L’INTEGRALE DI CARL BARKS SBARCA IN FRANCIA

Dynastie

Mentre negli Stati Uniti la Fantagraphics si prepara a dare alle stampe una collana di volumi dedicata a Carl Barks (si veda qui), il grande successo editoriale italiano del 2008 La Grande Dinastia dei Paperi ha cominciato a uscire in traduzione anche in terra francese, dopo una più “lenta” esperienza greca (copertina del primo volume sotto, con il titolo Η Μεγάλη Βιβλιοθήκη του Καρλ Μπαρκς), che al momento conta in tutto sei volumi.

A pubblicarne i volumi è l’accorto editore Jacques Glénat, che (come altrimenti riportato) da qualche mese ha ottenuto la licenza per pubblicare in lingua francese i fumetti Disney per volumi dalla circolazione limitata alle librerie, rompendo di fatto lo storico monopolio nel settore della navigata casa editrice Hachette (e marchi editoriali ad essa collegati).

Hachette continua invece a editare le classiche pubblicazioni da edicola, da Le journal de Mickey a Picsou Magazine, da Mickey Parade a Super Picsou Géant.

La nuova collana si chiama La dynastie Donald Duck, sottotitolo Intégrale Carl Barks. Il titolo del “tome 1” indica: 1950-1951 – Sur les traces de la Licorne et autres.

Grecia Le difformità rispetto all’edizione italiana, in questo primo volume uscito dieci giorni prima di Natale, sono evidenti.

Quasi tutto è conforme alla versione “guida” a parte la foliazione (384 pagine), il che indica come ogni volume francese ne comprenda due dell’edizione italiana. Il totale della collana francese ammonta quindi a 24 uscite, al ritmo di una al mese, per due anni complessivi di impegno per i collezionisti d’Oltralpe.

Il prezzo di 29 euro è più alto, rispetto a quello di due volumi italiani di tre anni fa, ma si giustifica soprattutto per la minor diffusione (e soprattutto tiratura) dell’opera francofona.

La seconda differenza è che, per il momento, per uno spiacevole disguido sono stati omessi dal primo volume i nomi degli autori degli articoli e dell’INDUCKS, ampiamente usato allo scopo di sostituire i dati francesi con quelli delle uscite italiane, che Alberto Becattini aveva meticolosamente stilato nella Grande Dinastia dei Paperi.

Si tratta di errori involontari ai quali già si sta ponendo rimedio per le prossime uscite, come ci comunica François Willot (che ci ha anche messi al corrente dello spiacevole disguido), traduttore dei testi insieme a Jean-Paul Jennequin.

Nei prossimi mesi, quindi oltre alle firme mie e di Alberto, saranno giustamente riconosciuti, anche in Francia, le “competenze scrittorie” di Gianni Brunoro, Alfredo Castelli, Carlo Chendi, Giulio Cesare Cuccolini, Giulio Giorello, Tito Faraci, Ivo Milazzo, Stefano Priarone, Luciano Secchi e degli altri autori dei testi che verranno tradotti dall’italiano.

Il primo volume, complice l’imminenza del Natale, ha fortunatamente venduto oltre le previsioni ed è imminente la sua ristampa, per soddisfare le varie richieste rimaste inevase. Una delle curatrici dell’edizione, la solerte Karine Leclerc, ci ha assicurato che i nomi dei collaboratori dei primi due volumi (riuniti in uno Oltralpe) saranno già inseriti nel colophone di questa ristampa.

Il testo suona più o meno in questo modo.

Conception et coordination éditoriales : Lidia Cannatella, Luca Boschi et Massimo Marconi
Collaboration rédactionnelle : Luca Boschi, Alberto Becattini, Cristina Panzeri et Cristiano Zacchino
Sources iconographiques : Centro Documentazione RCS Periodici – Milano (Italie), Luca Boschi et Alberto Becattini

Conseil éditorial : Ulrich Schröder
Traduction de l’appareil critique : Jean-Paul Jennequin

Bibliographie française établie à partir de la base Inducks : http://coa.inducks.org/

I collezionisti barksiani hard core, così, dovranno acquistare forse (se le trovano) entrambe le versioni di questo volume, sottilmente diverse almeno da questo punto di vista.

A questo punto, per i lettori francofoni che comprendono l’italiano, rimandiamo al primo dei tanti articoli esplicativi sul tema comparsi su Cartoonist Globale, in coda al quale per il momento si contano 61 commenti, l’ultimo dei quali del 2 gennaio scorso.

Questo l’inizio del pezzo, datato 31 gennaio 2008:

Bip

A grande richiesta, ecco le possibili risposte alle domande più frequently asked che ho ricevuto in questi giorni rispetto all’iniziativa editoriale de La Grande Dinastia dei Paperi (di seguito citata come LGDDP), in edicola da questa settimana in volumi rilegati diffusi in allegato al Corriere della Sera.

L’iniziativa, realizzata dal Corriere con The Walt Disney Company – Italia, annunciata da una capillare campagna di stampa (vedi la copertina qui a lato di City, uno dei più diffusi quotidiani gratuiti, che all’opera destinava tre intere pagine in coincidenza con il primo volume) si protrarrà con uscite settimanali, ogni lunedì, fino al prossimo autunno.

Cominciamo!

Tutti i commenti, le obiezioni, le correzioni e i suggerimenti sono graditi e anzi, stimolati in questo forum, nei commenti qua sotto. Voglio anche specificare che quanto segue è una sorta di “servizio personale” che mi sento di offrire ai potenziali lettori e acquirenti dell’opera, non una iniziativa ufficiale.

L’OPERA CONTIENE TUTTE LE STORIE DI CARL BARKS?

Questa è in assoluto la domanda che mi è stata rivolta più spesso in questi giorni. La risposta è: “Sì!
La dizione “Le più belle storie dei Paperi Disney” impiegata nella campagna pubblicitaria de LGDDP sottintende che fra queste vi siano TUTTE le storie di Carl Barks con i Paperi. Senza escludere quelle, ancora realizzate da Barks, in cui compaiono Topolino, Pluto e altri personaggi disneyani non muniti di penne e becchi.

LE STORIE DELLA COLLANA SONO RIPARTITE IN ORDINE CRONOLOGICO?

Sì, ma nel senso che nei singoli volumi non si troveranno miscellanee di storie realizzate (per esempio) nel 1943 e nel 1965, con stili grafici fra loro contrastanti. Dopo il primo volume, che contiene solo storie del 1950, si proseguirà seguendo il corso degli anni con il secondo che propone storie a cavallo fra i 1950 e il 1951, con il terzo dedicato completamente al 1951 e così via.

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PERCHÉ, SE LA COLLANA RACCOGLIE TUTTE LE STORIE DI BARKS IN ORDINE CRONOLOGICO, IL PRIMO VOLUME HA INIZIATO A PUBBLICARE QUELLE DEL 1950?

Si tratta di una scelta dovuta a una valutazione fatta in sede di riunione generale, fra tutti gli interlocutori che hanno preso parte ad varo del progetto.
Il 1950 è un anno simbolico. Il Novecento ha compiuto metà del suo cammino, il Fumetto circa altrettanto, e Barks ne è già uno dei massimi Maestri. Anzi, ha forse raggiunto il top della qualità espressiva, sia nel dise-
gno che nei soggetti. La seconda metà del secolo sarà influenzata dalla sua statura di artista, non solo nell’ambito dei Fumetti.

Il lungo pezzo prosegue qui.

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LINK CORRELATI:

LA GRANDE DINASTIA DEI PAPERI: I PROSSIMI TOMI

NONNA PAPERA NELLA GRANDE DINASTIA

DAL GIAPPONE… I DISNEY MANGA!

BARNEY BEAR (PAPPALARDO) DI CARL BARKS E CECIL SURRY

IMMINENTE: CARL BARKS (E… NEWS SULLA SCOPERTA DEL SUO NOME)

UN QUIZ E TRE BARKS

IL MISTERIOSO COMMITTENTE DI BARKS

DOPO LA “GRANDE DINASTIA”…

… E una pioggia di altri!

Un bonus niente male, come si vede, è costituito da questi due filmati. In quello finale si tenta di spiegare come Carl Barks, insieme a Basil Wolverton, sia stato alla base della formazione del genio di Robert Crumb.
Ne discutono Patrick Rosenkranz e Charles Boucher in un montaggio a cura dell’Oregon Cartoon Institute con la regia e la co-produzione di Karl Lind della In The Can Production.

Disney per le immagini di Paperino & C.)