Chissà se Benito Jacovitti, quando accarezzava il desiderio di divenire fumettista e vignettista aveva avuto sotto gli occhi pagine stipate di personaggi come questa, di Dudley Fisher, che gli sarebbero state di spunto per le sue famose panoramiche?
CLIC sopra per ingrandirla a dismisura.
I tempi coinciderebbero, dato che questa paginona domenicale è datata 5 febbraio 1939. Ancora qualche mese e il fantasioso Franco avrebbe preso il via per non fermarsi mai più, fumettisticamente parlando.
Il caro Jac non lo dice, cita invece come modello ispiratore svariati altri autori come il francese Albert Dubout, delle cui immagini intricate, in fondo, qualche germe del futuro Jac si intrav(v)ede…
Jac ha invece sempre indicato come suo modello privilegiato il fumettista svizzero Walter Faccini, che si firmava Walti.
Il destino avrebbe fatto riunire i due, per esempio in una pagina con molti interventi grafici a tema, su un numero del Vittorioso del 1957.
Ecco di seguito la (rara) partecipazione di Faccini a quella rubrica grafica, con un fuori registro singolare. Nel libro del quale stiamo parlando è presente a titolo documentativo in bianco e nero, vicino a un altro intervento di argomento venatorio fatto da Jac.
In sostanza, la notizia è che il libro è stato stampato e rilegato e (ci dicono i fortunati che hanno potuto vederlo in anteprima) è meraviglioso.
Questi i suoi dati tecnici:
Jacovitti. Sessant’anni di surrealismo a fumetti
di Franco Bellacci; Luca Boschi; Leonardo Gori; Andrea Sani.
Pagine: 352 – Cartonato, B/n + Colore
Prezzo: 35,00
Collana: L’arte delle Nuvole
Il volume sarà presentato domani (e questo post è un memorandum, appunto) sabato 30 ottobre alle 17,30 presso la sala del MUF (Museo del Fumetto di Lucca) che si trova a destra, subito dopo l’entrata, alla presenza degli autori e con qualche esilarante sorpresa.
L’ingresso è gratuito, come per tutte le altre iniziative divulgative e i convegni del MUF, dalle presentazioni con (fra gli altri) Sergio Toppi, Sergio Bonelli, Ivo Milazzo, Giorgio Cavazzano, Corrado Mastantuono, lo staff del Giornalino, Claudio Stassi e la Tavola Rotonda sugli autori di fumetti italiani…
Si parla anche dello Jacovitti un po’ hard, quello del Kamasultra (scritto da Marcello Marchesi, il famoso “signore di mezza età”) e della sua partecipazione al mensile “per soli uomini” di Adelina Tattilo Playmen.
Questa sopra è un’immagine “dietro le quinte”. Una prova di copertina che non ha visto la luce.
Non andate a cercare in libreria un volume con questa cover, perché non esioste. Quello giusto ha la cover che giù vi è stata mostrara in questo blog e in vari altri siti.
Questa:
In chiusura, ricaviamo dall’album un paio di antiche foto con i tre autori del libro su Jacovitti che nel 1992 uscì per i tipi di Granata Press, e che insieme a Franco Bellacci firmano quello attuale della NPE.
Qui siamo a Vittoria Apuana, vicino a Forte dei Marmi, nel giardino della casa dove Benito trascorreva, in isolamento quasi completo, le vacanze estive. Sarebbe tornato a Roma a settembre avanzato. Senza telefono in casa, senza cellulare (naturalmente). I contatti avvenivano tramite il telefono (a gettone) di un posto pubblico non lontano.
Qua, invece, siamo a Lucca, autunno 1992, in occasione della consegna dello Yellow Kid (molto sudato, e spesso “soffiatogli sotto il naso in precedenza) al Salone Internazionale dei Comics, a Lucca. Città nella quale, nel Palazzo della Provincia, Mauro Bruni e Francesco Manetti avevano allestito una mostra personale dedicata al grande Jac.