sarà il prossimo librone “coffee table” zeppo di tavole domenicali d’epoca, lussuriosissime, in formato da godimento sfrenato, il cui progetto (si vocifera) è stato presentato a una ristretta cerchia di accoliti il venerdì mattina (giorno 28 di gennaio, ieri) durante il pranzetto tradizionale degli sfegatati ammiratori del fumetto della Platinum Age?
Mi riferisco, naturalmente, al Museo del fumetto di Angoulême, ridente cittadina della Charente, gelida e sovente innevata, dalla quale quest’anno il sottoscritto manca, essendosi sospinto altrove, in un’altra nazione, agli antipodi.
Nei prossimi giorni anche questa informazione sul libro sarà di pubblico dominio, e il prodotto dell’assemblaggio e del restauro di queste gemme uscirà alla fine dell’autunno, se i conti torneranno. A concepirlo è, come spesso accade, il bravo e “dedicato” Pete Maresca (sotto in una foto con il sottoscritto e Paul Karasik, che quest’anno è tornato al Festival della Bedé per la seconda volta, a tenere una lezione, fresco fresco di NY).
Il “bel tomo” a destra, controfigura di Arcibaldo, è inve Geo McManus, esattamente il suo autore, tipo giocoso e moderamante gaudente a quel che si sussurra.
Diciamolo pure, senza per il momento accennare al titolo: il librone è un’antologia di alcune fra le più spettacolari tavole degli artisti americani operanti tra fine Ottocento e inizi del Novecento, ma in parte anche (pare) nei decenni successivi.
Per averne una vaga idea basta osservare la miniselezione di immagini assolutamente random questo post e cominciare a lustrarsi gli occhi.
Non c’è solo vecchiume da quelle parti. Anche i bambini leggono e disegnano fumetti.