ANIMATRICI AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE

Trattasi di Ursulajpg Da oggi in poi potrebbe essere il caso di partecipare alla rassegna denominata XXXII Edizione Festival Internazionale di Cinema e Donne.

Perché?

Perché si parla di animatrici donne, esattamente di quelle che ha descritto la storica di cinema d’animazione Matilde Tortora (abituale collaboratrice anche di Napoli COMICON) nel suo saggio LE DONNE NELCINEMA D’ANIMAZIONE.

Eccone il contenuto, che trascrivo tardivissimamente (poiché è uscito nella scorsa primavera e l’ho divorato in una notte).

Disegnatrici, animatrici, scrittrici, registe: tutti i mestieri dell’animazione vengono declinati al femminile, in una prestigiosa antologia di contributi incentrati sulle maggiori artiste e professioniste del cinema d’animazione internazionale del passato e del presente.

Ciò avviene a partire dalle pioniere e, con alcuni excursus storici demandati a autorevoli studiosi di varie nazioni, delle varie epoche e delle varie cinematografie, si arriva d’un tuffo all’oggi.
Il volume rileva quanto il cinema d’animazione deve al talento, alla creatività e all’impegno di di artiste del disegno, della macchina da presa e della narrativa audiovisiva.

Cover original drawing by Signe Baumane Raccoglie interventi di grande livello, corredato di foto e documenti provenienti da importanti archivi (tra cui quelli di due grandi padri fondatori dell’animazione italiana, Gibba e Paolo Di Girolamo) che ci consentono di vedere le compagne che condivisero a vario titoli il loro lavoro d’animazione, le inchiostatrici, le coloritrici, le scompositrici, le caporeparto, le sceneggiatrici, le animatrici, le registe, che con loro hanno lavorato a film animati che sono parte oramai della storia d’animazione, nonché dei ben noti Caroselli e delle sigle animate televisive o di film.

Dal Canada due autorevoli studiosi, Marcel Jean e Julie Roy hanno contribuito con importanti testi e il National Film Board canadese ha permesso per essi di pubblicare le foto di grandi autrici e immagini dei loro film.

Importanti immagini, di cui alcune inedite, ci sono pervenute anche dall’Archivio della famiglia Indelli/de Roubaix, grazie a Patricia de Roubaix, nipote di Mimma Indelli, la grande pioniera di cui nel libro racconta Yves Josso, il suo maggior biografo.

Tre grandi conclamati autrici dell’animazione mondiale, Regina Pessoa (Portogallo), Ursula Ferrara (Italia, suo il cortometraggio Muà tus che qui riproduciamo, con musica di Rocco De Rosa; la vediamo nella foto di apertura, © Life) e Signe Baumane (Lettonia/USA), hanno partecipato al libro, disegnando per esso delle opere originali che illustrano la (doppia) copertina.

Al centro (o cuore che dir si voglia) del libro si situano il racconto per immagini fatto da Ursula Ferrara su “alcuni inconsapevoli maestri della mia tutta speciale passione per il cinema di animazione”: un incanto di petite histoire, di ironia, di disegni, di colori, di arte e il racconto di Regina Pessoa Me, Animation, Life: un testo luminoso, intenso, necessario e bellissimo come i suoi film animati.

Nel volume compaiono, ordunque scritti di:
Massimo Becattini, Paolo Di Girolamo, la già citata Ursula Ferrara, Andrea Fontana, Gibba, Marcel Jean, Yves Josso, Regina Pessoa, Julie Roy, Davide Tarò, Nunziante Valoroso, Mario Verger.

Tornando all’iniziativa fiorentina, essa si espande nei giorni 5-11 novembre 2010: una settimana di Cinema Internazionale d’Autrice. Mica Male.

Ed ecco le informazioni più tecniche. La sede è il Cinema Odeon a Firenze.

In anteprima europea e in collaborazione con la Delegazione del Québec a Roma una sezione sulla storia dell’animazione delle registe dell’Office National du film di Montréal coordinato da Julie Roy.

Cover original drawing by Regina Pessoa

Il libro viene presentato adesso, quando questo post va on line, appunto al Cinema Odeon (alle ore 19).

intervengono Matilde Tortora, Julie Roy, Ursula Ferrara, Massimo Becattini.

A seguire, alle ore 21 proiezione dei film delle registe dell’Office National du film di Montréal coordinato da Julie Roy.

In the Beginning from Katie Wendt on Vimeo.

A parte questo settimana, tornando a bomba sul tema del cinema al femminile, il post si chiude con il sintetico display dei lavori di una talentuosa animatrice, la cui foto si vede sotto, di seguito, seguita dal suo ultimo film (che è anche il “capolavoro” portato all’esame del corso al quale si è diplomata).
Si chiama In the Beginning e lei è Katie Wendt; CLIQKCKando sul nome si spalanca il suo blog con tutte le informazioni, biografiche e curriculari, per i curiosoni.
Complimenti.

Painting

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Card_blog

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Qui c’è una persona, con il suo ritratto a seguire.

Taraportrait

  • Franca Bagnoli |

    Scusate, manca la “L” iniziale, mi è saltata nel copia-incolla, scusate. Torno al laboro.

  • Franca Bagnoli |

    Ho trovato nel sito sull’animazione di Nunziante Valoroso questa lettera e non credo sia OT girarla a chi è interessato, saluti cari.
    Io la condivido totalmente.
    °°
    ettera aperta della madre di un gay al Presidente del Consiglio
    pubblicata da Rita de Santis il giorno martedì 2 novembre 2010 alle ore 16.16
    Signor Presidente vorrei scriverle correttamente come è nel mio stile ma purtroppo non posso perchè di tutto lo sconfinato vocabolario italiano che ho a disposizione l’unica parola che urge sui miei polpastrelli è: si vergogni!
    Si vergogni di aver pronunciato quelle parole infamanti verso i gay mentre il paese che lei dovrebbe governare è sommerso dall’immondizia, dal fango, dalla disoccupazione.
    Ma forse immondizia, fango e fame sono un prodotto che si addice al suo modo di far politica e le sue battute cercano il consenso di quella parte degli Italiani che vorrebbero imitarla ma non ci riescono.
    Battute da osteria non da governo!
    Se poi per caso lei l’avesse dimenticato andare con le minorenni, come Le è consono, è un reato nel Paese nel quale lei è Presidente del Consiglio.
    Ho un figlio gay e ne sono fiera e come me tantissimi genitori lo sono, in barba alle sue dichiarazioni e del consenso che gode presso alcuni parlamentari e presso una parte della Santa Madre Chiesa.
    Spero che l’Europa illuminata che ha fatto dei gay motivo di orgoglio sappia sanzionarla laddove io posso solo cercare di non farla rieleggere mai più.
    Rita De Santis

  • Mara |

    Ciao, ragazze!
    Fra le donne ci sono anche le lesbiche.
    Non che le animatrici debbano esserlo, ma è solo un aggancio per segnalare questa iniziativa di oggi, che in Italia non si conosce tanto perché è locale e che forse può interessarvi e farvi sorridere.
    C’e’ stato un presidio di protesta ieri pomeriggio contro l’esternazione di Silvio Berlusconi sugli omosessuali. «meglio essere appassionati di belle ragazze che gay», aveva detto l'”utilizzatore finale di escort più giovani come e più delle sue figlie” nei giorni scorsi.
    Per protestare, giustamente l’Arcigay a Firenze, di fronte alla Prefettura di via Cavour 1, ha radunato oltre duecentocinquanta persone che hanno mostrato cartelli contro la frase dell'”ignorantone come un caprone” e hanno riempito la facciata della Prefettura di finocchi.
    Arcigay Firenze aveva infatti lanciato ieri in rete l’operazione “Porta un finocchio per Silvio”, e molti dei manifestanti accorsi in via Cavour hanno ieri portato con sé gli ortaggi.
    Tra i cartelli presenti, “Anch’io, lesbica, sono appassionata di belle ragazze”.
    Al presidio, sono inoltre intervenuti Paola Concia (Pd), unica lesbica dichiarata in Parlamento, i consiglieri provinciali Alessandro Cresci (Idv), Alessandra Fiorentini (Pd) e Massimo Lensi (Pdl, capito? Anche quelli dello stesso partito di Berluscaz adesso lo “rottamano”; sempre troppo tardi, cos’avevano in testa quando si sono schierati da quella parte? Volevano quattrini? Ecco, si sono presi un’ in…ata, somministrandola anche a noi, però, i maledetti), i consiglieri comunali Tommaso Grassi, Susanna Agostini e l’assessore del Comune di Firenze Massimo Mattei, nonché la banda musicale dei Fiati Sprecati.
    «Ringraziamo tutte e tutti coloro che sono intervenuti alla manifestazione», dichiarano i rappresentanti di Arcigay Firenze, «certi che da Firenze, ancora una volta, la nostra voce contro l’omofobia si sia levata e si sia fatta sentire, arrivando fino al presidente del Consiglio». Quello che adesso andrà a casa sua e sarà sottoposto finalmente ai processi non caduti in prescrizione.
    Addio-

  • Zio Amos |

    Ciao, lo so che battiamo sempre sui soliti tasti, con tutta l’ammirazione per i cartoni delle donne, la mia passione sono i fumetti dei primi decenni del secolo scorso.
    Leggendo il papersera ho trovato una simapatica citazione che non avevo rilevato.
    Riguarda il Topo Ignazio di Herriman e un cagnolino di quelle strisce. Credo che Cartoonist Globale dovrebbe dare rilievo a quewsta scoperta.
    Ciao,
    da Zio Amos Bracco

  • Sandra Stille |

    Il ritratto di chiusura è molto bello e così anche le due copertine del libro della Tortora.
    Ma si trova il libreria? Posso richiederlo alla libraia e se sì, la Tunué rifornisce la libreria?
    Ciao!

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